Capitolo 7

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Oggi è lunedì e come oramai tutti i santi giorni, quella fastidiosissima sveglia suona come se non ci fosse un domani. Così la lancio per terra e mi metto la testa sotto il cuscino, ma  entra qualcuno, tolgo il cuscino e vedo mio fratello venire verso di me.
Ale: andre voglio dormire, ti prego lasciami dormire. Gli dissi cercando di riprendere sonno, ma lui mi prese in braccio. Ed io continuai ad urlargli di lasciarmi andare mentre scendevamo.
Andrea: mi dispiace piccola ma devi andare a scuola,
Ale: non ci voglio andare!
Andrea: ale non farmi arrabbiare, ti devo accompagnare quindi per favore, mangia, vestiti e fai quello che devi fare. Guardai l'orologio in cucina e vidi che segnava le 06:00.
Ale: andre mi fai scendere per favore?
Andrea: ok piccola. Ora fai colazione, d'accodo? Annuii e lui mi si avvicinò e mi diede un bacio in fronte.

Una volta finito di mangiare, andai in camera mia e chiusi la porta alle mie spalle. Mi diressi verso l'armadio ispezionandolo cercando di trovare qualcosa da mettere. E scelsi di mettere una maglietta corta nera a maniche corte, degli skinny neri con degli strappi sul ginocchio, e infine mi misi delle vans nere. Poi andai in bagno e decisi di mettere una matita nera sotto l'occhio, una linea spessa di eye-liner, e per finire un lucida labbra trasparente. Scesi le scale e vidi mio fratello seduto sul divano ad aspettarmi. Presi lo zaino, e dentro ci misi le chiavi di casa, presi il mio telefono e lo misi in una tasca posteriore dei jeans. Dopo di che uscimmo di casa. Controllai l'orario e vidi che si erano fatte le 07:00. Mi misi davanti e dietro notai Valeria così la salutai con un bacio sulla guancia e lei ricambiò. C'era un gran silenzio, ma ad interromperlo fu mio fratello, dicendo a me e a Valeria una cosa:
Andrea: ragazze vi volevo dire che vi prenderà Cameron con la sua macchina. È una Ford nera cinque porte, così potrete riconoscerlo.
Io e Valeria rispondemmo in coro con un "ok." Nel frattempo non mi ero neanche accorta di essere arrivata a scuola. Così mio fratello mi accarezzò la spalla facendomi segno di scendere. Io annuii e diedi un bacio sulla guancia a mio fratello mentre scesi dalla macchina, Valeria fece lo stesso e poi ci incamminammo verso l'entrata. Dopo alcuni minuti la campanella suonò ed io e Valeria salimmo le scale per andare nella nostra classe la 3^B. Così entrammo e trovammo un uomo sulla cinquantina con alcuni capelli bianchi, con dei pantaloni lunghi e una camicia. Per quanto ne so lui dovrebbe serre il professore di matematica.
Prof.Mate: voi siete le nuove alunne giusto? Ci chiese cordialmente. Noi annuimmo e lui mise un dito sul registro dove disse:
Prof.Mate: voi due siete...Maugeri e Scarcella giusto? Noi annuimmo alle sue parole e l'uomo ci chiede di presentarci. Iniziò prima Valeria e poi io subito dopo. Il prof. ci fa segno di  andare a sederci e troviamo un banco libero nella fila a sinistra. Le prime tre ore passarono molto velocemente, ma poi arrivò la quarta: spagnolo. Io ero molto brava in questa materia visto che anche nella mia città facevo il liceo linguistico. Mentre la compagna dietro Valeria ripeteva, alzai un piede e vidi una matita così mi abbassai per prenderla, e dissi a vale:
Ale: vale è tua questa?
Lei guardò l'oggetto e scosse la testa mentre senti la voce del ragazzo dietro di me che disse:
X: è mia, puoi ridarmela per favore?Mi disse il ragazzo. Io mi girai e incontrai un ragazzo carino dai capelli biondi e gli occhi marroni scuro, così gli passai la matita e lui la prese, ma prima che mi potessi girare mi tocca il braccio per impedirmelo.
X: comunque piacere di conoscerti, io mi chiamo Ryan. Mi disse facendomi un sorriso carino. Sorrisi anch'io dicendogli "piacere mio." E subito dopo mi rigirai di colpo prima che la prof mi sgridasse. 

Alone Together // Jace NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora