Capitolo 10

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Entrammo e ci dirigemmo al centro commerciale, dove siamo rimaste per qualche ora.
Pov's Andrea
Torno a casa dal lavoro, e urlo il nome di mia sorella per dirle che sono a casa. Ma lei no mi risponde così capisco che non è in casa. Mi dirigo in cucina e lì trovi un foglio attaccato al frigorifero.
*foglio*
Ciao andre, ti volevo dire che sarò via per un po' insieme a Valeria e Bianca, se hai fame puoi prenderti i miei biscotti preferiti, basta che non li mangi tutti perché sennò ti picchio.
Ti voglio tanto bene, Ale.

Dopo aver letto il foglio, mi tolsi la giacca e le scarpe, dopo di che mi sedetti sul divano e la accesi. Ma dopo un po' senza nemmeno rendermene conto, caddi in un sonno profondo.

Pov's Ale
Scesi dalla macchina, salutai Bianca con un bacio nella guancia e nel frattempo Valeria salì nel suo appartamento, ed io tirai fuori le chiavi dai miei pantaloncini e apri la porta.
Appena entrai restai incantata da quello che vedevo, mio fratello che dormiva. Mi avvicinai quasi in punta di piedi a lui e poi mi abbassai, con una mano gli accarezzavo i capelli, e con l'altra gli accarezzavo il viso.
Ale: andre, sono io svegliati.
Dissi con una voce docile.
Lui disse qualcosa di incomprensibile e poi aprì leggermente gli occhi, quando mi vide sorrise.
Andrea: ciao piccola, sei tornata.
Disse, e subito dopo mi stampò un bacio sulla guancia, ed io feci lo stesso.
Ale: andre, non hai mangiato i miei biscotti vero?
Dissi con voce preoccupata, lui ridacchiò e poi mi rispose.
Andrea: no tranquilla, non li ho presi non avevo fame.
A quel punto feci un sospiro di sollievo e lui si mise a ridere.
Ale: che hai da ridere?
Andrea: nulla, ma se così buffa.
Dopo queste parole mi prede e mi butta sopra di lui, mettendoci a ridere entrambi. Lui è sdraiato ed io sono sopra di lui, non provo assolutamente vergogna con lui, mio fratello è come un secondo padre. Dopo un po' che siamo in quella posizione, mi addormento in un sonno profondo. Così mi prende in braccio e mi porta in camera mia, poi mi sussurra delle cose.
Andrea: dormi bene piccola mia.
Dopo quelle parole mi da un bacio sulla fronte, apre la porta con delicatezza e poi la chiude cercando di non svegliarmi. Che cucciolo. Ha sempre fatto il possibile pur di vedermi felice.

2 ore dopo...
Pov's Andrea
Sono le 21:00, è abbastanza tardi così mi alzo dal divano e mi dirigo in camera della mia sorellina. La vedo sotto le coperte, con un'espressione angelica sul volto, sembra una bambina, mi avvicino piano a lei e mi siedo sul letto. Lei apre leggermente gli occhi e mi sorride, quel sorriso farebbe calmare chiunque. Le so un bacio sul naso e le dico di scendere per andare a mangiare.

Dopo mangiato mi arriva una chiamata da parte di mia madre che mi dice che per 3 giorni insieme a nostro padre avranno dei corsi di aggiornamento per lavoro, così mia madre mi riferisce di  andarlo a dire ad Ale, che è tranquillamente seduta sul divano a guardarsi la TV.
Mi dirigo verso di lei, e lei si gira di scatto, mi siedo accanto a lei e inizio a parlare le mi guarda con uno sguardo preoccupato e la rassicuro sorridendole. Lei ricambia il sorriso e spegne la TV pronta ad ascoltarmi, così inizio a parlare. Lei mi guarda con uno sguardo triste e gli occhi lucidi, così senza neanche darmi il tempo di parlare si butta tra le mie braccia e mi stringe. Povera piccola, è preoccupata.
Andrea: non fare così piccola, non piangere.
Le alzo il mento con le dita e noto che ha il trucco colato e altre due lacrime che le scendono ma le fermo asciugandole.
Ale: sono preoccupata per loro.
Andrea: lo so piccola, ma stanno bene stai tranquilla, e poi ci sono io.
Lei mi sorride e si asciuga le lacrime insieme al trucco ormai andato.

Pov's Ale
Salgo in camera mia e ricevo una chiamata da parte di mia madre, rispondo subito e lei con voce preoccupata inizia a parlare.
Mamma: tesoro, tuo fratello mi ha detto che ti sei messa a piangere perché ti mancheremo.
Ale: si mamma è vero, mi mancherete un sacco.
Mamma: amore mio, non c'è bisogno che piangi, noi stiamo bene non preoccuparti, ti chiameremo tutti i giorni che staremo via.
Ale: grazie mamma, ti voglio tanto bene.
Mamma: anche io tesoro, tanto.

Poi scendo le scale e trovo mio fratello che guarda la TV vado accanto alla porta mi metto in ginocchio e prendo lo zaino, ma mio fratello mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio umido sul collo, allora mi giro di scatto e lo vedo con gli occhi rossi e lucidi che avanza verso di me, io nel frattempo mi allontano fino a sbattere sul muro, lui si mette davanti a me, e inizia a baciarmi il collo.
Ale: andre, lasciami ti prego!
Lui non mi ascolta e continua a baciarmi, io inizio a piangere e cado lentamente per terra. Lui si allontana da me, e si sbatte una mano sulla fronte.
Andrea: ale, scusami ti prego mi dispiace tanto, perdonami, non volevo
Mi prende in braccio, e mi da un bacio sulla fronte, lo guardo negli occhi, ed ha uno sguardo tristissimo.
Andrea: scusami piccola, mi dispiace tantissimo, ti prego perdonami.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio e lui mi strife altrettanto forte, mentre siamo abbracciati lui inizia a piangere ed io lo stringo più forte.
Andrea: mi dispiace.
Ale: tranquillo, però ora non piangere più ok?
Lui annuisce mettendomi delicatamente giù ci guardiamo negli occhi e torniamo ad abbracciarci.

Alone Together // Jace NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora