L'informatore come sempre sapeva tutto. Mi aveva dato indicazioni sia del ristorante che del posto in cui sarebbero andati dopo. Aveva preso una stanza in un hotel, bastardo.
Questa era la sera giusta e dovevo fargli saltare il piano assolutamente.
Con il mio informatore chiamammo due delle ragazze che furono vittime di Dominic e le portammo in quella stanza prenotata a suo nome. Passarono due lunghe ore e quando il mio informatore mi disse che la macchina era arrivata, stavo iniziando a pensare se ne valesse davvero la pena.
Quando entrò rimase sorpreso e cercava di tirare Holly fuori da quella stanza.
- Tu, cosa cazzo ci fai qui?- si rivolse verso il ragazzo che mi accompagnava.
- Dominic è ora di piantarla con questo gioco-
- Bravo, bella mossa- lo guardava deluso. - Non devo smettere di fare proprio nulla. Lei è la mia ragazza-
- Si come loro?- indica le due ragazze che prendono la parola.
- Anche con noi eri fidanzato, giusto il tempo di raggiungere i tuoi scopi e trattarci come pezze vecchie-
- Solo per essere il primo-
Holly guardava tutti sbalordita indietreggiando di qualche passo.
- Uscite dalla mia camera e smettetela di inventarvi storie- prese Holly per mano tirandola dentro.
- Dominic cosa stanno dicendo?- stava per scoppiare a piangere.
- Niente amore, si sono inventati tutto per non farci stare insieme. Lo sai quanto sia geloso Sebastian- e stava parlando come se io non ci fossi. Le stava facendo il lavaggio del cervello a pochi centimetri dal suo viso.
- Piantala idiota. Sebastian è sempre stato un amico per lei e scoperto il tuo gioco non potevo fare altro- mi avvicino ad Holly allungando una mano. - Vieni Holly, andiamo via-
Anche Dominic porse la sua mano ed Holly sembrava confusa. Non scelse nessuno, girò le spalle e scappó via.
- Sei contento stronzo? E tu, facciamo i conti a casa- a casa?!
Dominic e le ragazze andarono via e il ragazzo mi guardava come per dirmi che non aveva avuto scelta.
- Sei suo fratello?!-
- Fratellastro veramente. Comunque non ho avuto scelta,ha portato a letto la ragazza che mi piaceva portandogli via qualcosa che non si meritava-
- Amico mi dispiace- dopo averlo confortato con una pacca sulla spalla, mi consiglió di seguire Holly.
Avevo raggiunto il mio scopo ferendo lei. Era sola e stava tornando a casa sicuramente a piedi. Guardai in lungo e in largo trovandola in preda ai singhiozzi sul ciglio della strada.
Accostai la macchina e mi abbassai leggermente per arrivare alla stessa altezza.
- Holly-
- Cosa vuoi ancora? Vuoi dirmi il classico "te l'avevo detto'' risparmiatelo-
- Veramente volevo abbracciarti. Capisco che la ferita è ancora aperta ma parliamoci chiaro... è un coglione-
Non confermó la mia teoria ma il suo silenzio diceva tutto.
- Vieni, ti porto in un posto- aiutai la mia migliore amica ad alzarsi e asciugarsi le lacrime con un fazzoletto.
- Eccoci arrivati- indico una gelateria con il gelato più buono al mondo. - Un gelato è quello che serve-
Un cono per me ed una coppetta per lei e vedevo già cambiare espressione sul suo volto.
- Senti Holly io... sono un idiota lo so ma devi capire che sei tu l'unica salvezza... la mia unica salvezza-
- Sebastian se vuoi che torniamo amici lo siamo sempre stati. È una vita che condividiamo tutto-
- Non mi basta più... voglio più di una semplice amicizia Holly- i nostri sguardi si incrociarono e il corpo fremeva. Stavo per avere un infarto anche se al di fuori potevo sembrare un duro senza sentimenti.
- E cosa di preciso?- Ed ecco le mille paranoie di Holly, sapere con certezza ciò che chiedo.
Con una mano le giro il viso ed osservo quelle labbra morbide solo da baciare. Ecco il momento giusto. Le farfalle nello stomaco fanno festa e l'adrenalina prende parte al 100% del mio corpo.
Mi avvicino per baciarla lentamente e quando cerco di fare di quel bacio qualcosa di più lei non si rifiutò, anzi.
Alla fine ci guardammo con occhi lucidi e labbra arrossate. Il bacio più bello del secolo.
- Questo Holly. Dimmi di sì- passarono secondi o forse ore e sentivo scricchiolare il terreno sotto i miei piedi, pronto ad inghiottirmi.
- Scusami- iniziò a correre e scappare da me. Cosa ho fatto questa volta?
Cerco di raggiungerla ma quando arriviamo davanti casa sua, mi fermo guardandola entrare. Deve rimare sola, forse è l'unica cosa di cui ha bisogno adesso. Vado via da quella casa per raggiungere la mia.
- Seb finalmente. Ha chiamato zia, dice che Holly è tornata piangendo e chiede se puoi andare a consolarla- poverine, non sanno che la causa di quel pianto sono io.
- Non posso -
- Ma è l'occasione giusta. Sono certa che quel cretino l'ha mollata- si guarda intorno come se mi stesse rivelando un mistero.
- Sono io la causa del pianto. Ho chiesto di essere qualcosa di più e ci siamo baciati-
- Cosa? Mio Dio. Ma allora perché piange?-
- Non lo so, sarà confusa o boh- inizio a salire le scale con mia madre alle calcagna.
- Allora deve realizzare cosa è successo questa sera. Domani verrà lei a cercarti, ne sono sicurissima- sicura? Non ne sarei molto con Holly, quella ragazza è imprevedibile.
Le ore passarono lentamente, anche troppo. Guardavo l'orario, il telefono e la porta in attesa di un segno, qualsiasi cosa che mi dicesse, lei condivide i tuoi sentimenti.
Erano le 5:00 del mattino e di segni neanche l'ombra, in cambio ho un aspetto orribile e gli occhi che lentamente iniziano a chiudersi.
- Sebastian svegliati... dai figliolo è tardi e dobbiamo pranzare dagli zii-
Cazzo. Mi ero dimenticato di questo particolare. L'avrei affrontata di nuovo.
Sono pronto? Decisamente no.
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Sebastian
RomanceDue genitori innamorati che lottarono per il loro amore non servì a Sebastian a rispettare le donne o a trovare una ragazza che sarebbe stata con lui per il resto della sua vita. Una vita pericolosa lo attende e il suo carattere non lo aiuta di cert...