Capitolo 4 - Kiss me

1.1K 60 4
                                    

<<Sono 12.50$>> do i soldi al fattorino e prendo le pizze <<Arrivate!>> la informo affamata <<Qual è la mia?>> chiede sfregandosi le mani <<Sono uguali>> ne prende una e la apre, rimane un secondo a fissarla <<Che c'è? Non ti piace? È la mia preferita..>> accenna un sorriso <<È anche la mia preferita>> i nostri sguardi si incontrano e sento di nuovo quella scarica in tutto il corpo <<Credo che dovremmo mangiare>> sussurro rompendo l'atmosfera, ho una voglia matta di baciarla ma non posso, se non vuole non la forzerò.
<<Apparecchiamo?>> scuoto la testa <<Ceniamo sul divano, magari faccio partire un film>> accetta volentieri e dopo essersi tolta le scarpe si siede sul sofà, prendo il telecomando e la raggiungo <<Che ne dici di Remember me? Con Robert Pattinson?>> le chiedo scorrendo la lista di film appena usciti <<Non l'ho mai visto ma sembra carino>> lo faccio partire e iniziamo a mangiare.

Dopo mezz'ora abbiamo finito le nostre pizze e dopo aver appoggiato il cartone sul tavolino ci mettiamo sotto le coperte a guardare il continuo del film. È accovacciata accanto a me, talmente vicina che potrei sentire il suo respiro sulla mia pelle se solo mi girassi un po' e questo mi distrae completamente dalla trama di Remember me.
Passano i minuti e il sonno inizia a farsi sentire, mancano poche scene alla fine del film ma le palpebre iniziano a farsi pesanti e questo vale anche per lei, appoggia delicatamente la testa sulla mia spalla e rimango un attimo immobile, poi, senza pensarci troppo, la circondo con il braccio e la avvicino ancora più a me.
<<Dovresti accompagnarmi a casa>> sussurra assonnata quando finisce <<Puoi stare qua.. io dormo sul divano>>
<<Non ho il pigiama>> scrollo le spalle
<<Te ne presto uno, rimani, davvero, non mi dispiace>> annuisce <<Va bene, però ci sto io sul divano>> scuoto la testa <<No, sei l'ospite e devi stare comoda>> si lascia scappare una piccola risata <<E tu sei la proprietaria quindi devi dormire nel tuo letto>> un'idea mi balena in mente ma l'accantono <<Insisto>> dico <<Possiamo dormire insieme, non è un problema>> propone come se mi avesse letto nel pensiero, annuisco <<Andata!>>.
Le do qualcosa con cui cambiarsi, si chiude in bagno e l'aspetto seduta sul letto, esce dopo qualche minuto ed è stupenda, la fisso incantata mentre si butta accanto a me, spengo la luce e provo ad addormentarmi ma non ci riesco <<Shannon, non so niente di te..>> dice ad un certo punto, probabilmente anche lei fa fatica a prendere sonno <<..E sono in questo letto.. potresti essere un'assassina!>> scoppio a ridere <<Perché dovrei ucciderti? Io le mie vittime le scelgo in base al colore dei capelli, e tu non sei castana>> rispondo scherzando, <<Non è divertente!>>
<<Che c'è? Hai paura?>> chiedo prendendola in giro dolcemente <<Non di te, è il buio. È come se tutte le mie paure potessero nascondersi in questa oscurità per poi uscire allo scoperto mentre dormo e terrorizzarmi negli incubi>> rimango sconvolta <<Come fai a casa ad addormentarti?>>
<<Non lo so.. da piccola tenevo la luce accesa ma adesso non mi aiuta più. La mia tattica è o andare a letto presto o stare sveglia tutta la notte>> senza dire una parola mi avvicino e la stringo tra le mie braccia, rimane rigida per qualche secondo ma poi si lascia andare alla stretta, nasconde il viso nell'incavo del mio collo e le sue mani, su i miei fianchi, mi tengono salda in quella posizione. Non che voglia spostarmi.
Ci addormentiamo senza accorgercene nel giro di pochi minuti.

<<Buongiorno>> le dico quando suona la sveglia, appena apre gli occhi mi scruta qualche secondo e sembra sorpresa <<Ciao>> sussurra sedendosi <<Facciamo colazione? Abbiamo ancora un po' di tempo prima di andare agli Studios>> la invito <<Chi ti dice che voglia venire?>> chiede facendo una risatina divertita, alzo gli occhi al cielo ma non sono infastidita, adoro questo suo lato difficile <<Allora ti accompagno a casa prima di andare>> annuisce, si alza e va a sedersi in cucina.
<<Sash aspetta, sicura di non voler venire?>> quasi la supplico raggiungendola <<Sicura che mi vuoi là?>> la guardo cercando di trovare un senso a questa domanda ma sembra seria <<Certo, sarebbe bello avere una faccia amica in uno dei momenti più importanti della mia vita>> scrolla le spalle indifferente <<Ok, ci sarò>> accetta chiudendo la conversazione per qualche minuto.
Mescolo acqua, uova, farina e altre cose e le butto sulla padella sperando che escano dei pancakes decenti.
<<Grazie>> dice con tono leggero ad un certo punto, probabilmente sperava non la sentissi <<Di cosa?>> non mi giro a guardarla perché sento che è imbarazzata e non voglio metterla più a disagio <<Era da tanto che non dormivo così bene..>> fa una piccola pausa <<Era da tanto che non dormivo..>> conclude, <<Non ringraziarmi, non ho fatto niente>> si alza e mi viene accanto aiutandomi nella preparazione della colazione <<Invece si, sei stata molto dolce>> vedo nel suo sguardo che non mi sta mentendo e nemmeno prendendo in giro <<Puoi venire quando vuoi>> dico sinceramente, si ferma dal suo lavoro e senza dire una parola mi abbraccia, rimango un secondo immobile confusa ma ricambio, il suo profumo mi inebria, sa di ciliegia e di casa, potrei tenerla stretta così tutto il giorno.
Quando si allontana noto una lacrima sul suo viso <<Ehi>> sussurro dolcemente, abbassa lo sguardo come a nascondersi, appoggio la mano sulla sua guancia asciugandogli quella piccola goccia salata e la avvicino a me, le nostre labbra sono a pochi centimetri e i nostri respiri intrecciati, rimaniamo così a scrutarci cercando di capire se ascoltare la parte che ci grida di unirci in un connubio perfetto o lasciar perdere.
<<Baciami>> dice piano, come se mi desse il consenso ma allo stesso tempo mi supplicasse, chiudo gli occhi e delicatamente appoggio le labbra sulle sue, al contatto con esse il mio corpo ha una scarica di emozioni che faccio fatica a comprendere, felicità, eccitazione, frustrazione, paura, tutte insieme in un vortice confusionario ma dannatamente perfetto.
Il bacio diventa sempre meno casto, le nostre lingue si scontrano e le sue mani si insinuano tra i miei capelli, mi spinge delicatamente contro il muro quando veniamo bruscamente interrotte dal suono del mio cellulare. Ci separiamo e dopo aver ripreso fiato rispondo:
<<Ehi David!>>
<<Shannon, ti stai preparando? Tra mezz'ora devi essere qua!>> spalanco gli occhi
<<Mezz'ora? Ma non era alle 10?>> grido nel panico <<Sono le 9.15.. sbrigati!>> dice chiudendo la chiamata, lancio uno sguardo a Sasha che è ancora scossa <<Veloce, dobbiamo essere li tra 30 minuti!! Ho perso la cognizione del tempo..>> la informo e corro in bagno accompagnata dalla sua risata divertita che sdrammatizza la situazione.
---------------------------
Ciao ragazzi!
Come vi è sembrato il capitolo? Spero vi sia piaciuto!! Lasciate tantissimi commenti e A 17 LIKES ESCE IL PROSSIMO !!
Ci vediamo presto,
Benni ❤️

You are the captain of my soul;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora