"Ma che bella casa!"

144 7 0
                                    

L'indomani la famiglia Laughing uscì dal circo ed apparì in un vicolo buio.
Uscirono subito da quel vicolo e si diressero verso la casa che aveva scelto Laughing Jill.
Intanto, mentre girovagavano, ebbero il tempo di visitare il quartiere.
Non era un quartiere meraviglioso. Ma nemmeno poi tanto brutto, infondo era soltanto orribile!
Tutti sembravano rendersi conto che era un quartiere malfamato, tutti meno che Jill.
Continuava a camminare sorridendo tutta contenta, neanche stesse visitando un luna parck!
Persino Jonathan sembrava turbato da quel quartiere.
Una cosa di cui si accorse Laughing Jack fu che in quel quartiere non c'era nemmeno un lampione.
"Ma di sera in questo quartiere non si può vedere niente. Già che è buio di giorno!"
Ogni casa di quel quartiere inoltre era completamente rotta!
I tubi dell'acqua uscivano da tutte le parti. Alcuni muri erano completamente caduti a terra, tant'è che Jack poté assistere ad una litigata tra marito e moglie in cucina.
Stavano litigando per decidere se andarsene da quel quartiere oppure no. A volersene andare era il marito.
<<Come ti capisco!>>, gli disse Laughing Jack intromettendosi nella loro discussione, <<Anch'io odio questo quartiere. E pensa che sono appena arrivato!>>
Poi se ne andò lasciandoli litigare di nuovo.
Quando finalmente arrivarono a destinazione Jack restò sconvolto.
In mezzo a tutte quelle case grigie ce ne era una bianca col tetto rosso, di legno. Le finestre erano intatte e la porta pure. Soltanto i primi tre scalini per arrivare alla porta erano un po' disastrati.
<<Beh, che ne pensi?>>, chiese Laughing Jill a Laughing Jack.
<<Io... direi che... >>, ma prima di poter aggiungere altro uno stormo di pipistrelli uscì distruggendo la finestra della soffitta.
Laughing Jonathan per la paura nascose il suo viso sul petto di suo padre.
Dopo essersi rotta la finestra della soffitta, caddero a terra anche tutte le altre. Inoltre i tre scalini cedettero definitivamente e da essi sbucarono fuori due opossum che ne trascinavano un terzo morto. Si sentirono poi altri rumori all'interno ma non potevano sapere a cosa erano dovuti. Infine cadde in avanti la porta e da essa ne uscì una signora magra e vestita da venditrice immobiliare.
<<Benvenuti! Per la porta non vi preoccupate, è normale. Basta muovere soltanto la maniglia e la porta cade a terra da sola, ma pensa un po'! Comunque, casa dolce casa no?>>
<<E già! Casa dolce casa.>>, disse Jill cercando di sorridere.
Intanto Jack le sussurrò all'orecchio: <<Menomale che l'hai scelta tu la casa, eh?>>
Laughing Jill gli lanciò un'altra occhiataccia di rimprovero. Poi tutta la famiglia entrò in casa.
<<Come prima tappa turistica della casa,>>, disse la donna, << abbiamo la cucina!>>.
La cucina era... come dire... avete presente un bar dopo una rissa da bar? Perfetto era così. C'era un tavolo marrone a centro, di legno, aveva alcune scatole aperte e rovesciate di cereali di diversa marca, ma tutte scadenti. Al tavolo poi mancava una gamba, pertanto ne aveva soltanto tre. Quando Laughing Jack scostò alcuni cereali notò diversi tagli sopra il tavolo. Cercò di non farci troppo caso e osservò i cassetti dove avrebbero messo il cibo. Non ce ne era uno intatto! Tutti graffiati, spaccati o addirittura mancavano.
Guardò il forno, ma era meglio di no. Era tutto arrugginito è sopra un fornello c'era una pentola. Nonostante la sua coscienza gli dicesse "NON APRIRLO!!" lui lo fece lo stesso, per curiosità.
Dentro vi trovò un topo apparentemente morto. Era magrissimo, tanto da poter vedere le sue costole. Voleva punzecchiarlo per vedere se reagiva, ma preferì di no. Infondo aveva Jonathan in braccio e se il topo gli fosse saltato addosso avrebbe potuto ferire anche lui.
Così richiuse il coperchio delicatamente. Intanto la donna disse:<<Vogliamo procedere? C'è ancora il soggiorno da visitare!>>
<<Non so proprio cosa aspettarmi, mi creda!>>
Quando uscirono dalla cucina furono un po' sorpresi. Il soggiorno non era così male. C'erano alcune bottiglie di birra su un tavolino e sul pavimento di legno, inoltre dai sedili del divano uscivano alcune molle, ma in compenso era carino.
C'era un camino intatto e funzionante di marmo e una poltrona rossa accanto ad esso. Era vecchia ma intatta. Per il resto non c'era nient'altro. Le finestre erano rotte come tutte le altre, ma almeno il pavimento era pulito. Le mura erano ancora perfettamente bianche e non avevano neanche un graffio.
Forse quello era l'unica stanza che piacque a Jack.
<<Adesso andiamo a vedere le camere da letto!>>
C'erano quattro stanze sopra. Due bagni e due camere per dormire, entrambe molto spaziose. La prima aveva già un lettino piccolo, non era rotto e reggeva se qualcuno si sedeva sopra. Nell'altra camera non c'era il letto matrimoniale, ma poco importa. L'unica cosa bella di quella camera era un lampadario che era posizionato sopra al centro della stanza. Era composto di diamanti, finti è ovvio, di diversa forma.
Le mura però erano piene di graffi enormi e la vernice si era scrostata quasi tutta.
<<Bene c'è rimasta solo una cosa da vedere! La soffitta!>>
A quelle parole Jack ripensò ai pipistrelli ed esclamò:<<Oh, no grazie! Io mi fermo qui! Sa, sono debole di stomaco.>>
<<Non fare l'idiota Jack!>>, lo rimproverò Jill.
A malincuore Jack salì le scale per la soffitta. Non era male in fondo. Qualche ragnatela qua e là ma infondo era la classica soffitta. I pipistrelli erano spariti tutti.
Poi la venditrice se ne andò lasciando la famiglia da sola a decidere.
Jay era da solo in soggiorno. Laughing Jack, Laughing Jill e Jonathan erano in camera da letto, quella col lampadario.
<<Beh, che te ne pare?>>, chiese Jill.
<<Ecco... >>
<<Oh, aspetta! Devo farti vedere una cosa!>>
Alzò l'interruttore della luce ma non successe nulla. Ci riprovò più volte ma niente.
<<Strano ieri si accendeva.>>
<<Cosa?>>, chiese Jack, <<Tu sei stata qui ieri?>>
<<Si, volevo vedere quali case fossero in vendita. E ho scelto questa.>>
<<Fammi capire bene. Nonostante sapessi che era altamente rischioso venire qui, ci hai portato comunque? Non ti sei fermata un attimo a pensare alla nostra incolumità?>>
<<Non fare il bambino, Jack! Non è così male>>, poi osservò meglio l'interruttore e capì il problema, <<Ah, ecco! È un po' fuoriuscito, provo a sistemarlo. Devo solo... spingerlo dentro... con un colpo secco... ecco fatto!>>, era riuscita ad aggiustarlo.
Poi guardando Laughing Jack esclamò: <<Bene, stai per vedere la magnifica luce che ha questa stanza grazie al lampadario! Pronto? Via!>>, e per l'ennesima molta alzò l'interruttore.
Stavolta però qualcosa successe. Si, successe che cadde il lampadario!
Jack tentò di schivarlo, essendo proprio sotto di esso, buttandosi dall'altra parte e lanciando Jonathan in aria per poi riprenderlo al volo.
<<Guarda il lato positivo! Almeno il soggiorno non è poi così male!>>
Appena il tempo di finire quella frase che sentirono Jay gridare:<<AIUTO! PAPÀ AIUTAMI! NON VOGLIO CHE MI MORDA!>>
<<Jay!? Che succede piccolo mio!?>>, chiese Jill spaventata mentre scendeva a due a due gli scalini.
Jack invece scese con un'insolita calma, forse sapendo già cosa fosse successo.
Quando scesero videro un buco enorme davanti al divano. Jay era metà dentro quel buco e metà fuori. La parte di fuori era il busto, tentava di aggrapparsi invano al pavimento liscio per non sprofondare. Sembrava qualcosa lo stesse trascinando.
Jack si avvicinò al buco e guardò dentro.
Una specie di opossum gigantesco tentava di aggrapparsi ad una delle scarpe di Jay, ma riusciva solo a graffiarne la suola con i suoi artigli smisurati.
Laughing Jack rifletté un attimo e poi ebbe un'idea.
<<Jill potresti allontanarti insieme a Jonathan?>>
<<Perché?>>
<<Tu fallo e basta. Ho un'idea>>.
Jill si allontanò col bambino in braccio.
Poi Jack, senza spaventare troppo il gigantesco opossum, fece entrare nel buco il suo lunghissimo braccio, sfoderò gli artigli e, nel momento preciso in cui l'opossum saltava tentando di mordere il piede di Jay, gli afferrò la testa mozzandogliela.
Poi la buttò subito giù insieme al resto del corpo. Prese Jay per il colletto e lo tirò su.
<<Tutto bene figliolo?>>, chiese Jack sorridendo e aggiungendo divertito, <<Ei, guarda il lato positivo! Non può andare peggio di così! Oh, un momento. Si che può andare peggio! Domani c'è scuola!>>

È un po' lungo lo so, ma spero che sia stato bello!
Aggiornerò tra non molto.
Alla prossima!😉

Laughing Jack è un buon padre(?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora