Voglio te al mio fianco♡//Marco Cellucci//

Capitolo 20

Quel pomeriggio siamo poi uscite a fare shopping, abbiamo comprato un sacco di cose carine e Giulia era davvero felice. Sono le 20:00 e sto tornando a casa. Sto camminando sul marciapiede, quando vedo il misterioso ragazzo dai capelli rossi. Mi guarda e si avvicina a me, sembrerebbe che vuole parlarmi.
<<Ciao>> dice.
<<Ancora tu?>> Gli rispondo un po' scortese.
<<Senti, scusami per l'altro giorno, non volevo dirti quelle cose, è che ero molto arrabbiato con la mia ragazza, ci siamo lasciati>> dice.
<<Ah... Mi dispiace>> dico solo.
<<Comunque, piacere, mi chiamo Nicholas>> mi dice.
<<Piacere, Valeria>> gli rispondo.
<<Dove vai così tardi?>> Mi chiede come se fossimo amici.
<<A casa, sono stata tutto il pomeriggio in giro con la mia migliore amica>> gli dico.
<<Ah va bene. Ti va se usciamo qualche volta?>> Mi chiede.
Rimango in silenzio. Dai, magari ci conosciamo e diventiamo amici.
<<Va bene, il mio numero è 329...>> Gli dico.
<<Grazie mille, ci sentiamo>> dice.
<<Okay ciao>> rispondo.
Perché Nicholas vuole uscire con me? Non lo sapremo mai. O forse sì. Non ci penso più e arrivo a casa.
<<Sono a casa>> dico appena varco la soglia della porta.
<<Va bene>> dice mia sorella Carmen.
Ah sì, ho anche una sorella di 15 anni, quindi con un anno più di me. È sempre fuori casa e spesso rimane dai suoi amici per settimane intere.
<<Valè, lo so che non sono affari miei, ma... Hai un fidanzato?>> Le brillano gli occhi mentre lo dice.
E ora? Le dico la verità o nascondo tutto?
<<Ehm... Sì, ho un fidanzato>> le dico.
<<Siiiii>> urla di felicità.
<<Come si chiama? Quanti anni ha? È bello? È intelligente?>> Dice molto velocemente.
Non la sopporto quando si intromette così nella mia vita, quindi decido di fare la vaga.
<<Si chiama Marco, ha quattordici anni, è bello e intelligente>> taglio corto e me ne vado di sopra.
Purtroppo succede ciò che non speravo. Carmen mi segue ed entra in camera mia, per poi buttarsi sul mio letto.
<<Come bacia?>> Continua a farmi domande.
<<Bene e ora lasciami in pace Carmen>> le dico infastidita.
Mi guarda e poi se ne va. Perfetto, si è offesa.
Mi cambio, metto il pigiama e mi infilo sotto alle coperte, lasciando spazio a sogni e pensieri.