Capitolo 17

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Tre anni.
Erano passati tre anni e la situazione era tornata alla normalità: Chloè -uscita misteriosamente dal coma- non aveva subito danni permanenti ed frequentava l'università di economia insieme ad Adrien, mentre Alex aveva scelto un indirizzo architettonico. I due ragazzi erano diventati più responsabili, Alex si era fidanzato con Chloè e Adrien stava preparando con calma il suo matrimonio con Marinette, la quale frequentava l'università di moda affianco alla scuola di giornalismo di Alya.
I Miraculous della farfalla e del pavone erano stati riassegnati da due anni, anche quello dell'ape, perché Chloè non poteva più praticare attività fisica.
Nonostante l'insistenza del gruppo, la signora Agreste non aveva voluto rivelare a chi aveva ceduto i Miraculous, anche se ormai i ragazzi non la assillavano più.
Di Lila e Nicole non c'erano più traccie dal coma di Chloè, ma andava bene così a tutti, anche se ogni tanto gli eroi di Parigi si facevano vedere in giro per dei giro di ronda, sempre in allerta.
"Adrien, tu pensi che Lila si sia arresa?"
"Non lo so mon amour, possiamo solo aspettare. Cambiando argomento, hai già scelto l'abito? Spero sia come spero che sia."
"Ahah, no Adrien. Non ho ancora preso l'abito per il nostro matrimonio, e non metterò mai un abito super scollato con la gonna a metà coscia interamente di pizzo. Scordatelo."
"Che coccinella cattiva.."
"Che gatto pervertito.."
"Non vorrei interrompere questa momento romantico -se così si può chiamare- ma io vorrei il mio Camembert!"
"Plagg! Hai interrotto un momento bellissimo!"
"Ma Tikki! Il mio Camembert!"
"Plagg, il Camembert dopo. Ora, la cosa importante è: Marinette, se non metti il vestito che voglio io, potresti mettere un vestito aderente come la tuta del tuo costume? Fai questo per il tuo gattino preferito."
"No Adrien. Scordati anche questo. Poi quella tuta è troppo aderente!"
"Appunto."
"Ora mi chiedo come faccio ad andare in giro vestita in quel modo.."
"Per farmi contento."
"E per salvare Parigi."
"Sisi, anche quello.. ho sempre trovato quella tuta molto sexy."
"O Signore.. dai, è il nostro turno di ronda, andiamo."

Alex e Chloè erano a casa loro, comprata appena un anno prima al compleanno della ragazza.
Il Sindaco era stato inizialmente contrario, ma poi aveva accettato di buon grado dando completa fiducia ai due ragazzi.
"Alex! Hai disintegrato il microonde!"
"Non è colpa mia!"
"Hai lasciato i popcorn lì dentro per venti minuti! E li hai conditi con il miele!"
"Wayzz, aiutami."
"Scusa Alex, ma c'è il nuovo episodio di CSI."
"Wayzz guarda CSI?"
"Perché non ha ancora scoperto Criminal Minds.."
"Non deve vederlo."
"Assolutamente."
"Comunque.. microonde. Miele. Popcorn."
"Ehm.. ho il turno di ronda!"
"No tesoro. Ho organizzato io i turni di ronda, non sono una stupida, ora è il turno dei due piccioncini."
"E quando hanno intenzione di sposarsi?"
Alex stava provando a cambiare discorso, per ammorbidire un po' la propria ragazza, ma senza successo.
"Oh! Pensavano, visto che siamo in ottobre, di sposarsi verso maggio, così fanno tutto con calma, e.. Non è questo il punto."
"Avanti.. rilassati."
"No! Hai provato anche a corrompermi, sono arrabbiata con te."
"Ma come puoi!"
"Wayzz! Cosa urli!?"
"Hanno sparato al mio personaggio preferito!"
"Se devi sclerare, sclera per le cose importanti."
"Tipo?"
"Il mio microonde!"
"No! Io non ho ancora i miei popcorn!"

Nicole stava spiando Lila mentre, nella sua stanza, guardava annoiata le riprese in tempo reale del giro di ronda di Ladybug e Chat Noir.
Quando, tre anni prima, Nicole aveva guarito Chloè, il ciondolo di Kai era sparito tra le sue mani, e da allora non lo aveva più visto. Però era passato troppo tempo, e la maggiore stava cominciando a perdere le speranze.
Aveva esaudito il suo desiderio, ma di questo passo, cominciava a pentirsene, soprattutto perché Lila peggiorava di giorno in giorno.
Sapeva che la nuova Grande Guardiana aveva dato via i Miraculous restanti, ma non sapeva come attirare li a Parigi i nuovi portatori.
Poi guardò la sorella che creava con un movimento del polso un orso, per poi farlo dirigere verso gli altri animali: Leoni, pantere, tigri, grifoni.. tutti animali feroci, anche leggendari, che le sarebbero serviti per chissà quale piano.
Nicole decise di entrare piano nella stanza, ma prima che aprisse del tutto la porta, Lila cadde a terra, respirando a fatica.
Un altro crollo. 
E lei era sempre più debole.
"Ok, ora basta. Non puoi continuare così Lila."
"I-io non so che fare.. l'akuma.. sta prendendo il controllo.."
"Lila, ascoltami. Tu sei forte, puoi combatterla."
"No.. Non posso.."
Gli occhi di Lila si colorarono di viola, e un ghigno si dipinse sulle sue labbra.
"Povera Nicole, speri davvero che la tua sorellina possa tornare indietro? Quando mi ha assorbito ha praticamente messo fine alla sua autonomia, ed anche alla sua vita. È solo questione di tempo, ed il suo corpo cederà."
Nicole guardò terrorizzata sua sorella, mentre si avvicinava piano alla porta per scappare.
Non sapeva come, ma le era venuto in mente un piano, sapeva che probabilmente non l'avrebbero aiutata, ma erano la sua unica speranza.
Doveva aiutare Lila, perché l'akuma, oltre ad avere vita propria, stava distruggendo Lila dall'interno.

Marinette e Tikki erano nella camera della ragazza, e stavano cercando informazioni per un compito che avevano assegnato a scuola da consegnare il giorno seguente, quando decisero di fare una pausa.
Marinette andò al piano di sotto per mangiare qualcosa, mentre Tikki continuava a cercare su Internet alcuni siti.
La corvina sarà stata giù in cucina per cinque minuti, fatto sta che quando tornò in camera, la sua kwami fissava imbambolata lo schermo del computer.
"Tikki, tutto ok?"
"Devi dirmi cos'è quello Marinette! È troppo bello!"
"Tikki, sicura di stare bene?"
"Mai sentita meglio! Dimmi cos'è quel video, Marinette devo sapere cos'è!"
La ragazza allora si sedette sulla sedia e controllò il video.
"Ehm.. Once upon a time. Una serie tv."
"Devi scaricare tutte le puntate, tutte le stagioni! Devo vedere questa serie! Assolutamente!"
"Tikki, tu stai dando di matto!"
La piccola kwami provò a rispondere che non era vero, ma venne subito fermata da una notizia al telegiornale.
"Dopo anni di tranquillità, Parigi è di nuovo sotto attacco. Pare che un grifone sputafuoco stia seminando il terrore tra i parigini nei pressi di Piazza De La Concorde.."
"Sentito Tikki? È il tempo degli eroi. Trasformami!"

Fuoco.
Fuoco ovunque.
La piazza di Parigi bruciava, e i cittadini scappavano urlando.
Dopo tre anni di quiete, ecco la tempesta.
Ladybug atterrò su un tetto non tanto lontano dalla piazza, mentre attendeva che i compagni arrivassero.
Quando aveva sentito la notizia del grifone, aveva subito pensato: e questo da dove lo hanno tirato fuori? Da Harry Potter?
Dopo era arrivata sul posto, ed aveva visto l'animale che, nonostante fosse pericoloso, la lasciò affascinata.
Dai libri di fantasia letti negli anni, Marinette aveva sempre voluto trovarsi faccia a faccia con uno di quegli animali, sapendo perfettamente che non sarebbe mai accaduto, ma ora che era lì, davanti ad un grifone reale -per quanto ne sapeva- non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse fantastico.
"Ladybug!"
"Tortoise! Dove sono Volpina e Chat?"
"Volpina non lo so, Chat Noir lo stavo sentendo prima, arriva tra poco."
"Tortoise! My Lady!"
Chat Noir era appena arrivato, subito seguito da Volpina, che guardò curiosa l'eroe verde.
"Ehm.. Tortoise? Perché hai quattro dita stampate sulla guancia sinistra?"
"Perché una certa biondina è nel suo periodo."
"Ne parliamo dopo a casa mia, ora occupiamoci di questo coso. Chloè doveva già venire per un progetto. My Lady, qualche idea?"
"Allora.. Volpina, crea delle nostre illusioni e lanciale contro il grifone. Tortoise con le tue frecce mira alle ali, ma non prendere parti vitali. Io e Chat, una volta che sarà a terra, lo bloccheremo e troveremo il suo punto debole."
I supereroi eseguirono gli ordini senza riscontrare problemi, mentre Ladybug usava il Lucky Charm.
"Una pignatta? E io cosa me ne faccio?"
Si guardò intorno, cercando di ideare un piano. Tortoise stava mirando ad un'ala del grifone, Volpina lo distraeva con le illusioni e Chat aspettava che l'animale atterrasse per bloccarlo. Poi sarebbe toccato a lei.
All'improvviso il grifone soffiò una fiammata verso Tortoise, che non fece in tempo a spostarsi.
Un secondo prima il moro era riuscito a tirare la freccia, che aveva preso in pieno l'ala destra, ma la manica della tuta era bruciata, e il suo braccio ustionato.
Il suo viso era contratto in una smorfia di dolore, ma non sembrava incline a mollare proprio in quel momento.
Ignorò il male al braccio e si concentrò sul grifone, ormai bloccato da Chat.
"Volpina! Tienilo occupato! Chat, tu preparati a colpire!"
"Capito!"
Ladybug lanciò la pignatta in aria, dritta verso Chat, che la distrusse con un colpo. Dalla pignatta, che normalmente avrebbe dovuto contenere caramelle, caddero piccoli pezzi di carne che finirono nella bocca del grifone, mentre questo spariva in una nuvola di fumo, e gli eroi tiravano un sospiro di sollievo.

Camminava avanti e indietro da un quarto d'ora, con solo la luce del lampione lì vicino ad illuminare la strada. Li aveva seguiti quando avevano finito di fare il loro lavoro, ma era la davanti da un'ora, senza avere il coraggio di suonare.
Le scarpe facevano scricchiolare le foglie cadute dagli alberi, il vento soffiava e ormai in cielo brillava già la luna.
"Ok.. ora suono.."
Si avvicinò al campanello, alzò la mano e finalmente suonò.
"Chi è?"
"Dovevo incontrarmi con Marinette Dupain-Cheng, mi ha detto di venire qui."
"Si accomodi."
I grandi cancelli di Villa Agreste si aprirono, e Nicole si affrettò ad entrare nella villa, prima di perdere del tutto la sensibilità nelle dita.
Una volta nel grande atrio, guardò in cima alle scale, dove cinque ragazzi la squadravano da capo a piedi, e la corvina del gruppo si faceva avanti.
"Cosa ci fai tu qui?"
"Dovete aiutarmi."

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