Dietro suggerimento di Zayn decido di prendere il minimo indispensabile che non è mai minimo e non è mai indispensabile e trasferirmi a casa di Liam che è la più vicina all'università.
In realtà ci trasferiamo tutti da Liam, il che rende il nostro piano per la mia salvaguardia personale, l'occasione concreta di comportarci come dei ragazzini di tredici anni che passano tutto il giorno a giocare ai videogiochi e a guardare film, ignorando qualsiasi altra cosa da fare.
Fortunatamente la casa è molto grande e ci stiamo tutti e cinque senza pestarci i piedi insieme a tutte le nostre cose che alla fine di questa convivenza saranno oggetto di contese. Perché? Perché siamo cinque ragazzi più o meno ordinati con tanti vestiti simili e taglie uguali.
L'idea di mettermi a cucire HS su ogni capo che possiedo mi è passata per la mente ma poi ho realizzato di non saper cucire.
Ora stiamo mangiando la pizza mentre spettegoliamo come delle dodicenni ad un pigiama party che tra qualche ora chiameranno con lo sconosciuto il ragazzo che gli piace.
<<Questa storia è impossibile!>> Esclama Niall una volta che Liam termina il resoconto di una voce di spogliatoio.
<<E perché?>> Domanda Zayn con metà spicchio di pizza in bocca.
<<Perché la squadra di pallavolo del campus era in trasferta questo weekend quindi è impossibile che quelli del basket abbiano spiato dalla finestra il bagno dove si lavano.>> Argomenta Louis ricevendo un cenno di accordo dal biondo.
<<Allora non era la squadra di pallavolo ma le cheerleader!>> Ribatte Liam che vuole avere ragione a tutti i costi.
<<Impossibile, dopo che la squadra il calcio è stata beccata a spiarle due anni fa, tengono sempre chiuse le finestre e i vetri oscurati con dei teli.>> Rispondo sicuro, versandomi ancora un po' di birra.
<<E tu come fai a saperlo?>> Domanda Zayn, senza nessun tono particolare, solo per provare se la storia è vera o no.
<<Perché io c'ero.>> Dico beccandomi quattro sguardi di meraviglia e adorazione.
<<Quando sarebbe successo?>> Chiede stupito Louis.
<<All'inizio del primo anno, prima di conoscervi.>> Li informo. Io e i ragazzi ci siamo conosciuti al bar e ad alcuni corsi che avevamo in comune.
Io avevo un corso in comune con Louis, mentre Niall lo incontravo spesso al pub vicino a casa mia. Zayn me lo ha presentato Niall una sera quando siamo andati a vedere un film della Marvel mentre Liam me lo ha presentato Louis in palestra, quando ancora mi allenavo in quella dell'università. Io ho presentato Niall e Zayn a Louis e Liam.
Non sappiamo bene quando la nostra compagnia è diventata tale ma da allora siamo sempre stati noi cinque, anche se ovviamente conosciamo e frequentiamo altre persone, ma il sentimento che ci lega è più forte tra di noi che con altri.
<<Aspetta tu giocavi a calcio?>> Non ho idea del perché questa rivelazione meravigli così tanto Zayn ma il primo anno ero il centrocampista della squadra dell'università. Ho mollato il secondo anno quando la mole di studio si era praticamente raddoppiata.
<<Si, solo un anno, ma considerando che abbiamo spiato le ragazze pon-pon per tre mesi ne è valsa la pena farsi certi allenamenti sotto la pioggia.>> Spiego, avendo l'attenzione di tutti e quattro i miei amici.
<<Aspetta allora è vera la voce che una volta un giocatore è entrato nello spogliatoio e ci è rimasto per venti minuti?>> Domanda Louis che ora si è allungato per sentire meglio la risposta che darò.
<<Vero, ma era un giocatore di football di un college americano in scambio ed è stato scoperto e cacciato.>> Confermo, ricordando la scena che osservai dall'altra parte del corridoio.
Potrei anche sapere chi aveva dato la notizia al rettore, ma ehi il ragazzo aveva detto che il calcio faceva schifo. Solito americano montato.
I ragazzi continuano a discutere di cosa possa essere successo in quei venti minuti e se le cheerleader sarebbero disposte ad un bis ma sento il telefono vibrare nella tasca dei jeans così mi alzo e mi allontano per rispondere.
<<Harry caro, anche se ti incolli i tuoi amici ai vestiti sappi che prima o poi rimarrai solo e allora sarai mio.>> La voce è unica e non ammette di essere confusa con altre.
Appena Rebecca nomina i miei amici mi volto verso di loro che mi osservano preoccupati.
<<Da dove stai chiamando?>> Le domando nonostante potrei chiedergli altre mille cose più importanti, io le chiedo in pratica se ha un telefono.
<<Londra è piena di così deliziose cabine telefoniche ...>> dice per poi lasciare in sospeso la frase.
Subito mi ricordo che davanti a casa di Liam ce n'è una e corro alla finestra che dà sulla strada per scorgere la figura di Rebecca attaccata alla cornetta. La vedo e mi giro verso i miei amici che invece hanno lo sguardo che vaga cercando di capire cosa sto guardando.
Non la vedono ma sicuramente sentiranno la sua voce così do le spalle alla finestra e metto il cellulare in vivavoce.
<<Cosa vuoi?>> La interpello nel tentativo di farla parlare.
<<Lo sai cosa voglio, e me lo prenderò.>> Mi risponde facendo cadere poi la linea.
<<Perché il tuo telefono fischia?>> Domanda Niall osservando lo schermo ormai spento.
<<Fischia? Non avete sentito la voce di Rebecca?>> Ribatto io che di fischio non ne ho sentito nessuno.
<<No solo un fischio continuo.>> Aggiunge Liam, con espressione preoccupata.
Zayn invece sta usando il suo telefono senza prestarci apparentemente attenzione.
<<Che cosa combini?>> Domanda Louis, in attesa di una spiegazione.
<<Ho registrato la tua chiamata dal momento in cui hai messo in vivavoce e ora sto modificando le varie onde sonore per cercare di togliere il fischio.>> Spiega il moro ricevendo come risposta solo quattro visi interessati a ciò che sta facendo.
Metà dello schermo mostra una linea che si muove in un rettangolo che altro non è che la registrazione e poi delle manopole che Zayn alza e abbassa finché non ottiene il risultato voluto.
Ci impiega qualche minuto ma alla fine ci fa ascoltare il risultato del suo lavoro.
<<Cosa vuoi?>> Chiede la mia voce.
<<Lo sai cosa voglio, e me lo prenderò.>>
La voce della mia amica è un po' diversa dall'originale ma probabilmente era impossibile modificala più di così.
<<Non era alla cabina, era nelle linee telefoniche e le disturbava!>> Intuisce Zayn, bloccando la registrazione.
<<E adesso che si fa?>> Domanda Niall.
<<Non lo so, ma quello che abbiamo capito è che Harry non è al sicuro da nessuna parte.>> Afferma Louis con espressione grave.
Ciao a tutti!
Vi lascio il dodicesimo capitolo della storia, fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Vi auguro un felice fine settimana ♥
Al prossimo venerdì,
Norah. xx
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Almost Damned || H.S.
FanfictionIl bianco diventa nero Il bene diventa male Un demone nasce Un'anima cade Si può salvare un'anima che, spaventata dalla morte ha scelto la dannazione? Nelle tenebre c'è sempre uno spiraglio di luce? Perché la gente combatte battaglie perse in parten...