Capitolo 19

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Anche questo giorno di scuola è finito. Accompagno Giulia a casa, perché voglio passare del tempo con lei, per farla tornare felice dopo ciò che Mattia le ha fatto. Arriviamo a casa sua e appena la porta si apre sento odore di pizza.
<<I miei non ci sono a casa, fa tutto quello che vuoi>> mi dice.
<<Va bene>> rispondo.
Mi tolgo le scarpe e vado in cucina. Sul tavolo vedo due bellissime pizze Margherita appena sfornate.
<<Il fattorino le ha portate qui poco fa>> mi dice Giulia.
<<Cioè adoro>> dico divertita.
Ci sediamo ed iniziamo a mangiare. Quando abbiamo quasi finito Giulia inizia una conversazione.
<<Allora, come va con Marco?>> Mi chiede.
<<Bene, pensa che forse Mariasole potrebbe essere sua sorella>> le dico.
Certo, non sono molto convinta di questa cosa, ma non ci faccio molto caso.
<<Wow>> dice la mia amica.
<<Voi.. Dico.. Avete..>> balbetta Giulia.
<<No, Giù. Io credo di essere troppo giovane.. Insomma, tra poco compirò quattordici anni e credo che ci sia tempo per questo>> le dico con molta tranquillità.
Vedo che una lacrima le riga il viso e mi chiede:
<<Sono una stupida vero?>>
<<No, perché lo dici?>> Chiedo perplessa.
<<Intendo per la storia di Mattia>> mi dice.
<<Oh.. No.. Sei solo.. Innamorata. Per amore si fa di tutto>> le dico cercando di non ferirla.
<<Ti posso raccontare un po' la mia storia con Mattia?>> Mi chiede ora.
<<Certo che puoi>> le rispondo.
Lei inizia:
<<La prima volta che l'ho visto, al Luna Park, l'ho guardato e lui mi ha sorriso. Mi sono persa in quel sorriso e ho sentito battere forte il cuore. Mi sono innamorata. Non mi importava di quello che aveva detto, ma ho cercato di dimenticarlo, perché sapevo che tu saresti stata contraria alla nostra storia. Un giorno sono uscita di casa e l'ho incontrato al bar. Abbiamo iniziato a parlare e dopo averci scambiato i numeri di telefono, mi ha invitata a uscire. Io ho accettato e quella sera mi ha baciata. Non mi sono mai sentita meglio di così. Le sue labbra, oh, per capire come sono bisognerebbe provarle.. Era così dolce con me. L'altro ieri mi ha chiesto di venire a casa con lui per fare i compiti. Entrata in camera sua mi sono seduta sul letto e lui si è avvicinato a me. Mi ha detto "Ti va? Ti amerei ancora di più se me la donassi". Io all'inizio sono rimasta un po' perplessa e non volevo. Ma poi ho pensato che forse, se non lo avessi fatto, lui mi avrebbe lasciata. Così lo abbiamo fatto. Ho sentito un male atroce. Ho urlato, ma lui ha continuato e non si è fermato finché non ci ha ricavato. Ieri mattina mi sono alzata con un male indescrivibile e glielo ho scritto su WhatsApp. Poi mi ha chiamata e mi ha lasciata, così, su due piedi. Io gli avevo dato la cosa più preziosa che avevo>> finisce.
La guardo. Mille pensieri mi assalgono la testa e l'unica cosa che riesco a fare è mettermi a piangere. Come? Come ha potuto fare una cosa del genere? Perché lo ha fatto?
Lei in fine mi dice:
<<Non ho mai amato nessuno come ho fatto con lui, ma lui non ha mai amato nessuno.>>

Voglio te al mio fianco♡//Marco Cellucci//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora