-Capitolo 1-

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              *Mario*
22 Giugno 2017
È un Lunedì mattina qualunque, sono appena arrivato sul posto di lavoro  dietro al mio bancone, e dire che sono stanco è dire poco. La sera prima c'è stato un falò sulla spiaggia e sono stato costretto a lavorare fino a tarda notte. Non ho voglia di fare nulla a lavoro, ma per evitare di far arrabbiare il mio capo cerco di trovare tutta la volontà possibile che si possa trovare di lunedì mattina e inizio a preparare dei caffè e servire dei cornetti.
Lavoro al chiosco da anni ormai per dare una mano ad Alessandro, mio migliore amico e proprietario di questo piccolo angolo di paradiso, per cui sono abituato alla folla, ai ragazzi ubriachi e al casino che mi lasciano puntualmente ogni sera da ripulire, ma stamattina,non so perché, ho solo voglia di tornarmene a casa e buttarmi sul letto. Sono l'unico barista del chiosco, Ale si assenta molto spesso per gli impegni che a un capo tocca svolgere e quindi la maggior parte delle volte mi ritrovo da solo a gestire tutto. Fortunatamente ogni anno c'è Francesco a farmi compagnia e anche se lui è il bagnino e passa la maggior parte del suo tempo in spiaggia, la sua presenza mi aiuta a passare le giornate più velocemente. È simpatico Francesco, molto spesso ci ritroviamo a parlare del più e del meno, lui mi racconta le sue giornate e io le mie, anche se in fondo non ho mai nulla di interessante da raccontare. Non sono mai stato un ragazzo molto vivace, anzi a dire il vero a volte sono di una pesantezza assurda ed è difficile sopportarmi, ma lui riesce a farlo senza scappare. Alzo lo sguardo per cercarlo tra la gente ma non lo vedo,probabilmente non è ancora arrivato.
Ad un tratto inizio a sentire delle urla dalle onde e noto che la gente si accalca preoccupata in un unica direzione e fu così che lo vedo lì: alto, bello, capelli castani, due occhi così verdi da risplendere nonostante il ciuffo bagnato che, cadendo sulla fronte, li copre,un fisico che sembra quasi disegnato talmente è perfetto. Non l'ho mai visto prima d'ora, non so chi sia eppure ho una strana sensazione allo stomaco, ma cerco di ignorarla. Capisco che si tratta di un nuovo bagnino e in quattro e quattr'otto lo vedo buttarsi in mare per salvare una bimba che sta annegando.
               *Claudio*
Ho sempre amato rendermi utile, non c'è una vera e propria ragione, ma mi fa stare bene,per cui quando mi offrirono questo lavoro qui, a Roma, non seppi dire di no. Ogni estate lascio la mia amata Verona e insieme ai miei migliori amici mi trasferisco a Roma per staccare un pò la spina dalla solita routine e dedicarmi un pò di più a me stesso. Ero arrivato da qualche giorno e una mattina mentre facevo la mia solita corsetta per tenermi in allenamento mi ritrovai davanti ad un chioschetto molto carino, vicino alla spiaggia. Mi fermai per bere qualcosa e riposarmi un pò, mi misi a contemplare la bellezza del mare quando ad un certo punto un uomo si avvicinò a me chiedendomi se fossi lì per il posto da bagnino. Io risposi subito di no ma poi incuriosito chiesi informazioni e dopo una lunga ma piacevole chiacchierata accettai la sua proposta di lavorare lì durante la stagione estiva. E così giorno dopo giorno imparai ad adattarmi e più mi rendevo utile più mi sentivo soddisfatto di me stesso. Stamattina in particolare mi sento carico, pronto ad affrontare una giornata di lavoro che ho già la sensazione sarà intensa. Arrivo puntuale come al solito,mi sistemo al mio posto di vedetta, prendo il binocolo e comincio ad osservare la situazione. Perlustro tutta la zona e istintivamente guardo in direzione del chiosco,ignaro che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata. Vedo un ragazzo, probabilmente il barista, intento a servire dei caffè,e non so nemmeno per quale assurdo motivo ma soffermo il mio sguardo su di lui osservandolo per bene,osservando i suoi movimenti, il suo viso,il suo sorriso,i suoi occhi,i suoi capelli neri scompigliati, le sue mani perfette e il suo corpo bellissimo. Qualcosa mi spinge a scendere dalla vedetta e andare a prendere un caffè così magari avrei potuto scambiare qualche parola con quel moro niente male dietro al bancone ma improvvisamente un urlo mi riporta con i piedi per terra. Mi volto e appena vedo quella bambina annegare mi precipito a salvarla. Corro più in fretta che posso e mentre entro in acqua veloce come un fulmine, sento gli occhi di qualcuno puntati su di me..e non sono quelli della gente che osserva la scena,ma sono quelli che ho visto da lontano ma allo stesso tempo così vicino attraverso un binocolo.. sento quegli occhi neri bruciarmi addosso..

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Hiiii guyssssss,eccoci qui. Siamo due ragazze della squad di twitter, precisamente @fedegatta e @Ro_Finocchiaro, che hanno deciso di iniziare insieme quest'avventura. La passione che ci accomuna? Beh facile, l'affetto verso i due minchioni. Per questo abbiamo pensato di scrivere insieme su di loro, così da raccontare Claudio e Mario come li vediamo noi. Siamo ancora all'inizio della storia ma vi assicuriamo tanti colpi di scena. Speriamo che sia di vostro gradimento, buona lettura ladies ❤

Il mare nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora