XIX.

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Mentre raggiungiamo il mio appartamento lancio delle occhiate di sfuggita a Rebecca, è pallida in viso, suda e continua a tenersi il petto con le mani.

<<Tutto apposto?>> Chiedo preoccupato.

Pensavo che dopo l'episodio nel vicolo si fosse ripresa ma ora sembra stare di nuovo male.

Come risposta ricevo un flebile "si". Tiene il capo sempre chino e aumenta il passo quando riconosce la porta del mio condominio.

Nel gelido silenzio della tromba delle scale sento il suo respiro sempre più affannoso e veloce ma la ragazza davanti a me continua a salirle imperterrita.

Quando arriviamo sul pianerottolo dove si trova casa mia si fa da parte per permettermi di aprire la porta e in quel momento incrocio il suo sguardo spento. Come la prima volta che la vidi nel bagno del pub.

Un brutto presentimento mi mozza il respiro mentre cerco la chiave giusta nel mazzo mentre le mie mani sudano ogni secondo di più.

Penso a Rebecca seduta sul lavello. Penso a Rebecca allo stadio quando sta per uccidermi. La rivedo in quel vicolo a terra esanime. L'immagine di lei che si guarda intorno al parco mentre addenta il panino che avevo preparato quasi mi sfiora ma la vera Rebecca mi spintona di lato per farmi spostare.

Corre in casa e io senza pensarci la seguo, fino a raggiungerla in bagno dove si inginocchia di fonte al water per vomitare.

Subito penso al panino che le ho fatto mangiare. Forse il burro d'arachidi era scaduto?

Ma l'unica cosa che vedo uscire dalla sua bocca è sangue. Il forte odore mi colpisce subito.

Ora avrei veramente preferito che fosse solo un avvelenamento da cibo scaduto anziché sangue a fiumi.

Mi inginocchio accanto a lei, che ora sembra essersi calmata e la osservo.

<<Che succede?>> Domando cercando di trasmetterle tutta la mia preoccupazione in modo che non mi menta.

<<Non lo so ...>> comincia incerta, rivolgendo lo sguardo alle piastrelle del bagno dove ci sono alcune macchioline di sangue <<...mi fa malissimo il petto.>>

Con questa ultima frase riprendere a sputare sangue e per quanto siano abbastanza scarse le mie nozioni di anatomia, sono quasi convinto che, se va avanti di questo passo ne rimarrà poco di sangue in corpo.

Restiamo seduti sul pavimento del mio bagno, ancora un po', poi la incoraggio ad alzarsi in modo che possa farla sdraiare nel mio letto.

Non si lamenta, non sbuffa come è suo solito fare nemmeno quando le offro dell'acqua, e sistemo un secchio accanto al letto in caso le venga un altro attacco.

Mi siedo alla scrivania che si trova nella mia stanza e l'occhio mi cade su tutti i miei libri e quaderni dell'università.

È da una vita che non li prendo più in mano, che non vado più ai corsi e non vedo i miei compagni. Ma in realtà questa storia di Rebecca va avanti da forse un mese, non molto quindi.

Mentre sfoglio il quaderno dove ci sono gli appunti, mi accorgo che Rebecca sembra essersi addormentata così provo a studiare qualcosina.

Non ho idea di quanto tempo sia passato quando la stanza immersa nel silenzio sembra riprendere vita. O per lo meno si ricorda che cosa sia un rumore.

Rebecca si alza a sedere e subito cerca il secchio che le avevo lasciato lì vicino per sputarci dentro altro sangue. Ancora con il mio quaderno degli appunti in mano. Mentre l'attacco sembra essere passato appoggio il mio quaderno sul comodino e corro a prendere dell'acqua.

Quasi inciampo nel tappetto del soggiorno, rischiando di far cadere il bicchiere.

Afferro la bottiglia d'acqua e corro subito in camera dove Rebecca si sta ristendendo. Nel suo sguardo non c'è più nessun segno di vita, le sue mani sono freddissime e la pelle ingrigita. Ho paura di quello che so sta per accadere.

Ciao a tutte!

Eccomi con il penultimo capitolo. Ammetto che più si va avanti nella storia più i capitoli si sono accorciati ma gli ultimi due saranno molto più corposi quindi ci vado leggera ora.

Spero comunque che questo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate!

E adesso correte ad ascoltare la nuova canzone di Taylor (Io la adoro) voi cosa ne pensate?

Alla settimana prossima con il capitolo finale!

Norah.xx

Almost Damned || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora