V.

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Sono passati quasi tre giorni da quando ho confessato il mio piccolo, insignificante problema ai ragazzi. Stranamente da allora non ho più visto Rebecca. Vorrei poter dire che ora sono una persona molto più rilassata che sa godersi la vita, ma no: me ne vado in giro guardandomi anche cinque volte alle spalle incontrando solo alcuni sguardi straniti dei passanti.

Posso dire di aver chiuso con questa storia? No. Lei ricomparirà, non ha il viso di una che lascia perdere qualsiasi cosa gli passi per la testa di voler fare, anzi.

Niall stamattina mentre ero in università ci ha scritto che dovevamo raggiungerlo al suo appartamento perché era ESTRAMAMENTE URGENTE.

Non sono per nulla tranquillo. Deve aver scoperto qualcosa di grave se ha usato solo caratteri maiuscoli per scrivere il messaggio.

Le mie ipotesi su chi veramente sia questa Rebecca che dal nulla compare e inizia una delle più accurate ed efficaci opere di stalking ai danni della mente del sottoscritto, mi hanno trattenuto dal prendere tutta la mia roba e andarmene ad insegnare inglese ai messicani che vogliono entrare clandestinamente negli Stati Uniti.

Una psicopatica fuggita da un manicomio? Una drogata? Un'omicida?

Rebecca non mi è sembrata così squilibrata, però non escludo nulla, eppure sono sicuro che qualunque cosa sia manderà me al manicomio.

Quando arrivo nella zona vicino all'università che altri non è che una foresta di palazzi, divisi in piccoli appartamenti per studenti altrimenti fuori sede, trovo Zayn che scende dalla sua auto e mi saluta alzando la mano ma senza proferire parola.

Senza ulteriori convenevoli- il pianto disperato sulla spalla di qualcuno me lo tengo per dopo – saliamo le scale e bussiamo alla porta sulla destra del primo pianerottolo.

È Louis che ci apre e ci fa cenno di entrare ed accomodarci. Quando faccio il mio ingresso nel soggiorno Liam, è appoggiato al tavolo che tamburella nervosamente con le dita, la scura superficie di legno. Vorrei fargli notare che non è lui a vedere Rebecca ma io, nonostante ciò sto zitto e apprezzo in silenzio la sua apprensione per la mia faccenda.

<<Ok, inizia pure.>> Pronuncia Zayn rivolgendo il suo sguardo a Niall, che stringe tra le sue mani una busta marrone.

Lo sguardo del biondo incontra per qualche secondo il mio, prima che inizi a svelare ciò che ha scoperto. Sembra quasi voglia immortalare un'ultima istantanea dell'Harry Sano.

<<Molto bene. Ho cercato per quasi due giorni una qualsiasi Rebecca viva a Londra e periferia che abbia tra i dodici e i trent'anni, escludendo quelle che non avevano i tratti descritti da Harry.>> Introduce, dicendo quello che dopotutto mi aspettavo, ci aspettavamo avrebbe fatto.

<<Ma non ho trovato nessuno.>> Aggiunge poi lasciandoci tutti sorpresi.

Se non ha trovato nessuno, perché cazzo siamo qui?

<<E allora perché ci hai fatto venire?>> Mi anticipa Liam.

<<Perché l'ho trovata.>> Risponde il biondo, confondendoci ancora di più o perlomeno io lo sono.

<<Hai detto che non hai trovato nessuno.>> Gli fa presente Louis.

<<Non ho trovato nessuno che nell'anagrafe dei cittadini di Londra odierni.>> Specifica il biondo.

<<Gentilmente, io sto per avere un crollo mentale, gioca a carte scoperte amico.>> Ordino gentilmente, stanco di tutti questi inutili giri di parole.

Niall sospira e poi estrae dalla busta, finora rimasta chiusa, alcuni documenti.

<<Rebecca Hunt, nata il ventuno dicembre del millenovecento novantatré a Londra.>> Esordisce Niall, fermandosi poi per alzare lo sguardo e scrutare le nostre espressioni in attesa di altre informazioni.

Almost Damned || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora