Giorno dieci

156 19 3
                                    

Buongiorno...
Stamattina mi sono messo a scrivere perché in una delle mie poche ore di sonno, ricordo perfettamente di averti sognata.
Non posso sbagliarmi, io ricordo ogni cosa di te e in quel sogno eri esattamente come quel giorno che ti ho lasciata in aeroporto. Mi sorridevi e non mi dicevi nulla, però mi trasmettevi una sensazione di tranquillità che non ho addosso dal giorno della notizia e neanche da prima, visto che ero già preoccupato da quando sono tornato a casa da solo. Non appena mi avvicino a te, però, tu sparisci io mi sveglio con il solito dolore nel petto, dato dalla tua mancanza, come sempre, e anche dalla delusione del risveglio. È una cosa stupida ma a me sembrava proprio di averti avuta così vicino, quando in realtà era solo immaginazione.
Mi sto ricordando di tanti piccoli eventi che sembrano delle ironie della sorte, col senno di poi e con la situazione attuale. Ricordo che una volta mi hai confidato imbarazzata della tua paura che io mi facessi male o che mi succedesse qualcosa a causa della notorietà o di qualche evento pericoloso... avresti mai pensato che eri più in pericolo tu di me? Io non l'ho mai fatto perché non mi piaceva pensare alla possibilità che ti potesse accadere qualcosa di brutto. Se lo avessi fatto, probabilmente non ti avrei mai più lasciata partire. Ma è un tuo diritto seguire la tua passione, come io faccio con la mia... ma non voglio rischiare di vivere la mia vita senza di te.
Sono pensieri confusi, ma non riesco a pensare in maniera logica da un po', ormai...
Ti prego, torna qui.

Back home - Daniele RuganiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora