Giorno tre

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Tre cazzo di giorni senza te e sembrano anni, non ce la faccio più a stare in questa maniera.
Oggi ha fatto la prima giornata caldissima della primavera e abbiamo fatto allenamento sotto il sole. Mi sono sentito male, mi è girata la testa... sarà anche perché da tre giorni non mangio e non riesco a reggere il ritmo degli allenamenti. Il Mister non lo sa, potrebbe uccidermi.
Ma io ho bisogno di te, voglio te.
Penso che se fossi qui ti arrabbieresti tantissimo come fai a volte quando faccio delle cazzate, ma lo fai perché mi ami e riesco sempre a cogliere il tuo amore dietro al tuo prenderti cura di me. Mi ricordo di quella volta in cui ho scordato la patente a casa ed ero talmente in ritardo che non ho avuto tempo di tornare a prenderla prima di andare ad allenarmi, rischiando così che mi fermassero e mi facessero una multa da cinema. Quando te l'ho detto ti sei messa a gridare contro di me che ero un irresponsabile e che poteva essere un rischio. Poco dopo abbiamo fatto pace e tu ti sei scusata per esserti preoccupata così tanto. I momenti di pace dopo le litigate erano sempre i più dolci, quando ci abbracciavamo per compensare i problemi appena avuti.
Questo discorso però è completamente senza senso, perché se tu fossi qui non avrei nemmeno il problema della mancanza di fame e non avresti nessuna ragione per cui arrabbiarti. Magari avremmo avuto battibecchi su altro, come quando io volevo guardare un film d'azione e tu una commedia. Mi mancano tantissimo anche questi...
Inizio ad accusare la stanchezza, quindi vado a riposare.
Ti amo, Daniele.

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