Capitolo 8-Non te lo ricordi,Granger?

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"I almost had you,didn't i?"

La sfuriata di Ron non fermò Hermione,non le impedì di continuare con l'obbiettivo che perseguiva.
Lei doveva salvare Draco,e lo avrebbe salvato.
Se lo era imposta.
E ogni singolo sorriso,ogni risata,ogni parola,era un trionfo,un grido di gioia,una medaglia che si piazzava attorno al collo,e una coccarda che si appuntava accanto al cuore.
E ogni notte tornava lì,con nuovi argomenti,nuovi sorrisi,e ne usciva sempre più soddisfatta.
Giugno era quasi terminato,ma l'atmosfera di gelo e terrore impediva all'estate di entrare in scena definitivamente.
Ogni giorno c'erano nuove morti.
Babbani,maghi.
Tutte per mano di Lord Voldemort ed i suoi seguaci.
In quei giorni,Hermione,poteva sempre più notare il traffico continuo di Draco.
Viaggiava da una stanza all'altra,in silenzio,guardandosi intorno.
Teneva sempre in mano dei fogli,penne,e questa volta anche pennelli e pastelli accesi.
Aveva tante domande da fargli.
Una delle quali era chiedergli il motivo per cui viaggiava sempre con tanti oggetti da disegno,e poi le domande che più le premevano,tra cui quella.
Quella che le ronzava in testa ad ogni secondo,e che doveva reprimere dentro di sé ogni volta:"Perché mi hai abbracciata?".

-Granger....ti trovo passabile,ma non abbastanza da tentarmi.
Hermione rimase per un attimo interdetta per quel commento,poi capì.
-L'hai letto!
Esclamò con aria trionfante.
-cento punti a grifondoro.
Sorrise piano Draco.
-E com'è?Fin dove lo hai letto?Non lo trovi...
Hermione sospirò sorridendo.
-Dimmi un po',Granger...
Draco la squadrò per un attimo,con il suo solito sorrisino.
-Mi hai fatto leggere "orgoglio e pregiudizio" perché io sono il pregiudizio e tu l'orgoglio?
Le si avvicinò ancora,e la sua voce si ridusse a un sussurro.
-Me lo hai fatto leggere perché io sono Darcey e tu Elizabeth?
Hermione spostò il suo viso da quello di Draco,arrossendo come le succedeva spesso quando era con lui.
-No!No!Assolutamente!Io non...non ci avevo pensato,neppure per un attimo!Sei tu che pensi a queste cose!
Poi Hermione si calmò,facendo un sorrisino di chi la sa lunga.
-Non è che lo hai voluto leggere perché pensi io sia Elizabeth e tu Darcey?
Draco sorrise.
-Ah!Ancora una volta Hermione Granger mi ha azzerato.
E anche questa volta Hermione si lasciò sfuggire una risata.
-Tornando seri,in effetti hai ragione.Tu potresti essere la rappresentazione del pregiudizio e io dell'orgoglio.
Il sorriso di Draco si rabbuiò,quando lui ripensò a tutte le volte che aveva giudicato Hermione per il suo sangue sporco,perché era una grifondoro,perché era più intelligente di lui,e di chiunque altro.
-Malfoy...stai bene?
Chiese Hermione,notando il suo cambio d'umore.
-Oh,Godric.Malfoy,io non volevo..
Non intendevo quello,sai che io ti ho...
Draco finì la frase per lei.
-Perdonato?Sì,ma non significa che hai dimenticato.Ovviamente non ce l'ho con te.Ma sai di quanto io mi penta di quel che ho fatto.
-Tutti si portano una dose di pentimento con se stessi.
Affermò Hermione.
-L'ho letto.
Proseguì,e quella frase fece ridere Draco.
Prima gli provocò un sorriso,poi una piccola risata,fino a ridere di gusto.
La sua risata contagiò Hermione,che gli domandò:
-Che c'è da ridere!?
Draco guardò verso il cielo.
-"Questo soffitto non è vero...è solo un'illusione.È su storia di Hogwarts,io l'ho letto".Aspetta...com'era?
Hermione rise ancora di più.
-Lo dissi al primo anno!Il primo giorno...come fai a ricordartelo?
Draco ora guardò lei.
-Ero dietro di te.La tua testona mia impediva di vedere.E non è l'unica cosa che mi ricordo.
Hermione rimase lievemente perplessa.
-Cosa...
-Niente.
Concluse Draco.
-No,stavi dicendo...
-Non te lo ricordi,Granger?
Insisté Draco.
-Cosa!?
-Non importa.
Tagliò corto lui.
-Io credo che andrò a dormire.
-Ma...
Cercò di dire Hermione,ma quando si voltò,Draco era giá sceso dalla balconata,filando in camera sua.
"Non te lo ricordi,Granger?"
Se faceva così il vago,cosa poteva ricordare?
Hermione però sentiva qualcosa,sentiva che c'era un qualcosa a cui si riferiva.
Restò lì per un po',cercando di aggrapparsi a una possibile memoria.
Poco dopo,però,decise che era ora di tornare a letto,ma rimase a fissare il soffitto per un tempo indeterminato.
"Non te lo ricordi,Granger?"
"Non te lo ricordi,Granger?"
"Non te lo ricordi,Granger?"
"Non te lo ricordi,Granger?"
"Non te lo ricordi,Granger?".
E poi le apparve.
Fu un attimo.

Una bambina dai capelli crespi e bruni era con le lacrime agli occhi.
Uscì dalla cabina del bagno e si asciugò un'ultima volta.
E quando alzò lo sguardo c'era lui.
C'era il bambino con lo sguardo gelido e impassibile,il naso all'insù,e un'aria da spocchiosa.
-Davvero,Granger?Non me lo aspettavo da te.
E un'ombra di un sorriso si insinuava nel volto tondo della bambina.

Dramione-"the best part of me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora