«Ancora non ho deciso bene le sorti della Romanelli, beh, sappiamo sicuramente ciò che deve vendere ma ancora non ho organizzato nulla» il vino mi va di traverso facendomi tossire, mio fratello ride sotto i baffi facendomi incazzare maggiormente «Chi è questa Romanelli?» domanda mia madre incuriosita mentre continua a mangiare la sua bistecca «Il mio nuovo acquisto, Lucia, che altro potrebbe essere?!?» domanda mio padre irritato, vorrei strozzarlo, la tratta sempre di merda e lei non replica, reduce da anni di violenza e soprusi.
La odio, non si è mai sbilanciata nè per lei stessa nè per noi, lasciava mio padre libero di fare ciò che voleva senza mia obbiettare.
Dio solo sa quante volte ho desiderato che qualcuno un giorno ci comunicasse che fosse morto.
Sposto il mio sguardo da mia madre a mio padre con aria truce «Potremmo usarla come cameriera, è troppo inesperta per fare altro» propongo guardando mio padre dritto negli occhi sperando accetti perché anche se quella ragazzina mi sta macinando il cervello ed è una completa estranea per me, non ho il coraggio di vedere il suo corpo nudo e violato in qualche bordello o peggio, senza vita.
Non so nemmeno perchè mi sto preoccupando così tanto, non riesco a capire perchè non riesco a fregarmene, perchè continua a tornarmi sempre in testa.
«Dimmi la verità, ragazzo, te la sei scopata, non è così?» i suoi occhi in fiamme mi fanno comprendere che se qualcuno dovesse comprometterla perderebbe un sacco di soldi e ciò vuol dire che ha già dei possibili clienti e nessuno della lunga lista ha mai avuto a cuore le sorti di una ragazzina
Cazzo.
«Cos'hai in mente?» mi sorride sorseggiando il whisky, stringo i pugni per non commettere qualche passo falso, devo mantenermi calmo.
Sto dando troppa importanza a questa faccenda e lui lo sa bene.
«Salvo, Salvo non cambierai mai, certe volte penso che tu non sia mio figlio» lancia una lunga occhiata a mia madre la quale rimane di sasso nel sentire quelle parole, un altro duro colpo da assorbire.
«Padre...forse per il momento sarebbe meglio seguire la proposta di mio fratello» interviene Luca, il pupillo della famiglia Capponi, cercando di non sembrare troppo interessato alla questione anche se nei suoi occhi scorgo una scintilla che non riesco ad interpretare.
<Ancora non avevo le idee chiare ma vedendo che tutti e due vi siete fatti pensieri sbagliati su quella troietta non mi resta che una sola soluzione, domani chiamerò Sterri e la farò portare nel primo nightclub che possiede!» sbatto i pugni sul tavolo facendo sussultare tutti e tre, questo non lo doveva dire.
Mi alzo dal mio posto «Rimettiti seduto!» tuona mio padre diventando rosso in volto «Non sono un cane, ma tuo figlio, tanto per rinfrescarti la memoria...» esco dalla stanza come una furia lasciando perplessi i presenti, non mi ero mai accanito così tanto per una donna, che diamine sto combinando?
Prendo le chiavi della mia macchina e vado nel garage, ho bisogno di bere.
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E' passata un'intera settimana in cui non ho avuto notizie da nessuno, i giorni si sono susseguiti soltanto con qualche cameriere che mi portava da mangiare e degli indumenti puliti.
Giro in tondo non sapendo che cosa fare, non ho nulla con me e ogni tentativo di fuga è stato completamente vano, hanno blindato anche le due finestre che ho in stanza.
Se non mi fanno uscire da qui dentro so che impazzirò molto facilmente, se prima passavo il tempo ispezionando ogni angolo di quella stanza, ora non ho veramente più nulla da fare.
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Irrimediabilmente Tua
General FictionAmalia Romanelli è una ragazza proveniente da una famiglia povera della Calabria. Salvatore Capponi è il figlio di un capo mafioso siciliano. Dal libro: «Bellezza, dove scappi?» mi agguanta con forza dal braccio e mi stringe a sé palpandomi il seder...