2.Punto di non ritorno.

169 15 0
                                    

Passati due anni come fossero niente e arrivati in terza media ero sovraeccitato per il mio primo viaggio d'istruzione. Tre giorni con gli amici, con la mia seconda famiglia, tre giorni in un universo parallelo in cui tutto sarebbe stato diverso, e così fu.
Canzoni cantate a squarciagola e storpiate come non mai, ma colme di gioia, quella gioia figlia di una spenzieratezza caratteristica degli anni migliori della nostra vita. E proprio in quei giorni vissi alcuni dei momenti che forse non dimenticherò mai ed uno fra tutti l'ho sempre ricordato con nostalgia.
Sia io che Andrea ascoltavamo musica dal mio mp3, sembra strano ma sì, erano abbastanza popolari qualche anno fa; comunque direte "nulla di speciale no?". Esatto nulla di speciale, ma nel momento in cui il suo sguardo era assorto nel paesaggio al di fuori del pullman, il mio era riverso sul suo volto ricco di imperfezioni, ma quel che guardavo di certo non erano le sue forme, scrutavo il suo animo e nel momento in cui si voltò le nostre orbite  entrarono in rotta di collisione. La dolcezza di quel color nocciola rifletteva la mia agitazione, mille emozioni esplosero nel mio petto, e se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima beh... i miei in quegli istanti avrebbero brillato di altrettante tinte.

Ero completamente in balia dei miei sentimenti, e quanto fu bello lasciarsi andare all'amore...ma noi tutti conosciamo i suoi possibili effetti collaterali, difatti proprio come un potente medicinale può portare grandi benefici, può provocare grossi danni, ma andava bene così, pensavo ne valesse la pena, ed ero felice così.
Tra l'agonia della mancanza e l'estati di quei momenti.

Coperti Da Un Velo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora