Voglio te al mio fianco♡//Marco Cellucci//

Capitolo 9

Marco non risponde più. Meglio così, penso. Decido di addormentarmi, ma un attimo prima di mettermi a letto sento suonare il campanello. Mia madre viene al piano di sopra, in camera mia e mi dice:
《Amore, è Marco, dice che vuole parlarti, è molto importante.》
Mi alzo, anche se non vorrei e vado alla porta, è tutto bagnato perché fuori piove.
《Vale, mi dispiace di aver rovinato la sorpresa, io volevo solo passare un po' di tempo con te...》
《Che vuoi che ti dica? Mattia mi ha rovinato la giornata, perché lo hai portato? Oh lo so io, ti avrebbe scocciato stare tutto il tempo a parlare con me, ti ci voleva un aiuto!》dico piangendo.
《Princess non piangere, ti prego..》mi sussurra.
《Vattene, Marco, non voglio vederti più》e gli chiudo la porta in faccia.
Non ce la faccio più, non mi riesco a trattenere e mi prende un attacco isterico. I miei si precipitano da me e mi chiedono il perché del mio pianto così esagerato, ma io corro di sopra e chiudo a chiave, non voglio vedere nessuno.
Alle 2:00 del mattino vado in bagno e prendo la lametta del temperino. Inizio a incidere profondi tagli nel mio braccio e ricopro le vecchie cicatrici. Faccio schifo.
È un nuovo giorno, un nuovo merdoso giorno. Marco non mi ha chiamata più e mi sento vuota senza di lui. È domenica, così decido di andare al mare con Giulia, per fare una passeggiata sul bagnoasciuga.
《Giù vieni con me al mare, noi due da sole, come ai vecchi tempi?》le chiedo.
《Certo Vale, vengo a prenderti alle 10:30》e finisce la chiamata.
Sono le 9:00, è ancora presto, così mi faccio una passeggiata per la città. La sfiga mi persiste: vedo Marco e Mattia. Li spio, per sentire di cosa parlano:
《Tia, per colpa tua io e Vale abbiamo litigato, non mi vuole più vedere..》dice Marco.
《Mi dispiace, non volevo dire quelle cose, mi sono pentito veramente》risponde Tia.
Vedo Marco in lacrime, non lo avevo mai visto piangere. Corro da lui e lo abbraccio da dietro.
《Principe, non mi lasciare mai, non potrei vivere senza di te》gli sussurro all'orecchio.
Rimaniamo abbracciati per un'eternità, quando ormai me ne devo andare.