Capitolo 19-Tanti anni fa.

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1 settembre 1991.
Un bambino si sedette sul sedile del treno,annoiato.
I due compagni grossi e corpulenti si sistemarono di fronte a lui con le braccia colme di dolci.
Il bambino biondo dal naso all'insù sospirò,ed iniziò a guardare annoiato fuori dal finestrino.
Sentì bussare,e si alzò per aprire.
Una bambina indugiava sulla soglia della porta.
Aveva i capelli folti e bruni,i denti grossi e gli occhietti curiosi.
Si guardarono per qualche secondo,e il bambino accennò quasi un sorriso.
-Ehmm...avete per caso visto un rospo?Un bambino di nome Neville l'ha perso.
Chiese lei.
Lui scosse la testa.
-No...però ho visto una bella bambina davanti a me.
Lei sorrise.
-Mi chiamo Malfoy,Draco Malfoy.
Il bambino le porse una mano.
Lei la strinse,presentandosi.
-Io sono Hermione Granger.
Si guardarono per altri pochi secondi.
-Bene,Granger,ci vediamo a Hogwarts.
Hermione accennò un sorriso e andò via.

-Tassorosso!
Gridò il cappello parlante.
-Granger Hermione!
La chiamò a gran voce la professoressa McGonagall.
-Grifondoro!
Proclamò il cappello parlante dopo qualche minuto d'incertezza.
Draco si rabbuiò.
Era intelligente e coraggiosa,se il cappello era intenzionato a selezionarla per i grifondoro e i corvonero.
Ma non era con lui,che sarebbe stato smistato di lì a poco con i serpeverde.
Si guardarono dalle tavolate nemiche,e lei lo salutò con la mano,e lui ricambiò con un timido sorriso.

-Avete sentito?-bisbigliavano tutte la bambine del primo anno-Sì,Hermione Granger.
-È stata al bagno a piangere per tutto il giorno!
Alcune soffocarono delle risate.
-E fa tanto la grifondoro sapientona!
Draco non sarebbe stato lì ad ascoltarle un minuto di più.
Se lui ed Hermione non potevano condividere la stessa casata,poco importava.
Camminava a passo spedito verso il bagno delle ragazze.
Il cuore batteva forte.
-G..Granger?
Chiese incerto.
Hermione era uscita da una cabina poco più distante.
-Draco.
Sussurrò con un sorriso.
Lui le si avvicinò.
-Mi sorprende che Hermione Granger pianga per quel povero di un Weasley!
Hermione lo rimbeccò.
-Non dire così,non è gentile!
Draco le prese una mano.
-Come stai?
Lei fece spallucce.
-Meglio,con te.

Draco ed Hermione si addentravano nella foresta proibita,accompagnati da Thor,mentre Harry e Neville si trovavano con Hagrid.
-Non posso credere che hai fatto la spia,Draco.
Lo rimproverava Hermione.
-Te l'ho detto,non credevo ci fosse anche tu.Pensavo ci fosse solo Potter.
Sputò l'ultima parola come fosse un insulto.
-Non importa,non avresti dovuto farlo lo stesso.
Draco si fermò,bloccando anche Hermione.
-Sei un grande egocentrico.Per far cacciare nei guai un altro ti sei cacciato nei guai pure tu.
Draco le accarezzò una guancia.
-Granger,scusa.Non lo farò di nuovo.
Hermione tentava di rimanere imbronciata,ma con Draco era impossibile.
-Va bene.Sei perdonato.
Disse infine.
-Hai paura,Granger?
Chiese Draco.
-Certo che no!
Esclamò Hermione quasi indignata.
-Peccato,avrei voluto tenerti una mano.
Hermione arrossì e poi sorrise.
-Puoi farlo lo stesso.Se vuoi.
Disse,intrecciando poi le sue dita a quelle di Draco.

-Allora...dobbiamo salutarci,Granger?
Chiese Draco,triste.
-Temo di sì.Ma ci rivedremo.Soltanto due mesi e poco più.
Lo consolò.
-Mandami delle lettere,eh!
Si assicurò Hermione.
-Certo.
Sorrise Draco,salutandola.

Hermione camminava per le vie di Diagon Alley,di li a poco sarebbe cominciato il suo secondo anno a Hogwarts,e voleva assicurarsi di avere tutto.
Si rigirava la lista fra le mani,quando fu distratta da una voce.
-Granger.
Lei alzò lo sguardo raggiante.
-Draco!
-Mi sei mancata.
Fece lui,ed Hermione sorrise.
Ma quel sorriso durò poco,ricordandosi di quell'estate.
Nessuna lettera,da parte di Draco.
Glielo aveva assicurato,ma non una lettera.
-Non mi hai scritto alcuna lettera.
Lo rimproverò lei.
-Ci siamo appena rivisti e inizi subito con i rimproveri?
La provocò Draco.
-Non fare finta di non avermi sentito.Mi avevi detto che mi avresti mandato qualcosa.Almeno una lettera!
Draco sospirò.
-Scusa,io...
Qualcuno colpì la spalla di Draco,che si voltò.
Era suo padre.
-Draco...stai parlando con...-scrutò Hermione-Hermione Granger,giusto?Draco mi ha detto tutto di te.
Hermione quasi si rallegrò.
Draco aveva parlato di lei.
Fece per rispondere,ma lui continuò.
-E dei tuoi genitori...babbani,non è così?Doversi sentire una nata-babbana...
Hermione non resse più.
Se ne andò via a braccia conserte dando una spallata a Draco.
Draco la rivide solo più tardi,che sorrideva con Harry e Ron.
Sono uno stupido.
Pensò.

-Granger!
la chiamò Draco dopo una lezione.
Non si erano più parlati da quel giorno a Diagon Alley.
-Cosa vuoi,Malfoy?
chiese lei freddamente.
-Ti prego,ti prego perdonami.Mio padre è così,lui...
-Tu non gli hai detto che ero tua amica,o che mi trovavi...tu gli hai solo detto del mio sangue!
-No!Io gli ho solo detto di aver conosciuto una bambina.Lui non ha voluto sentire nulla,mi ha solo chiesto se fossi una purosangue o meno e io ho scosso la testa.
Hermione decise di credergli,ancora,perché teneva troppo a lui.
-Va bene.
Fece infine.
-Ah,e...Granger...
-Sì?
-Vediamoci oggi,al lago.
Lei sorrise.

-Nessuno ha chiesto il tuo parere.Sporca sanguemarcio.
La insultò Draco,con faccia disgustata.
Questo era troppo.
Hermione teneva a lui,eccome se ci teneva,ma lui no,almeno non lo dimostrava.
E pianse,pianse perché colui che la aveva consolata e di cui sapeva di potersi fidare,le aveva voltato le spalle.
Più volte.

-Non hai nulla da dire?
Hermione aveva incontrato Draco in un corridoio notturno,e la sua voce riecheggiava.
-Cosa dovrei dirti?
Draco le dava le spalle.
Questa volta non le aveva supplicato perdono,non si era neppure curato di parere dispiaciuto.
-Non so...chiedermi scusa,per esempio?
Draco si voltò,ma a Hermione pareva più distante che mai.
-Chiederti scusa per cosa?Non hai scelto tu di essere una sanguemarcio.
Hermione ricevette una pugnalata,ma cacciò indietro le lacrime.
-No.Devi chiedermi scusa per avermi chiamata in quel modo.
-E perché mai?
Hermione gli si avvicinò.
-Ma che ti prende?Cosa ti ho fatto?Lo sai che tengo a te,e che ti perdonerò sempre...
Draco la guardava con superioritá e freddezza.
-Lasciami stare.
Hermione aveva le lacrime agli occhi.
-Va bene.Solo un'ultima cosa.
Hermione si avvicinò il più possibile.
-Ti prometto che un giorno,non so quando,tu tornerai.E saremo insieme.

Dramione-"the best part of me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora