The person that mattered the most

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Un anno dopo

-Tocca a te...
John fece un vago gesto con la mano nella sua direzione: Sherlock, a fatica, si tirò su dalla poltrona, la testa che gli girava. Storse le labbra in una smorfia.
Ma come diavolo abbiamo fatto a ubriacarci in questo modo?
Aveva calcolato come sarebbe dovuta andare la serata attimo per attimo, consumo alcolico compreso. Poteva aver forse sbagliato i calcoli?
Naaa... impossibile. Forse li avrà sbagliati Molly.
Molly...

Il nome della patologa, chissà perché, indugiò fin troppo a lungo nel suo cervello. Scosse dunque la testa, cercando di districarsi da quel groviglio di pensieri. Su quell'ultimo, in particolare.
Nonostante la situazione fosse già delirante a sufficienza, bevve un sorso del wisky che avevano recuperato dal mobile bar.
-Sono umano?-domandò, quindi, la voce impastata.
John ridacchiò.
-... Certe volte.
-Hey, così non vale! O è sì o è no...
-Ok... allora sì!
Perché stavano facendo quel gioco insulso? Sherlock se lo domandandò per l'ennesima volta.
Erano infatti tornati a casa presto-troppo presto- ma soprattutto ubriachi fradici: John aveva dovuto addirittura portarlo via da un pub, prima che cominciasse a pestarsi con un tizio. Non riusciva neppure a ricordare come fosse cominciata... qualcosa riguardo al fatto che lui "riconosceva la cenere"... Ma era pur sempre l'addio al celibato di John, non potevano certo andare a letto alle dieci. O almeno, questo secondo le convenzioni sociali, che prevedevano una notte di baldoria prima di un imminente sposalizio... Non avrebbe mai capito davvero il senso di quelle scemenze... Ma, come suo testimone, doveva farlo.
Da lì a due giorni, in ogni caso, il suo migliore amico sarebbe convolato a nozze con Mary Morstan; la rete di Moriarty era stata infine smantellata- anche grazie all'aiuto di Mycroft, doveva ammetterlo- e il medico, finalmente rassicurato, poteva convolare a giuste nozze. E a Sherlock, per quanto assurdo potesse sembrare, Mary piaceva: si erano trovati in sintonia fin dal primissimo incontro, la sera della festa in onore del suo ritorno nel mondo dei vivi. Gli era sembrata una donna in gamba, sveglia, molto superiore alla media delle solite insulse donne che gli aveva presentato nel corso degli anni.
Era strano pensare che ora il suo amico avrebbe formato una sua famiglia, anche se gli aveva detto e ripetuto che tra loro due non sarebbe cambiato nulla, e che avrebbero continuato a fare sempre le stesse cose. Ma, nonostante tutto, non poteva fare a meno di provare un vago senso di tristezza.

Si riscosse, per l'ennesima volta, dai suoi pensieri e cercò di concentrarsi, appunto, sul quel gioco privo di senso suggerito da John: entrambi avevano un post-it sulla fronte, e a turno si facevano delle domande per indovinare i rispettivi nomi scritti sopra.
Fece, dunque, un'altra domanda:
-Sono un... uomo?
-Sì.
-Alto?
-Non quanto pensa la gente...-Altra smorfia divertita da parte di John, mentre guardava il nome "Sherlock Holmes" scritto sul post-it appiccicato sulla fronte dell'amico.
-Simpatico?
-Un po'...-Il medico sembrava incapace di restare serio.
-Intelligente?
-Direi di sì.
-Diresti...
Il detective ci meditò un po' sopra, crollando in maniera ancor più scomposta sulla poltrona: il suo cervello, in quel momento, non era proprio al suo massimo, per usare un eufemismo.
-Le... "persone"-virgolettò sarcasticamente la parola con le due dita delle mani-mi amano?
L'altro appoggió una guancia sulla mano, a sorreggere il capo sempre più pesante.
-No, direi di no... le affronti nel modo sbagliato...-sbuffò infine, ridendo.
-La so!!-esclamó il corvino, protendendosi verso l'amico.-Sono il re della Gran Bretagna!
Il medico scoppiò a ridere.
-Ma adesso non abbiamo un re!!
Sherlock sbuffò, deluso.
Ah, già...
-Ok... tocca a me.-Il biondo bevve un sorso di wisky, poi si protese anche lui verso il detective, ma ondeggiando al punto da dover appoggiarsi al suo ginocchio per non cadere.-... Sono una... donna?-biascicò.
-... Sì-rispose lui, dopo aver smesso di ridacchiare per la domanda: se avesse avuto i neuroni abbastanza attivi si sarebbe autodefinito un demente.
-Carina?

Sherlock Into Darkness -Il ritorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora