Capitolo 13 - Dinner

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⚠️ Contenuti espliciti ⚠️
Mi sveglio di scatto, ho dormito 10 minuti perché Sasha non smette di rigirarsi nel letto, sbadiglio e con voce assonnata le chiedo se sta bene <<Ho paura>> sussurra stringendosi a me, sprofondo il naso nei suoi capelli ispirando il suo magnifico profumo <<Lo so ma sono qua, non preoccuparti>> fa un sospiro <<È che non mi sento sicura con lui che gira tranquillamente tra le persone>> sento una strana felicità che si fa spazio dentro di me <<Stai dicendo che vuoi fare qualcosa? Denunciarlo?>> annuisce e sorrido istintivamente <<Però ho bisogno di prove concrete, la polizia farà molte domande>> prendo il cellulare e scorro la rubrica, ho ancora il suo numero <<Ho un'idea>> sussurro <<Organizziamo una cena, registriamo la conversazione e, se vuoi, possiamo spedirla anonimamente>> rimane in silenzio qualche secondo <<Giurami che non mi lascerai mai da sola con lui>>
<<non ti farei mai niente del genere>>.
Non risponde e gioca con i miei capelli in un gesto dolce <<A cosa stai pensando?>> le chiedo <<A te>> sussurra <<Amo il modo in cui mi proteggi, nessuno lo aveva mai fatto con me>> sento il cuore battermi all'impazzata <<Io.. non mi sono mai comportata così con nessun altro, ho una voglia matta di vederti felice, sei l'unica cosa che mi permette di stare bene>> appoggia delicatamente le labbra sul mio collo e le accarezzo il viso dolcemente.

-Giorno seguente-
Siamo sveglie da un po', in realtà non abbiamo dormito molto.. siamo agitate da quello che stiamo per fare.
<<Chiamalo>> sussurra nervosa e annuisco appena, prendo il cellulare, compongo il numero e i bip iniziano a risuonare in tutta la stanza.
<<Ehm, pronto?>> risponde
<<Ciao, sono Shay...>> silenzio <<Senti, ho capito di aver sbagliato. Avevi ragione.>> dire queste cose è difficilissimo, cerco di trattenere le lacrime e di evitare lo sguardo di Sasha <<Su cosa avevo ragione?>> chiede stuzzicandomi, faccio un sospiro leggero <<Se lo meritava>> chiudo gli occhi e una goccia salata mi scende sulla guancia, <<Cosa vuoi Shay?>>
<<Una cena, io, te e Sasha per farci perdonare, ovviamente offriamo noi>> fa una risata sarcastica <<Ottimo tentativo ma non sono così stupido>> spalanco gli occhi <<No, sono seria.>> grido, <<Addio Shay>> sta per chiudere la chiamata quando Sash interviene <<Adam>> dice solo e so quanto le faccia male pronunciare quel nome <<Ciao bella, da quanto tempo>> ha anche il coraggio di fare queste battutine? Vorrei ammazzarlo <<Mi dispiace di essermene andata da te, avevo paura di non essere abbastanza>> Dio, non lo ha detto veramente <<Beh sono ancora qua, so che ti manca il mio cazzo>> lancio uno sguardo alla mia ragazza che sembra distrutta, le stringo la mano cercando di confortarla <<Si, magari se accettassi il nostro invito potremmo parlarne più approfonditamente..>> non ce la faccio a sentire altro <<Va bene, stasera alle 9?>>
<<Perfetto>> rispondiamo all'unisono e premo il pulsante rosso sullo schermo.
Senza pensarci ci abbracciamo e scoppiamo in un pianto liberatorio <<Andrà tutto bene, te lo prometto>> le giuro singhiozzando e si limita ad annuire.

Siamo appena arrivate e lui è là, ha il viso violaceo e ne sono fiera. Quando lo vede, Sasha trattiene una risata che si trasforma in un espressione tesa quando la saluta <<Ciao bella>> dice lui, stringendola in un abbraccio e bloccandola più del dovuto <<Come stai?>> le chiede sussurrandole all'orecchio, la mia ragazza mi lancia uno sguardo di paura <<Entriamo? Stiamo perdendo la prenotazione>> chiedo e finalmente la lascia andare tirandole una pacca sul culo che mi fa imbestialire.
Le stringo la mano e ci accomodiamo in un tavolo poco appartato, scelto appositamente per non rimanere da sole con lui.
Ordiniamo.
<<Allora, adesso state insieme eh>> chiede stravaccato sulla sedia <<Già>> rispondo evitando il suo sguardo <<Capisco perché mi avete chiamato>> guardo dentro la borsa un secondo per vedere se il registratore sta facendo il suo lavoro <<Perché?>> chiede Sasha versandosi del vino nel bicchiere <<Andiamo, la vostra vita sessuale sarà noiosissima!! Avete bisogno di me per renderla più... eccitante>> risponde mettendo enfasi sull'ultima parola <<Sash tu dovresti saperlo, ci siamo divertiti molto insieme..>> continua facendole l'occhiolino, la mia ragazza tossisce abbassando lo sguardo.
<<Raccontami, e per favore, non essere delicato>> gli chiedo, so che faccio del male a Sasha ma ho bisogno che lo dica, che quei ricordi escano dalla sua bocca per poi sommergerlo.
<<Come mai così curiosa, Mitchell?>> faccio un sorriso malizioso forzato <<Magari potrei prendere spunto>> rispondo e scoppia a ridere <<Ok, allora.. usare la forza rende tutto più bello per entrambi, qualche graffio, livido, schiaffo... immagino tu abbia ancora le cicatrici, eri stata molto cattiva quella sera>> la guarda e lei annuisce appena <<Scusate, vado un attimo in bagno>> si alza e se ne va. Cristo, sono una stronza.
Continuiamo a parlare e ogni parola che esce dalla sua bocca mi fa venire la nausea.
Il tempo passa e Sasha non torna <<Vado a controllare se sta bene>> gli dico e lui mi ferma <<Facciamo un gioco, falla venire in bagno, sarà molto eccitante fotterla in un luogo così affollato. Voglio le sue mutandine bagnate>> spalanco gli occhi <<Mi odierà>> sussurro e fa una leggera risata <<È questa la parte bella. Fottila e la lascerò stare. Non sai quanto vorrei scoparla, e ci riuscirei facilmente, ma so che tu sei gelosa, quindi, lo fai tu e non mi vedrete mai più>> annuisco <<So qual è il suo odore, non pensare che bagnarle le mutande sotto il rubinetto sia necessario>> chiudo gli occhi un secondo rielaborando questa cosa <<ok>> accetto disperata, prendo la borsa e la raggiungo.
La trovo seduta sul ripiano del lavandino con gli occhi rossi, senza dire niente la abbraccio forte e le do un bacio nell'angolo della bocca.
<<Sash.. mi ha chiesto di fare una cosa e in cambio ha giurato di lasciarci stare.. ho accettato>> mi guarda spaventata e lo sono anche io da come reagirà <<Vuole che ti scopo, qua>> una lacrima le riga il volto e non dice niente <<Troveremo un modo per far sembrare che lo abbiamo fatto, dammi sono un po' di tempo per pensarci>> la supplico e scuote la testa <<Se ne accorgerà>> butta fuori con la voce roca <<Facciamolo, ormai mi sto abituando ad essere usata>> la abbraccio di nuovo con le lacrime agli occhi <<No, non voglio che tu ti senta così! Io ti amo e non ti farei niente del genere, per favore perdonami, non avrei dovuto accettare>>
<<Anche io ti amo Shann e se questo porterà ad averlo lontano da me posso capire la tua scelta. Vieni qua>> scende dal ripiano, mi tira nella cabina dove c'è il water e chiude a chiave la porta.
<<Spogliati>> ordina e scuoto la testa, non voglio usarla, non voglio che ricordi le sensazioni provate con lui, non voglio essere così crudele con la persona che amo di più al mondo. <<Shannon scopami!>> alza il tono, è arrabbiata <<Va bene>> rispondo sfilandomi la camicia e il reggiseno.
Mi avvicino e la faccio girare in modo che abbia il viso contro la parete, scorro le mani su tutto il suo corpo e le do dei baci dolci sul collo.
Infilo la mano tra le sue mutande e le massaggio il clitoride, lascia uscire un gemito di piacere ma noto che ha le guance piene di lacrime.
Non dico niente per non rovinare l'atmosfera, entro in lei con un dito, poi due, li muovo con un ritmo costante.
Viene dopo poco ma non sento quella gioia che provo di solito, solo un'enorme tristezza.
Si volta e la bacio, ho un disperato bisogno di sapere che sta bene <<Perdonami>> singhiozzo e mi accarezza i capelli <<Shann, non ce l'ho con te.>> mi appoggio alla sua spalla e mi coccola, non mi sono mai sentita così tanto male <<Sono una merda>> sussurro <<Ehi, non è vero. Amo fare l'amore con te, magari non in queste circostanze ma sei la mia vita e non smetterò mai di vederti come la donna dolce, sicura, indipendente che ho imparato a conoscere. Non fartene una colpa, sto bene. Te lo giuro>>
<<Tu sei quella forte tra le due..>> ammetto sorridendo <<è che non volevo ti sentissi usata da me>>
<<Mi sento usata da lui. So che tu non mi tratteresti mai come ha fatto Adam>>
<<l'ho appena fatto..>>
<<Shannon smettila! Lo hai fatto per me, per noi. Non mi hai picchiata, non mi hai obbligata, non mi hai urlato contro i peggiori insulti.
Mi è anche piaciuto>> fa un ghigno e scoppio a ridere <<Perché piangevi..?>> chiedo, <<Ero nervosa, ma mi hai fatto dimenticare tutto>> mi stringe la mano che poco prima era dentro di lei e appoggia delicatamente le labbra sulle mie.
<<Portiamogli queste mutande!>> dice sfilandosele.
Torniamo al tavolo e non c'è nessuno, il conto è pagato ed usciamo senza dire niente.
<<Lasciamo questa registrazione alla polizia>> sussurro e annuisce contenta.
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Ciao ragazzi!!
Quindi, cosa ne pensate?
A 18 LIKES IL PROSSIMO CAPITOLO!!
Benny ♥️

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