Capitolo 5: Más allá de lo que ves

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NdA: "Miracolosamente ho potuto scrivere anche il capitolo 5. Non vi abituate troppo ad avere aggiornamenti regolari, potreste ritrovarvi con il capitolo 6 per Pasqua. Intanto godetevi questo e fatemi sapere cosa ne pensate. Abbracci circolari piovosi, Lu"

Capitolo 5: Más allá de lo que ves

Ero stata indecisa fino all'ultimo se accettare o meno l'invito alla festa, in fondo la persona che avevo davanti era un perfetto sconosciuto e avrebbe potuto essere armato delle peggiori intenzioni. Ma c'era qualcosa in lui, in quegli occhi blu accesi e sorridenti che mi fece confidare. Accettai e mi portai dietro la mia coinquilina Felicia per evitare di ritrovarmi completamente sola in mezzo a degli sconosciuti. Mi resi conto immediatamente che quello era un quartiere per ricchi, era sufficiente dare un'occhiata alle case che spuntavano da dietro alti cancelli e muri che sembravano invalicabili. Non mi preoccupai sul momento: se José era un modello era probabile che guadagnasse parecchio. La sua faccia mi era conosciuta in qualche modo, sicuramente dovevo averlo visto in qualche campagna pubblicitaria o nei cartelloni per strada, chissà forse anche in qualche negozio. Non mi preoccupai nemmeno quando vidi la quantità di auto di lusso che erano parcheggiate lì intorno, ma la mia calma svanì una volta entrata dal cancello quando, dopo aver salutato José, i miei occhi incontrarono l'ultima persona al mondo che speravo di vedere: Gonzalo. Il suo sguardo mi trafisse come una lancia e mi ritrovai a sussultare. Che diavolo ci faceva lì?

Fu in quel momento che mi guardai realmente intorno e mi resi conto che c'era più di una persona dal volto conosciuto, a cominciare da Cristiano Ronaldo e dal portiere della Spagna, Iker Casillas.

"Oh merda" dissi mentalmente, quello sembrava il ritiro del Real Madrid.

"José, posso parlarti un momento?" gli chiesi.

"Certo, vieni pure" disse prendendomi per mano ed avviandosi verso un angolo del giardino. Non potei fare a meno di lanciare un'occhiata verso Gonzalo che mi seguì con lo sguardo furioso. Arrivati vicino ad un piccolo gazebo, il mio interlocutore si fermò: "Dimmi tutto".

"Ehm, so che può sembrare strano o indelicato ma... tu hai a che fare con il Real Madrid?".

Lui esplose in una risata che fece girare metà degli invitati, ma davanti al mio sguardo serio si calmò immediatamente: "Vuoi dire che non lo sapevi?"

"La tua faccia non mi era nuova, ma mi hai detto di essere un modello e così ho pensato di averti visto in qualche campagna pubblicitaria".

"Probabile, ne ho fatte diverse. In questo momento c'è una foto gigantesca dentro lo store ufficiale del Real in pieno centro. Per non parlare dei negozi di moda e di scarpe".

"Quindi mi hai mentito!" dissi sul piede di guerra.

"No, affatto. Non ho detto di essere un calciatore perchè, andiamo, sono José Guti, tutto il mondo mi conosce, pensavo che tu..."

"Che fossi la solita che cede alla corte del bel calciatore" conclusi per lui sentendo la rabbia montarmi dentro.

"No, pensavo solo che mi avessi riconosciuto, niente di più. So che non sei dell'ambiente, si nota dall'imbarazzo che provi, ma le mie intenzioni non erano quelle di prenderti in giro o di trattarti come qualsiasi altra conquista. Onestamente non pensavo nemmeno che avresti accettato il mio invito, ma sono contento che tu sia qui e vorrei che rimanessi per conoscermi, per conoscere Josè...".

Rimasi in silenzio.

"Ed anche perchè diciamo la verità" aggiunse "sono un gran figo!".

Mi ritrovai a ridere mio malgrado: era veramente un matto.

"Vieni, andiamo a prendere da bere: normalmente porto io il bicchiere alle gentili donzelle, ma non vorrei pensassi che ti drogo il drink, con l'aria che tira..."

AUTUMN IN MADRID || Ramos, Casillas, Higuain (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora