Dobbiamo parlare

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I giorni trascorrono tra sguardi con Holly,con quel damerino solo spinte involontarie.

Vorrei avvicinarmi a lei, anzi ci ho provato per ben 2 giorni ma lei o veniva portata via, o si allontanava.

Questa sera devo andare nella sua stanza. Ho saputo che tutti si riuniscono nella sala al piano terra per una discoteca improvvisata. Una noia mortale con i prof presenti.

Ho saputo dalle sue compagne di stanza che lei è troppo triste per partecipare. Sicuramente la sua tristezza è causata dal caos con Dominic. O forse è anche colpa mia.

Ma devo parlare con lei. Tristezza o meno.

Giriamo per le strade di Parigi ed è meravigliosa. Abbiamo visitato persino il muro con i TI AMO in tutte le lingue del mondo.

Ok, si ho pensato a lei. Sarebbe stato il momento perfetto per dirgli ti amo, proprio davanti a quel muro color blu notte. Ma non era il giorno giusto.

Dominic cerca di stargli dietro ma lei si allontana spingendolo ovunque lei sia.

Sono le 21:00 e tutti vestiti fighi si dirigono al piano terra. Io raggiungo la sua stanza e dopo due respiri profondi sono pronto a bussare.

Ma qualcosa mi blocca. Qualcuno sta parlando all'interno della stanza. Appoggio l'orecchio non tenendo conto di chi potesse passare per andare nella propria stanza. Purtroppo non riesco a sentire granché. La voce si blocca e si sente solo il silenzio.

Decido di bussare e aspettarmi un Dominic a petto nudo perché hanno fatto pace, un Dominic incazzato perché ho interrotto la loro conversazione o...

Ma l'unica cosa che vedo è una piccola Holly in pigiama con uno chignon spettinato e una lecca lecca in bocca.

- Che ci fai qui?- si affaccia per vedere se avevo portato qualcuno con me.

- Vorrei parlarti- accarezzo i capelli con tutta l'insicurezza possibile ed immaginabile.

- Di cosa?- si appoggia alla porta guardandomi con la sua lecca lecca in bocca.

- Potrei entrare o c'è qualcuno lì dentro?- ok, forse la gelosia la potevo lasciare da parte ma è più forte di me. Con chi cazzo parlava?

- Puoi entrare, mi dici cosa vuoi e te ne vai- entra camminando scalza  e la seguo come un cagnolino.

Si siede sul letto incrociando le gambe e leccando la lecca lecca che fu la causa del mio silenzio. Ero incantato da quel movimento. Mio Dio.

- Allora? Ci sei? Cosa volevi dirmi?-

- Come stai intanto?- mi siedo sulla poltrona per dargli lo spazio sufficiente per non mandarmi a quel paese e la osservo.

- Quello che sta male sei tu non credi? Sei combinato maluccio- indica il mio viso che ancora non è guarito completamente. Lividi ovunque e qualche graffietto.

- Oh questi? Non è niente di grave. Ne ho viste di peggio- e la vedo incupirsi probabilmente pensando all'episodio del dolore perforante allo stomaco.

- Lo so. Ti cacci sempre nei guai- abbassa lo sguardo e non la capisco proprio.

- Senti, non sono qui per me ma per te-

- Non ho nulla da dire. Io sto bene- continua a non guardarmi e decido di avvicinarmi al letto, mi siedo e con il pollice e l'indice alzo il mento per costringerla a guardarmi.

- Avete fatto pace?- i miei occhi ed il mio sguardo cercano di spingerla a dire di no ma non è esattamente quello che dice.

- Una semplice pausa. Lui mi piace, sei tu il problema- abbassa di nuovo lo sguardo e non sopporto questo fuggi fuggi dalla situazione.

-In che senso?- le alzo di nuovo il mento.

- Sei troppo aggressivo e possessivo-

Scatto in piedi con i pugni chiusi.

- Io? Aggressivo io? Ma c'eri quando quello stronzo mi è saltato di sopra? Io ero beato nella mia fottuta stanza. Mi becco anche l'aggressivo? Forse ti confondi-

- Non mi confondo Sebastian-

- Senti Holly... dimmi subito se devo levarmi dai coglioni una volta per tutte e lo faccio. Ma se prendi una decisione poi non venirmi a cercare chiaro?-

Alza lo sguardo e dopo averci pensato mi dice sicura - Sei tu che mi cerchi non io-

- Holly se ti cerco un motivo ci sarà non credi? Non credi che forse mi interessa che tu stia bene? Forse ti piacciono più gli stronzi ecco tutto-

Non finisco di parlare che bussano alla porta ed Holly salta subito dal letto per correre ad aprire.

Chi cazzo poteva essere? Lo stronzo.

- Parli del diavolo e spuntano le corna. Aspetto una risposta Holly. Al più presto. E sappi una cosa. Se perdi la tua verginità con questo stronzo fai finta che io sia morto- esco infuriato dalla stanza mentre Dominic mi guarda soddisfatto. Ma poi soddisfatto di che? Del fatto che li ho lasciati soli? Idiota.

Ascolto la musica dentro il pullman che ci porterà non so dove, poco mi importa. Mi arriva un messaggio ed è Holly. Anche se siamo a qualche metro di distanza mi invia il messaggio. Prevedo già il contenuto.

Avevo già notato la vicinanza sospetta di Dominic sin dalla colazione. Holly con lui è diventata pietosa.

Dobbiamo parlare

Ieri era troppo impegnata a farsi pippe mentali che rispondermi da adulta. E adesso? Mi dice che dobbiamo parlare.

Ci sei andata a letto?

Perché alla fine le chiacchiere mi interessavano ben poco se aveva consumato in hotel.

No

Guardai fuori dal finestrino guardando le macchine sorpassarsi. Vorrei sapere se la vita di tutta questa gente sia schifosa come la mia.

Bene

Non mi interessava altro, mi bastava sapere che fosse ancora vergine. Non che mi spetta di dovere ma non vorrei fosse lui il "ragazzo". Ho sentito delle ragazze dire che il primo si ricorda per sempre. Si ok il fatto che non puoi non ricordarti la prima volta ma la prima fa sempre schifo. Sarà l'inesperienza o chissà cosa ma fa sempre schifo.

Il telefono continua a vibrare e scopro che mia madre non ha nulla da fare che sapere news tra me ed Holly. Dopo 4.000 domande e 2.000 raccomandazioni, decide di lasciarmi in pace.

I messaggi di Holly mi fanno capire che probabilmente non vuole perdermi.

Cosa voleva tua madre?
Allora hai capito che dobbiamo parlare?
Questa sera nella tua stanza.

Ma qualcosa non torna. Perché è seduta vicino a lui? E perché la sta abbracciando?

SebastianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora