Un ultima possibilità.
Decisi di dare alla vita un ultima possibilità.
Speravo che un angolo di mondo ancora si ricordasse dei miei momenti felici e me li risputasse in faccia con violenza.
Non sapevo da chi andare. Sei cassette erano già in una vecchia scatola delle Nike.
Me le rigiravo tra le mani.
Nessuno dei protagonisti di quei singoli nastri sarebbe stato giusto.
Nessuno era la persona giusta.
Avevo bisogno di qualcuno che quasi ignorasse il vuoto che già padroneggiava su di me.
Una persona che se ne stesse sul bordo tra sopravvivenza e morte e che ne ignorasse la posizione.
Mi misi davanti al computer e mi riempii di video.
Video nostri.
Prima della rottura.
Di quando i mates erano ancora mates. Per davvero.
Me ne riempii fino a scoppiare.
Piansi tanto vedendo le collaborazioni con Simone, Lorenzo, Sabrina, Tudor.
Mi nutrii di momenti che non erano altro che un ispido ricordo che pesava sul petto.
Uscii di casa.
Il cuore mi pesava, le lacrime al limite dell'occhio pure.
Facevano male e bruciavano. Ma le buttai indietro.
Un ultima possibilità. Un ultima possibilità.
Me lo ripetevo come se quelle tre parole avessero davvero potuto salvarmi da sole.
Arrivai a casa Del Barone.
Bussai e mi aprì.
Mi vide com'ero. Con le lacrime al limite e il peso nel petto.
Mi fece entrare e al the che mi offrì aggiunse uno spruzzo di un qualche liquore al limone.
Non gli sarò mai abbastanza grato.
Fu quello che probabilmente mi diede le palle di fare tutto.
Non gli dissi tutto come la mia mente aveva progettato fino a un secondo fa.
Probabilmente dopo aver registrato tutto non sarei più riuscita a dirlo a nessun'altro se ne avessi avuto l'occasione.
Gli dissi solo "Ho bisogno di fermarmi"
Lui alzó il sopracciglio destro come fa sempre quando non capisce cosa si intende dire.
Quel gesto così pregno di famigliarità mi strappó un sorriso.
"Cioè che intendi dire?"
Mi chiese dopo.
Bevvi un sorso di the.
"Vorrei che tutto quanto si fermasse, le persone, la vita"
Sentii il the che aveva buttato giù anche lui bloccarsi nella sua gola spessa e lasciargli un superficiale senso di soffocamento.
"La vita? Stefano cosa intendi quando dici che vorresti che la vita si fermasse?"
La verità?
Non lo sapevo nemmeno io.
"Non lo so"
Mi guardò. Ricorderò per sempre quegli occhi su di me. Uno dei miei ultimi sguardi.
"Perché è una cosa molto grave se pensi questo"
Era grave?
Io non sentivo più nulla.
"Diciamo che sono successe tante cose che magari prese da sole non sono nulla ma messe tutte assieme possono creare un enorme ammasso di dolore insostenibile per una persona sola"
"E queste cose sono successe a te?"
"Si, può essere"
Si appoggiò allo schienale della poltrona.
"Non penso di poter fare molto dovresti rivolgerti a chi di dovere Stefano"
Era lui la persona di dovere.
La mia ultima possibilità. La mia ultima possibilità.
Se nemmeno lui poteva aiutarmi nessuno avrebbe potuto farlo.
Non potevo concedermi altre possibilità.
Appoggiai la tazza sul tavolino.
"Non importa grazie lo stesso"
Vidi la sua bocca aprirsi per dire qualcosa ma prima che le parole prendessero forma in gola ero già uscito di casa.

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13 reasons why || saschefano (Completa)
FanfictionE niente... il titolo dice tutto Idea venuta il 26.04.17