Ricordati di noi

Capitolo 13

Kyle

I medici dell'ospedale, vedendo che ero l'unica persona insieme a Kim che andava a trovare Jen, mi avevano detto espressamente che non potevano più tenerla li. Il reparto era strapieno e il suo caso non era così grave. Aveva solo bisogno di essere controllata a vista 24 ore su 24. Avevo svolto qualche ricerca personalmente scoprendo che Greg non aveva fatto proprio un bel lavoro ma rimanevano ancora tanti punti di domanda e l'unica persona in grado di toglierli era Jen. Non avendo nessuno, mi ero assunto la responsabilità di prenderla a casa mia. Esattamente come lei tanti anni ptima si era presa cura di me, adesso era il mio turno. Dopo il colloquio con i medici, ero andato spedito verso alcuni negozi così ché potesse avere tutto il neccessario. Le avevo compratp degli abiti da lavoro, qualche vestito, tute da ginnastica per poter stare comoda, la biancheria intima e un po di scarpe. Mi ricorderò sempre di quando lavorava per me e indossava raramente le scarpe adidas perché troppo costose e perché erano in assoluto le sie preferite.
La mattina del giorno seguente, ero andato a prendere Jen in ospedale. Sapevo che non avrebbe ribattuto al mio annuncio ma, per sicurezza avevo messo in chiaro che non avrei accettato obbiezioni. Dal canto mio, ero agitato e al tempo stesso emozionato di poterla riavere con me. Però non potevo sapere quanto lei mi avrebbe tenuto in considerazione, quanto potesse essere dolorosa un perdita simile e sopratutto quanto fosse difficile ricominciare a vivere o meglio, a sopravivere.
Arrivati a casa, le avevo mostrato la sua stanza e parte della mia umile dimora, in modo da non perdersi dentro. L'avevo anche aiutata a sistemare i vestiti ma avevo anche notato che sembrava non volerne sapere di guardare quelli nuovi che con tanto amore le avevo comprato. Sapevo che non sarebbe servito a niente chiderle cosa avesse, perciò l'avevo lasciata sola a sistemarsi nella sua nuova camera mentre io, come un cagnolino ero andato in cucina a leccarmi le ferite.