Giorno cinque

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Claudio mi ha fatto capire che mollare tutto per venire lì senza uno scopo preciso era un po' una cazzata. In più siamo nel pieno della stagione, anche se in questo stato non so quanto potrò contribuire, e questo mi fa male perché sono sempre stato pronto a dare tutto, peccato che ora non ho niente da dare.
Sarebbe inutile venire lì per sentirmi dire le medesime cose che mi dicono qua e senza sapere minimamente da che parte girarmi perché non so la lingua...
Non sopporto rimanere qui a continuare a "vivere" in attesa di qualcosa che non so se tornerà, e se non tornerà io sarò ancora più finito di quanto lo sia ora. Voglio pensare che un giorno, senza che io me lo aspetti, risponda al cellulare e senta la tua voce parlarmi e dirmi che stai bene, che presto tornerai a casa e non mi lascerai mai più solo.
L'ultimo ricordo più bello che ho di noi è quando abbiamo festeggiato il tuo compleanno due settimane prima che partissi. Siamo andati a cena fuori in un ristorante sul mare ed eri bellissima. Mi ricordo che quando sei arrivata in salotto dopo esserti preparata, per un po' non ho detto nulla e tu ti sei messa a ridere arrossendo e sventolandomi una mano davanti agli occhi.
Siamo stati benissimo, ma ti prometto che quando tornerai ti organizzerò qualcosa di ancora più bello, mi manchi tantissimo.
Daniele.

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