Cassetta 3 Lato A

1.2K 135 25
                                    

Quel posto che l'aveva privato di tutto e riempito di niente.

Avete presente quegli stupri? Quelle violenze sulle donne? Quei servizi che si sentono sempre al tg?
Ecco. Povere donne eh. Povere. Colpa nostra, di centinaia di secoli di maschilismo. E se si stesse ribaltando tutto?
Tanto non ci crederà nessuno. Ma non solo i ragazzi violentano. Non solo noi. Non serve un pene per commettere un simile crimine. Assurdo vero? Ma ora le donne sono al nostro pari, tanto che vogliono cadere in basso come molti uomini. E più in basso di così si finisce all'inferno. L'ultimo girone di Dante.
"Lasciate ogni speranza voi che entrate"
E quando si esce? E se un po' di speranza ancora la avevi dentro di te? Quella che ti rimane? La butti via?
Anche i ragazzi subiscono cose orribili. Non siamo inviolabili in quanto maschi. Siamo possibili vittime in quanto essere umani.
Ed eravamo la a parlare di niente e ad ascoltare un po' tutto.
Era bello il modo in cui muovevi i capelli. Era quasi enigmatico.
Non mi piaceva. Non mi piacevi. Impossibile come cosa. E tu lo sapevi. E me lo hai fatto capire. Ti è bastato un
"Eravate teneri tu e Sascha ieri"
Per rigettarmi sulle labbra il ricordo delle sue con uno schiaffo pieno di odio.
Rabbrividii e ti guardai. Sorridevi e avevi le fossette incide sulle guance. Te le tagliavano a metà le guance. Proprio come avevi tagliato a metà la sensazione di Sascha sulle labbra che avevo fino a poco prima.
"Beviamo qualcosa"
E io ti seguii in cucina. Mai fatto errore più grande. Ma tu sapevi qualcosa che gli altri non sapevano. Tu avevi visto qualcosa che doveva rimanere sospeso in aria un po' e poi doveva dissolversi. Ma tu lo avevi catturato, rinchiuso in un barattolo è custodito impedendogli di svanire. Ed era ancora la. Un po' infilato in te, mentre mi chiedeva scusa per non essere scappato in tempo.
Bevetti quello che mi avevi dato da bere e poi nulla. Quando mi risvegliai i polsi tiravano e le caviglie anche. I lacci non erano manette ma il loro significato mi faceva sentire ancora di più in trappola. A coprire me e la mia paura non c'era nulla. Solo l'aria tersa  e pesante che circondava il mio corpo nudo e accarezzava il tuo, nella stessa situazione di me.
Mi toccasti a caso ma beccasti il punto giusto. Il mio corpo reagì distinto. Nonostante non fosse quello che mi piace il tocco femminile era un'abitudine del mio corpo. Reagii ansimando più a causa di quello che mi avevi fatto ingoiare che per piacere vero.
E poi facemmo sesso. Tu lo facesti. Io no. Io subii. Ricordo poco. Ricordo solo la sensazione, non i movimenti, non i mugolii ne mentre ti riempivo. Solo il vuoto mentre ti riempivo. Solo quello.
E poi la sensazione di perdita quando mi risvegliai con gli arti liberi. Solo quello. Le uniche sensazioni che mi hanno privato di tutto invece di riempirmi di nulla.
Rimasi in quel letto un po'.
Non troppo. Un po'.
In posto che mi aveva privato di tutto e riempito di niente.
E pensai a come non ti sentivi in colpa.
E ora?
E ora Ludovica?
E ora che sei fidanzata con l'uomo che ha fatto di amante alla mia fidanzata?
E ora come ti senti?

13 reasons why || saschefano (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora