La decisione più facile

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-Ehi, stai più attento!- una ragazza del gruppo scolastico mi guarda massaggiandosi la spalla.

-Scusa- 

Si, è proprio questa la causa di quei messaggi, sono distratto e mi scontro con la gente invece di godermi la vacanza. Purtroppo non riesco a non pensare a quello che potrebbe dirmi. Molte cose non quadrano. Non quadra la loro vicinanza, non quadra il sorrisino dell'idiota, non quadra nulla. 

Li guardo tutto il tempo e roteo gli occhi ad ogni smanceria in luogo pubblico. Maledetto il giorno del suo trasferimento. Maledetta la mia fissa morbosa per Holly.

-Ci sei? sto parlando con te- una mano mi si presenta davanti al viso che a mio malincuore sta guardando ancora loro. 

La ragazza dello scontro mi ha chiesto qualcosa che non ho sentito.

-Cosa? ero distratto- la guardo e noto qualcosa luccicargli in bocca. 

-Sarà mica un piercing quello?- indico la sua bocca con un dito.

-Si...ti piace?- esce la lingua e devo dire che sarebbe proprio invitante provare a baciare una ragazza con il piercing. 

-Non saprei. Dovrei prima provarlo- la ragazza arrossisce rientrando la lingua.Sento un leggero tintinnio del piercing e devo dire che sarebbe proprio figo. 

Dopo aver chiacchierato con la ragazza senza chiederle il nome, mi ritornarono in mente le parole di Holly, dobbiamo parlare. 

Sto aspettando il messaggio per poter andare nella sua stanza. Il nervosismo mi sta mangiando il cervello. Giro e rigiro per la stanza ed apro la porta che scricchiola come se fossimo in un film horror. Esco appoggiandomi alla ringhiera e guardo la Torre Eiffel. La sera è ancora più bella, vorrei visitarla scappando da questa reclusione in camera. Avendo la compagnia giusta potrei raggiungerla in taxi, sarebbe a dir poco romantico. Farei sicuramente un salto anche al muro dei Ti amo. Prima che finisca il viaggio devo risolvere con Holly e magari fare entrambe le cose. Sarebbe un buon inizio per la nostra storia.

Ma quando il telefono inizia a tremare capisco che sono solo supposizioni inutili perché non so di cosa mi voglia parlare. Sbuffo e leggo il messaggio.

Puoi venire, le mie compagne di stanza sono uscite.

Ok, respira e aspettati il peggio pensai tra me e me. 

Sorpassai una coppia di vecchietti che si guardava come se fosse la prima volta. Forse lo era davvero o si erano incontrati dopo tanti anni, o chissà cosa la vita aveva riservato per loro. 

Ma adesso devo pensare alla mia di vita. Ogni passo che facevo mi sembrava di stare andando al patibolo.

Busso alla porta e sento qualcuno venirmi ad aprire. 

-Ciao, entra- chiude la porta dietro di me e vedo lui, Dominic.

-Ciao Sebastian-

Ok, ora mi incazzo di brutto.

-Non avevi detto che dovevamo parlare?- guardo Holly incazzato nero.

-Certo, infatti dobbiamo parlare- si siede sul letto e mi indica di prendere posto. 

-E lui? Cosa mi rappresenta la sua presenza?- lo guardo e noto quel sorrisino da ''spaccami la faccia'' e mi trattengo dal vendicarmi dei lividi presi qualche sera prima.

-Amico perché quello che ti deve dire non ti piacerà affatto- sghignazza e sto per saltargli al collo, lo giuro. 

-Dominc smettila e vatti a fare un giro. Me la cavo da sola- lui la guarda facendo sparire il sorriso. -Ho detto di andare. Fidati-

SebastianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora