Qualcuno mi prende a schiaffetti leggeri, apro lentamente gli occhi cominciando a mettere a fuoco il luogo in cui mi trovo, cinque teste mi si parano davanti con espressioni preoccupate «Cos'è successo?» domando cercando di ricordare «Sei svenuta» risponde Luca allontanandosi, Salvatore mi porge la mano che afferro riuscendo a rimettermi in piedi «Stai bene?» gli sorrido annuendo, avvicina le sue labbra alle mie ma un tossire ci fa staccare subito «Non vorrei disturbarvi ma abbiamo un corpo di cui dobbiamo sbarazzarci!» ci informa Massimiliano cominciando a stendere un telo nero vicino al corpo senza vita di suo padre, distolgo lo sguardo incapace di guardare oltre.
«Dobbiamo bruciarlo» interviene Lucia con voce atona, tutti i presenti si girano verso la sua figura seduta su di una sedia «Diremo a tutti che il Capo è partito per un viaggio molto importante a Milano, che doveva sbrigare degli affari di massima importanza e segretezza...Lasciamo passare un po' di tempo dopo il quale faremo pervenire una lettera anonima in cui ci sarà scritto che vostro padre è stato ucciso ed il corpo disperso...Organizzeremo un funerale in suo ricordo e dopo continueremo a vivere la nostra vita come se nulla fosse successo prima di questa notte...» la fisso basita mentre finisce di esporci il suo piano, non la credevo capace di tutto ciò!
Pensavo avrebbe pianto ed incolpato tutti loro del misfatto, ma a quanto pare anche lei era d'accordo.
Il suo sguardo non traspira un minimo di tristezza, è duro e cupo.
«Faremo come dice mamma, Marianna chiamo Aldo ed informalo della riuscita del piano, Massimiliano manda tutti a casa facendo rimanere soltanto i nostri due uomini di fiducia, Caterina cacciati quel grembiule ed accompagna la mamma nella sua stanza, Luca finisci quello che ha cominciato Massimiliano e poi col suo aiuto buttatelo dalla finestra, io ed Amalia andremo in garage e prepareremo il necessario per appiccare il fuoco...» il mio cuore comincia a battere più forte di quanto già non faceva senza riuscire a calmarsi, perché devo partecipare anche io a questo omicidio?
Ho già visto abbastanza!
Tutti si mettono al lavoro mentre la mano di Salvatore stringe il mio polso e mi fa uscire dalla stanza alla velocità della luce.
Camminiamo per il lungo corridoio nel più muto dei silenzi, poi mentre gira l'angolo si ferma e sbattendomi contro il muro si impossessa delle mie labbra e nonostante la mia coscienza vorrebbe allontanarlo il mio cuore non me lo permette.
«Amalia, non ti farò mai del male» mi sussurra all'orecchio abbracciandomi «Sei importante per me, troppo importante» ci guardiamo negli occhi per alcuni istanti dopodiché mi riprende il polso e ricominciamo a camminare verso il garage.È tutto pronto, il corpo è dentro il furgone, Salvatore è seduto al posto del conducente, mentre Luca, Massimiliano ed io sui sedili accanto.
«Andremo fuori Gioia Tauro, verso i campi, lì c'è una piccola casa disabitata...Lo bruceremo là e poi occulteremo le tracce» nessuno risponde perché non c'è niente da ribattere.
Dopo quella che mi sembra un'eternità finalmente arriviamo al luogo descritto da Salvatore, scendiamo silenziosamente chiudendo gli sportelli «Sbrighiamoci» ordina il maggiore dei fratelli aprendo quelli posteriori «Massimiliano prendi la benzina e i fiammiferi e porta con te anche Amalia che ti farà luce con la torcia elettrica, noi portiamo il corpo» prendo in mano la torcia e la accendo seguendo Massimiliano dentro la casa «Non essere tanto sconvolta, è una normale cremazione...» se pensa di tranquillizzarmi non ci sta riuscendo molto bene «Certo, una cremazione» butta della benzina per terra nello stesso momento in cui Salvatore e Luca portano, con un po' di fatica, il corpo del padre all'interno della piccola casa, lo buttano sul terreno cosparso di benzina dopodiché Massimiliano continua a spargerne dell'altra sul cadavere «A chi l'onore?» domanda Luca prendendo i fiammiferi «Fallo e basta» sputa acido Salvatore mettendo una mano sul mio fianco destro «D'accordo» accende il fiammifero e lo getta sul telo che all'istante prende fuoco, la stanza si illumina e allo stesso tempo si riempie di fumo.
Uno ad uno usciamo all'esterno lasciando che il fuoco compia il suo dovere.
«Chi vuole una sigaretta?» domanda sempre Luca portandosi una alla bocca, nessuno risponde facendo ricadere di nuovo il silenzio.
Quando lentamente il fuoco comincia a spegnersi tutti e tre rientrano e raccolgono la cenere in un contenitore di plastica.
Risaliamo sul furgone e come se non fosse mai accaduto nulla facciamo ritorno a Gioia Tauro con la radio come unica dissipattrice dell'aria pesante che circola nel veicolo.
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Irrimediabilmente Tua
General FictionAmalia Romanelli è una ragazza proveniente da una famiglia povera della Calabria. Salvatore Capponi è il figlio di un capo mafioso siciliano. Dal libro: «Bellezza, dove scappi?» mi agguanta con forza dal braccio e mi stringe a sé palpandomi il seder...