Capitolo 11

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"Mari, è da tempo che volevo chiedertelo, e finalmente uno dei miei più grandi sogni diventerà realtà: essere felice. Quindi, vuoi sposarmi?"
"No."
"Andiamo! È la quindicesima volta che ci provo! Plagg mi dici cosa sto sbagliando?"
"No."
"Perché?!"
"Scusa un secondo Tikki.. moccioso, si può sapere che vuoi? Continui a blaterare da venti minuti e non sento cosa sta dicendo Tikki!"
"Quindi tu non stavi parlando con me?!"
"No! Sono al telefono con Tikki da prima che iniziassi a parlare e non sento quello che dice, PERCHÉ TU CONTINUI A PARLARE!"
"TI HO RIPETUTO COME POTREI CHIEDERE A MARINETTE DI SPOSARMI!"
Adrien non si era ancora reso conto che Tikki stava ascoltando tutto, e quando metabolizzò quello che aveva detto, era ormai troppo tardi.
Infatti dall'altra parte del telefono, giunsero urletti estasiati e qualcosa che cadeva, seguiti da un gemito di dolore.
"Tikki tutto ok?"
"Si tranquilli! Adrien, visto che il qui presente kwami fissato con il Camembert non vuole ascoltarti, ti aiuterò io. Marinette è via fuori città per due giorni, doveva andare via con sua mamma, quindi vieni qui e prepariamoci!"
"Ok?"
"Oh! Non dimentichiamoci che dobbiamo organizzare il luogo, come farla andare lì, poi la cerimonia, il bouquet! IL VESTITO!"
Tikki stava letteralmente sclerando, mentre Plagg, dopo che la kwami rossa aveva cominciato a parlare dall'altra parte del telefono, era andato sul divano prendendo una scatola vuota di Camembert.
 "Perché. Ogni. Santa. Volta. Sempre. La. Stessa. Storia? Cosa. Ho. Fatto. Di. Male?"
Ad ogni parola, il piccolo gatto aveva picchiato la testa sulla scatola, mentre Adrien osservava la scena divertito.
Quel gatto era senza speranza.

Il Gigante stava portando Felix verso la stanza delle ragazze, mentre il biondo, ancora inerme tra le braccia dell'uomo, respirava a fatica.
Quando la porta si spalancò, le tre prigioniere stavano ancora dormendo, d'altronde, erano le tre del mattino, ma sentendo il rumore, balzarono in piedi pronte all'attacco.
Si rilassarono quando videro il Gigante al posto di Lila, ma Brigette ebbe un tuffo al cuore quando vide il proprio fidanzato conciato in quel modo.
Il problema era che non sembrava appena uscito da uno scontro, ma il Miraculous era comunque sparito.
Non aveva graffi, né lividi, ma si potevano distinguere chiaramente i segni lasciati sulle guancie dalle lacrime, versate probabilmente di recente, poco prima di essere rapito.
Lo sapevo che non dovevamo accettare..
Brigette non era mai stata sicura di voler possedere il Miraculous del pavone, e parlandone con Felix, si erano trovati d'accordo.
Master Fu non li aveva scelti per conto suo, come con gli altri portatori, ma perché sapevano la verità. Nient'altro. La ragazza aveva notano fin da subito un po' di riluttanza quando l'anziano aveva consegnato loro i Miraculous, ma fino a quel momento non ci aveva dato peso.
Ora capiva perché.
Loro non erano i veri possessori dei due Miraculous.
Dopo aver curato Felix, Alya e Chloè andarono dall'altra parte della stanza per lasciare un po' di privacy alla coppia, anche se il ragazzo era ancora addormentato.
Brigette accarezzava la mano del suo ragazzo, e una lacrima le rigò il viso, mentre prendeva una decisione che Felix avrebbe sicuramente appoggiato, ma che avrebbe deluso tutti gli altri.

"Alex, perché ci hai convocato qui?"
Il moro aveva chiamato Marinette e Adrien per incontrarsi nella vecchia casa di Master Fu, senza spiegar loro alcun ché.
La ragazza sembrava concentratissima e determinata, dopo essere tornata dal viaggio con la madre, mentre il biondo aveva la testa da un'altra parte.
Nei giorni precedenti si era esercitato con Tikki fino allo sfinimento, ma non sembrava ancora convinto di come chiedere a Marinette di sposarlo.
Quel pomeriggio, però, Marinette doveva di buovo uscire, e sia il biondo che la kwami ne avrebbero approfittato.
"Devo farvi vedere una cosa. Innanzitutto, Adrien tua madre ha trovato qualcosa?"
"Mi ha chiamato qualche ora fa. Ha trovato l'altro scrigno."
Bene, almeno lei sarà al sicuro.
"Shifu?"
Non chiamarmi Shifu!
"Ma non dovrebbe essere morto?"
Grazie tante..
Davanti a loro, la figura Master Fu prendeva forma come uno spirito,  mentre Marinette, che non aveva ancora aperto bocca, guardava interessata la scena senza mostrarsi minimamente sorpresa, a differenza di Adrien, che aveva la mascella a terra.
Alex osservava la scena divertito, ma quando il biondo si guardò in giro spaesato, cominciò a spiegare cosa fosse l'immagine dell'ex Grande Guardiano.
"Quello che vediamo è effettivamente il nonno, ma non lo è allo stesso tempo.
Vedete, quando un Grande Guardiano muore, il suo spirito non sparisce mai completamente dal mondo a cui appartiene, ma si canalizza in energia, potendo assumere la forma che vuole.
Il suo Tallone D'Achille però, è che non può muoversi di molto dal luogo dove decide di apparire la prima volta; per esempio, la prima volta che ho chiesto il suo aiuto, il nonno è apparso qui, ma ora non può muoversi per più di 100 km quadrati."
"Quindi.. quando mia madre morirà, e qualcuno invocherá il suo aiuto, se lei si manifesterà, non potrà più spostarsi al di fuori di 100 km quadrati?"
"Esattamente. Tuttavia uno spirito può decidere di canalizzarsi in energia completamente, senza poter più cambiare forma e venire assorbito all'interno del Miraculous entrato in suo possesso quando era ancora in vita."
"Forte! Ma come sai queste cose?"
"Essere il nipote del Grande Guardiano e avere accesso alla biblioteca segreta dei Miraculous ha i suoi vantaggi.."
"La biblioteca dei Miraculous? Esiste una biblioteca dei Miraculous?"
Si. Ma nessuno oltre i Grandi Guardiani doveva venirne a conoscenza..
Master Fu aveva preso parola prima che il nipote parlasse d'altro, e fulminandolo con lo sguardo, gli intimò di non aggiungere altro.
"Cambiando argomento, qualcuno ha visto Felix?"
"No, pensavo fosse in ritardo."
"Non è possibile, ho provato a chiamarlo dopo che vi avevo convocati e mi ha risposto la segreteria."
"Non penserete che.."
"No! Felix è responsabile e sa badare a se stesso! Non può essere stato rapito anche lui!"
Per la prima volta in tutta la giornata Marinette aveva preso parola, ma si era lasciata subito prendere dal panico, allora Adrien prese in mano la situazione.
"Alex, cerca Felix e trovalo. My Lady, ora calmati, adesso andiamo a casa e ti rilassi un po', ok?"
Il biondo non ottenne risposta, allora incoraggiò la corvina a camminare verso l'uscita, per poi portarla a casa, mentre Alex cercava Felix correndo per la capitale francese.

Lila guardò con soddisfazione i quattro Miraculous dentro la teca: Ape, Volpe, Farfalla e Pavone.
Il piano avrebbe funzionato.
Mise un liquido trasparente dentro l'acqua da portare ai prigionieri, e si avviò verso la stanza per assicurarsi personalmente che tutti e quattro bevessero il liquido.
Entrò nella stanza con il cibo, e le ragazze, tranne Chloè, si tuffarono a capofitto sul cibo, che non toccavano da ventiquattro ore.
Felix stava ancora dormendo, ma Brigette andò a svegliarlo per farlo bere.
Che stupidi, stavano facendo tutto il lavoro da soli.
Però Chloè stava ancora in disparte.
La bionda guardò come i compagni ebbero un fremito dopo aver bevuto, e capì che Lila doveva avere in mente qualcosa.
Per non destare sospetti, fece finta di bere, e mangiò un po' per rimettersi in forze.
Ma non riuscì a rilassarsi per due minuti, che i suoi amici si presero la testa fra le mani, per poi cadere in ginocchio e alzare la testa di scatto; i loro occhi erano viola.
Muovendosi come robot, sfondarono la porta e camminarono verso Lila, che li attendeva fuori con un sorriso vittorioso.
Chloè fece finta di essere nelle stesse condizioni degli amici, e seguendoli, tenne la testa bassa ascoltando quello che Lila disse loro, dopo che ebbe messo ad ognuno il rispettivo Miraculous.
"Trovate Ladybug e Chat Noir. Distruggeteli, e portatemi i loro Miraculous. "

"Mari?"
"Si?"
"Posso chiederti una cosa?"
"Certo, dimmi pure."
Adrien prese un bel respiro, cominciando a parlare.
"Ci conosciamo da un sacco di tempo, e sei una delle persone più importanti della mia vita.
Io ti amo con tutto il cuore, abbiamo fatto tantissima strada insieme, e voglio continuare ad andare avanti insieme a te.
So che non sono né le circostanze né il momento giusto, ma vuoi sposarmi?"
Marinette si era messa le mani davanti alla bocca, con le lacrime agli occhi, mentre Tikki volava da una parte all'altra della stanza urlando contro il biondo per non averla avvisata. 
"O mio Dio si! Si, si e si! Mille volte si! Non ci posso credere!"
"Tieni."
E Adrien le infilò al dito un anello d'argento con un cristallo azzurrino a forma di cuore.
Ma non fecero in tempo a godersi un attimo di pace, che un esplosione li costrinse ad andare a trasformarsi, per poi incontrarsi con Tortoise durante la strada.
"Felix?"
"Ancora niente"
Il panico sembrava venire dalla Tour Eiffel, e i tre eroi corsero in quella direzione sopra i tetti della città a tutta velocità.
Ma quel che videro, fu una pugnalata al cuore.
I loro amici, Lady Pavo, Papillon e Volpina stavano seminando il caos, mentre Bee Queen, a terra priva di forze, era immersa in una pozza di sangue.

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