Sebastian

In giro per Parigi

Erin aveva delle bellissime curve. Un fondoschiena da favola e intravedo un tatuaggio tra le maniglie dell'amore. Vorrei sapere cos'altro nasconde questa ragazza.

Il taxi suonava davanti l'hotel e come due topi scappammo dalla nostra reclusione.

- Ci porti alla torre per favore- mi resi conto dopo di averle preso la mano, ma lei invece l'aveva notato da subito perché aveva un colorito imbarazzato.

Eravamo sotto la torre illuminata e non potendoci salire, prendemmo posto lì vicino.

- È favolosa- strofina il piercing tra i denti e credo sia nervosa.

- Si, avevo notato la sua bellezza dal mio balcone-

- Sai... sei strano- la guardai con un sopracciglio all'insù.

- Mmm... perché?- la scrutai cercando di capirla mentre stringeva le gambe al petto e mi guardava con quegli occhi da gattina.

- Dalle mie parti lo chiamano bipolarismo-

- Non ti capisco- e cosa cazzo dice? Bipolare io?

- Si. Sei strano Sebby caro- muove il piercing ed ogni volta che lo fa mi eccito. Cazzo.

- Ok, se non vuoi che ti dica cose sconce o ti salti addosso, non muovere quel piercing per favore- la stavo supplicando con gli occhi pieni di desiderio e rabbia.

- Piantala dai- arrossisce ma non si incazza, forse perché dobbiamo tornare insieme all'hotel.

- Sai sei molto bella. Hai un fisico pazzesco e delle curve assurde- la guardo da cima a fondo mentre si contorce dalla vergogna.

- Dovremmo tornare- si alza guardandomi.

- No. Devi Vedere il muro-

- Ma l'abbiamo già visto oggi- dice seccata

- Non l'hai visto con me- sussurro per essere più sexy possibile.

Il taxi fece la nostra seconda tappa. Guardavo il muro con dispiacere perché la persona con cui volevo venirci non era Erin. Ma se c'è lei un motivo ci sarà no?

- È buffo- inizio a parlare - La gente dice ti amo tantissime volte senza capire cosa voglia dire realmente amare una persona-

Erin mi guarda cercando di studiarmi. - E tu lo sai invece?-

- Credo proprio di sì. Se non riesci a stare senza di lei, se ogni volta che la vedi ti vengono le palpitazioni, se la guardi con occhi diversi... per me è amore- guardo il muro con Ti amo in tutte le lingue del mondo e sento Erin fare un sospiro. La guardo ed ha gli occhi lucidi.

- Adesso dovremmo tornare Sebby- il taxi ci stava ancora aspettando e quando tornammo in hotel non sapevamo come finire la serata.

Anzi io lo sapevo eccome. Quando vidi Holly camminare verso il bar dell'hotel, mi avvicinai a Erin e prendendole il viso con le mani, la baciai sotto il suo sguardo incredulo. Dopo aver capito cosa stava realmente accadendo, ricambió il bacio aprendo le labbra e dandomi il permesso di perlustrare la sua bocca e quel piercing che vagava toccandomi la lingua e facendo giri strani. Era proprio così eccitante che mi dimenticai di Holly.

Dopo qualche minuto sento la sua voce aumentare di qualche tono. Dopo averla ignorata, mano nella mano con Erin le passammo accanto. L'ascensore portava una scritta " Terrazza".