Capitolo 13: Amor verdadero

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Finalmente è arrivato il nuovo capitolo di Autumn in Madrid.

Visto che vi ho fatto aspettare tanto, ho deciso di non dividerlo in due e di conseguenza è scandalosamente lungo.

E' un capitolo intenso a livello emotivo, specialmente per una coppia.

Non mi dilungo e vi lascio al capitolo. Aspetto come sempre i vostri commenti e vi abbraccio tutte

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Il ballo del Real aveva decisamente cambiato le dinamiche del gruppo. Ci eravamo trasformati tutti da potenziali vittime delle nostre azioni o della nostra immobilità a protagonisti spietati.

Avevamo deciso finalmente di vivere le nostre vite e tutto si stava evolvendo rapidamente. Troppo rapidamente. I sentimenti ci avevano trascinato per sentieri sconosciuti, dove fermarsi era quasi impossibile....

L'autunno stava per cedere il posto all'inverno e già il freddo iniziava a farsi sentire.

Le mie domeniche erano decisamente cambiate da quando avevo iniziato a frequentare Iker con una certa assiduità. Si, alla fine avevo deciso di dargli una seconda opportunità e la vita mi aveva sorriso. Il suo atteggiamento nei miei confronti era nettamente cambiato e per la prima volta mi sembrava di vedere un interesse sincero e la cosa mi sorprendeva, perché contrariamente alla maggior parte dei calciatori, lui non era un tipo da feste, macchine da lusso e case da milioni di euro: era sempre il giovane portiere di Móstoles.

Nonostante non avessi più molto tempo tra le supplenze a scuola e le uscite con lui, ero riuscita a ritagliarmi del tempo per parlare con William e raccontargli le cose che mi stavano succedendo. Perché mi stavano succedendo delle cose e non parlo solo a livello pratico, ma a livello emotivo.

William sembrava sinceramente contento per me, mi motivava e mi spronava ad inseguire la felicità. Anche lui sembrava essere contento, mi aveva raccontato di aver conosciuto una ragazza speciale e che era veramente preso da lei. Ne ero felice: William era un bravo ragazzo e meritava di essere felice.

L'improvviso boato del Bernabeu mi riportò al presente: tutto il mondo era in piedi ad applaudire un salvataggio miracoloso di Iker.

"Your man is on fire" mi sussurrò Freija facendomi l'occhiolino.

Arrossii istintivamente. Non sapevo se fosse realmente il mio uomo, ma di sicuro stava vivendo un momendo di grazia, almeno calcisticamente parlando.

"Uh, vai, vai, vai... GOOOOOOLLLLLL!"

"A quanto pare Iker non è l'unico ad essere on fire" scherzai.

Cristiano aveva appena marcato una doppietta e stava facendo il gesto del cuore con le mani rivolto verso la tribuna.

Freija rispose applaudendo in alto e sorridendo.

La guardai: sembrava che stesse bene, finalmente. Lei e Cristiano erano una coppia mediatica, costantemente sotto i flash dei paparazzi; persino io ero finita nel fuoco incrociato dei fotografi e questo non mi piaceva per niente, ma suppongo fosse il prezzo da pagare per stare con qualcuno famoso.

"Qualcuno è innamorato" disse gongolante Carlota Arbeloa. Ci scambiammo un'occhiata e sorridemmo. Avevo avuto modo di conoscere alcune delle mogli e fidanzate della squadra partecipando ad un paio di cene post-partita e mi trovavo bene con Carlota: era semplice e riservata, come me.

"Passala, uh.. SIIIIIII!" le grida stavolta arrivavano da un paio di posti più in là, nella zona new-entry, dove ipoteticamente avrei dovuto sedere anch'io, se non fosse che Freija mi aveva praticamente imposto di stare accanto a lei.

AUTUMN IN MADRID || Ramos, Casillas, Higuain (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora