Epilogo

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Marinette aprì piano gli occhi, prendendosi la testa tra le mani per il male.
Si guardò intorno, mettendo a fuoco la stanza in cui si trovava.
Tikki e altre due figure la guardavano in attesa di una sua reazione, ma non sapeva che fare?
Dov'era il suo anello? Adrien? Gli altri?
"Perché siamo qui? Che ci fa lei qui?"
"Sai perché ti ho fatto vedere tutto quello?"
"Cosa faccio qui? Dov'è Adrien?"
"A casa sua, ignaro di tutto questo."
"In che senso ignaro di tutto questo? Mi può spiegare cosa sa succedendo?"
"Ti ho semplicemente mostrato quello che sarebbe potuto succedere."
"Che cosa mi ha mostrato? La prego mi deve spiegare cosa sta succedendo, mi sta scoppiando la testa."
"Ti ricordi la quando ancora facevi da modella? Quando tu e Adrien vi parlavate a malapena e non era ancora successo niente?"
"Mi ricordo solo che sono venuta da lei con il libro dei Miraculous, dopo essermi scontrata con Volpina, quella akumizzata, poi è successo tutto."
"Ed è qui che ti sbagli. Quello che hai visto effettivamente è avvenuto, ma allo stesso tempo non è mai successo."
"Può darmi una risposta in chiaro e tondo?!"
"È avvenuto tutto nella tua testa, da quando quella sottospecie di ragazzo Pomodoro ti ha rapita. Ma le identità e quello che hai sognato, succederà davvero, a meno che tu non cambi le cose."
"Maestro, lei ha capito tutto dalla vita."
"Perché?"
"Anche lei con quel soprannome.."
Marinette metabolizzò ciò che le era stato detto in quel momento, tanto che balzò in piedi guardando sconvolta Fu.
"U-un sogno.. tutto un sogno.. Da quando Nathaniël mi ha rapita.. dalla prima volta che Chat è venuto a farmi visita.. tutto un sogno.."
"Mi dispiace.."
"Era così reale.."
"Marinette.."
"Tikki, andiamo a casa. Mi scusi Maestro, torno domani."

"Marinette.. tutto ok?"
"Tutti quegli anni.. tutto una finzione.."
"Mi dispiace.. Cosa hai visto? Ti va di parlarne?"
Marinette sospirò, prima di iniziare a raccontare, e man mano che parlava, sentendo il cuore più leggero.
"All'inizio era tutto normale, io avevo te, Adrien balbettava. Poi Nathaniël mi aveva rapita e Chat è venuto a salvarmi. Da quando mi aveva aiutata, veniva sempre a trovarmi, e all'inizio non mi chiedevo neanche il perché, in fondo stavo parlando con lui come Marinette, non come Ladybug. Lui ha fatto il primo passo, era tutto perfetto. Alya aveva il Miraculous della volpe, Chloè aveva chiesto scusa e aveva quello dell'ape. L'unica pecca era Nino, che era andato via. Ma ce la cavavamo. Abbiamo sconfitto Papillon, però Lila, che aveva ingannato tutti di nuovo, ha assorbito l'akuma che non ero riuscita a purificare. Abbiamo combattuto, tira e molla, poi abbiamo vinto. Io e Adrien, eravamo insieme. Sembrava che niente ci potesse più separare. Ero felice.."
"Non sai quanto mi dispiace.."
"Quanto sono rimasta in quella specie di coma?"
"Tre ore."
Marinette non sapeva cosa rispondere. Tutte quelle emozioni, tutti quei momenti, tutta una finzione in tre ore.
Non mangiò neanche a cena, facendo preoccupare Tom e Sabine, rifugiandosi in camera a riflettere.
Tikki la accudì tutto il tempo, sorprendendosi vedendola col sorriso mentre si addormentò.
Chissà cosa aveva pensato.
La mattina dopo si svegliò come se non fosse successo niente.
Sapeva che doveva far finta di niente. Quel giorno sarebbe di nuovo andata a scuola come qualsiasi altra volta, e avrebbe ripreso la sua vita senza più pensare al semi-viaggio nel futuro che aveva fatto il pomeriggio prima.
Però non riusciva a smettere di pensare ad Adrien. Se era veramente Chat Noir, era stata una stupida a non accorgersene fino a quel momento.
E lui? Come avrebbe reagito sapendo la sua identità?
Però era vero che erano tornati alla normalità. Infatti era in ritardo.
"Marinette sbrigati!"
"Tikki è colpa tua! Non mi hai svegliata!"
"Ma se ti sei tolta gli orecchini perché hai detto che non ti lasciavo dormire!"
"Appunto! Dovevi impedirmi di toglierli!"
Nel frattempo erano arrivate davanti alla porta chiusa della classe, e Marinette entrò, non lasciando a Tikki il tempo di rispondere mentre si nascondeva nella borsa della sua portatrice.
"Marinette! Ancora in ritardo?"
"Buongiorno anche a te Alya."
Salutò Nino, poi incontrò gli occhi di Adrien.
"B-buongiorno."
Adrien arrossì, la saluto con un cenno della mano e abbassò lo sguardo.
Marinette sorrise, e si autoconvinse a parlargli appena usciti da scuola. Dopotutto, ora che sapeva, non poteva certo essere indifferente.
Dopotutto, lo amava.
Si sedette vicino ad Alya e salutò la professoressa, ovviamente non seguendo niente della spiegazione per tutta la giornata.

"Ehi Adrien! Aspettami!"
Marinette corse verso il biondo, mentre quello si girava e arrossiva.
"Ehm.. c-ciao Marion- cioè, volevo dire Marina- cioè, ciao."
"Senti, matematica proprio non la capisco, potresti aiutarmi?"
"C-certo ovviamente si! Non vedo l'ora di passare tutto il pomeriggio con-"
Si interruppe rendendosi conto di quello che stava dicendo, arrossendo e facendo sorridere Marinette.
Prese un respiro profondo.
Era arrivato il suo momento.
"S-senti.. Non è che vorresti uscire con.. con me? Dopo i compiti ovvio."
Marinette, colta alla sprovvista, non seppe cosa rispondere.
Poi, arrossendo anche lei, accettò con un cenno del capo.
"Perfetto! Sarà divertentissimo! Cioè, tu sei divertentissima, come un clown. Voglio dire, non che tu sia un clown-"
Marinette gli sorrise di nuovo e lo interruppe.
"Dove vuoi andare?"
"Decidi tu."
"Davvero? Allora devi fidarti di me."

Poco distante il Maestro Fu guardava i due portatori sorridendo, mentre, ben nascosto, Wayzz gli rivolse un'occhiata e gli parlò.
"Scelta eccellente maestro."
"Quei due sono fatti l'uno per l'altra."

N. A.
HO FINITOOOOOOOO!
Chi mi vuole ammazzare, non lo faccia. Oggi ho anche fatto una verifica di arte piuttosto male, ma dettagli.
Anyway. Piaciuto il finale? Qui finisce la dilogia su Miraculous, alla prossima e.. alla prossima.

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