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E in quell'attimo fui costretta a scegliere, tra mia sorella o la mia ragazza.

Ero vicino al focolare quando sentii delle urla provenienti dal folto del bosco che ci circondava,quella che sentivo era una voce conosciuta. Mi alzai per trovare chi stesse urlando e quando la vidi,avvertii un brivido che percorreva  la mia schiena. Era li immobile, una ragazzina alta poco piu di un metro e trenta, capelli castani,occhi marroni...mia sorella. Di fronte a lei c'era Marcus il capo del nostro villaggio, brandiva una pistola, era puntata su mia sorella, lei tra le tremanti braccia teneva qualcosa,ma non riuscivo a capire di cosa si trattasse. Cosi mi avvicinai a lei e la spostai dietro la mia schiena,in modo da proteggerla, nel caso Marcus avesse sparato. Lui inizio ad accusare mia sorella di furto di provviste, le avevo detto mille volte di non avvicinarsi piu al forno. Quando oramai attorno a noi il villaggio si era riunito Marcus diceva di voler giustiziare la ladra, non potevo fare nulla contro di lui,ma non potevo lasciare che sparasse a mia sorella. Mentre lui era intento a prendere la mira, qualcuno parlò e disse - Non ha rubato lei,sono stata io!- riconobbi subito la sua voce, Sabrina. A questo punto Marcus si voltò e disse -  Sei stata davvero tu? O provi a difendere questa stupida ladruncola?- sapevo per certa che non aveva rubato lei ma che stesse soltanto provando ad aiutare mia sorella. Sabrina si avvicinò a Marcus e disse di essere stata lei, lui alzo di nuovo la pistola era pronto a spararle,non gli importava se Sabrina avesse visto un altro giorno o se fosse morta in quell'istante. 

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