Un anno dopo...
-Cucù! È permesso?
Mrs Hudson, dopo aver dato alcuni colpetti alla porta, si affacciò nella stanza, dove il detective si stava abbottonando la camicia bianca di fronte allo specchio.
-Sherlock caro, è arrivata Molly. La faccio salire?
-Faccia pure-replicò lui, con un sorriso.-Sono quasi pronto.
La donna però si fermò alle sue spalle, le mani strette l'una nell'altra, ammirandolo, palesemente orgogliosa.
-Silenzio, signora Hudson.
-Ma...! Non ho detto una parola!
-Sta pensando. È fastidioso-ribattè il consulente detective, il tono però divertito.
-Be'... In effetti stavo solo pensando che non avrei mai creduto di vederla uscire con qualcuno...-ammise la donna, con un sorrisino malizioso.
Il corvino nascose un sorriso, questo però dolce.
Giá. Nemmeno io.
-Tecnicamente non stiamo uscendo, ma andando al battesimo della figlia di John e Mary, a cui tra parentesi è invitata anche lei...-ci tenne però a precisare, allacciando i polsini.
-Sì, ma lei e Molly vi frequentate da un po' ormai...-obiettò la Hudson, con l'espressione di chi la sa lunga.-È davvero una brava ragazza. Lei è fortunato!
E, anche stavolta, il detective non riuscì a trattenere un sorriso.
Oh, sì. Lo sono davvero...
-...Se ha finito coi suoi commenti da romanzetto rosa, la faccia salire. A quest'ora avrà messo radici, di sotto...-le ricordò però, ironico.
-Va bene, va bene, vado!
Mentre lei scendeva al piano inferiore, Sherlock prese la giacca nera dall'armadio, indossandola con un gesto fluido e sistemando poi il colletto. Sentì, poco dopo, altri passi sulle scale.Scarpe col tacco.
Profumo alla vaniglia.
-Ciao, Molly. Sono quasi...-Si voltò... e non finì la frase. La patologa indossava un vestito bianco lungo oltre le ginocchia, decorato con fiori rossi, e aveva tirato su i capelli in una nuova acconciatura, trattenuta da una fascia del medesimo colore dei fiori dell'abito; sul volto aveva applicato un leggero trucco, e il rossetto chiaro le accentuava appena le labbra.
-Lo so, lo so, è un po' estroso. Ma è un battesimo, dopotutto, ci vuole un po' di colore!-lo prevenne la patologa, aspettandosi delle critiche ed equivocando anche l'espressione del corvino, che la stava fissando in un completo silenzio.-In realtà non ero neppure molto convinta, anzi nemmeno i capelli mi...!
Ma Sherlock, a quel punto, spense tutte le sue obiezioni ponendole delicatamente un dito sulle labbra, cogliendola di sorpresa.
-Molly... sei bellissima-affermò, con inusuale dolcezza nel tono e nello sguardo.
La ragazza spalancò gli occhi, incredula.
-Wow... Sherlock Holmes che mi fa un complimento... Sei sicuro di star bene?-chiese, scherzando solo in parte.
-Mai stato meglio-replicò però lui, con serietá, ma sfiorandole il viso con una carezza dolce e leggera, facendola sorridere.All'improvviso, sembrò tornare il solito Sherlock per un momento.
-Mi ricordi perché ci stiamo recando a un'inutile cerimonia di battesimo?-le chiese infatti, con uno sbuffo, aggiustandosi al meglio la giacca.
La ragazza gli sorrise con aria di affettuoso rimprovero.
-Perchè è il battesimo della figlia del tuo migliore amico, di cui sei il padrino, e io la madrina-gli ricordò.
-Uff... Tutte queste inutili cerimonie mi annoiano...-replicò il corvino, lagnoso.-Se non fossi arrivata tu avrei già sparato al muro.
-Allora credo che la signora Hudson e la sua carta da parati mi saranno riconoscenti...
Emisero entrambi una sommessa risata, mentre lui si aggiustava la cravatta intorno al collo.
-Ah, già, com'è che hanno deciso di chiamarla, alla fine? Catherine?
-No. Rosamunde Mary.
-Rosamunde?-Sherlock si accigliò. -Strano nome... Inusuale.
-Vuol dire "rosa del mondo"-spiegò la patologa.- L'abbrevieranno in Rosie. Ma scusa, non hai letto i messaggi di John? Ce lo aveva detto!
-... Mhm, mi sa di no. Cancello tutti i messaggi che cominciano con un "Ciao".
Molly scosse la testa, guardandolo con affetto: Sherlock Holmes era sempre il solito, e probabilmente non sarebbe mai cambiato.
Ma era anche per questo che lo amava.---
-... Sherlock, ma che figura! Almeno per oggi il cellulare lo potevi spegnere!
-Non potevo! Dimmock aveva bisogno di me per un caso. Ed era un otto, almeno!-si difese lui con veemenza, mentre rientravano al 221B insieme alla signora Hudson, che cercava di trattenere un sorrisino divertito, di fronte a quella discussione.
-Va bene, ma addirittura la voce di Siri durante la cerimonia!!
-Sembra molto utile, questo "Siri"-si intromise la Hudson, sinceramente incuriosita.-Magari dovrei usarlo anch'io...
-Posso mostrarle come si fa, se vuole. Anche a te, Molly. È molto utile, sai....-si affrettò a dire Sherlock, falsamente premuroso: in realtà, voleva solo porre fine alla discussione. Molly alzó gli occhi al cielo, accettando la "sconfitta".
-Ragazzi, gradite una tazza di tè?-si offrì l'anziana donna, con un sorriso.
-Volentieri. Lo porti di sopra, per favore-replicò lui, appendendo il cappotto.
-Ma solo stavolta, eh! Non sono la governante!
Il detective non rispose, al suo solito, mentre la patologa la ringraziò sorridendo. Mentre la donna si recava nella piccola cucina, i due salirono al piano di sopra, accomodandosi finalmente sul divano.
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Sherlock Into Darkness -Il ritorno
Fanfiction~SEQUEL DI SHERLOCK INTO DARKNESS~ ~#29 Sherlockholmes~ Dopo la caduta e tutto quello che ne è conseguito, Sherlock e John risolvono di nuovo casi insieme al 221B; anche se quest'ultimo, ormai, è in procinto di convolare a nozze con Mary Morstarn. M...