Claudia -

Non ho dormito tutta la notte, resto stesa a cercare di trovare un senso a quello che è successo stamattina, il dolore alla spalla non è minimamente paragonabile a ciò che sento dentro, non riesco a pensare a cosa le staranno facendo, o a cosa le hanno fatto, o soprattutto se è ancora viva.
Sarah e Mia mi hanno portato la cena ma non riesco a buttare giù niente, mi manca dannatamente.
Tutti gli altri dormono, io stringo a me la tua coperta sentendo il tuo profumo, non riesco a smettere di piangere.

Sabrina -

Mi risveglio in uno strano luogo, provo a muovermi, ma niente, sono legata a un tavolo, mi sento incredibilmente stanca, tanto da non riuscire a realizzare nulla di ciò che è successo, a un certo punto si avvicinano due persone, indossano guanti e maschere, iniziano a guardarmi, prendono dei tamponi e li avvicinano alla tempia, sono sporchi di sangue, avrò sbattuto la testa cadendo. Si avvicinano un tavolino, su di esso intravedo siringhe e provette, uno dei due uomini inizia a prelevare del sangue dal mio braccio destro, l'altro prende un bisturi e inizia a tagliare con precisione un pezzo del mio braccio sinistro, sento un dolore mai provato prima, urlo, poi mette questo pezzo di cute nella provetta, mi fascia e insieme all'altro uomo escono dalla stanza con i campioni ottenuti, spengono tutte le luci e rimango al buio, prima di chiudere gli occhi penso a Claudia.

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