Capitolo 33

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"Che cosa ti va di mangiare?" mi chiede Marco mentre tira fuori dalla credenza tante cose buone.
"Non so te, ma io a colazione mangio la frittata" rispondo guardando i biscotti e i cereali sul tavolo.
"Ah sei più una da America" dice mentre tira fuori le uova dal frigo.
"Sì esatto" rispondo alzandomi per aiutarlo.
"Sai cucinare?" chiedo al ragazzo.
Lui diventa rosso e capisco subito la risposta.
"Dà qua" afferro le uova. Prendo tutti gli ingredienti: uova, latte, pepe, sale e wurstel.
Gli insegno a cucinare la frittata ai wurstel e una volta pronta, ce la pappiamo in men che non si dica.
"Grazie, sei una cuoca fantastica" mi loda sorridendo.
"È solo una frittata" accenno un sorriso.
Lavo i piatti, mentre Marco va a fare una doccia. Una volta finito, salgo le scale per sdraiarmi un po' sul letto. Apro la porta della camera di Marco e rimango pietrificata. Il ragazzo indossa solo un asciugamano alla vita, i capelli sono ancora umidi e i pettorali in bella vista.
"Vuoi vedere mentre mi cambio?" Ride appena mi vede.
"Mi dispiace" è l'unica cosa che riesco a dire e subito dopo chiudo la porta e mi accascio a terra, pensando alla gran figura di merda che ho fatto.
"Stai tranquilla, piccola" dice.
"Piccola a mammeta" rispondo in dialetto. 
(SCUSATE MA CI VOLEVA UN PO' DEL MIO DIALETTO NELLA STORIA)
"Ma come?" continua Marco uscendo dalla camera, adesso è vestito.

-per tua sfortuna-

Fanculo coscienza!

FACCIO SCHIFO LO SO IL PROSSIMO CAPITOLO SARÀ BELLO E LUNGO SCUSATE

Voglio te al mio fianco♡//Marco Cellucci//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora