Capitolo 1

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My Dream Is Coming True.

<Capitolo uno>

E' un sogno.

Ditemi che tutto questo è un bellissimo sogno e che dormirò per sempre.

Zayn stava per chiedermi di sposarlo, quando un suono assillante si intromise nel mio sogno. Con gli occhi ancora chiusi e la faccia sul cuscino prendo quell'aggeggio che disturba il mio sonno e lo scaravento in qualche parte remota della stanza.

Respiro ancora un po' di profumo che Zayn ha lasciato sul cuscino e mi sveglio definitivamente, credo.

Apro gli occhi e osservo il disastro nella mia camera. Vedo anche la prova di quello che abbiamo fatto prima di addormentarci e mi si stampa in faccia un sorriso da ebete, mentre ripenso alla nostra attività.

Prendo il preservativo e lo lancio fuori dalla finestra, sperando che centri la testa del mio fastidioso vicino di casa, povero segaiolo senza vita sociale.

Trovo un post-it sul comodino con sopra scritto:"Ciao piccola, sei bellissima quando dormi, ti chiamo appena mi sveglio o quando finisco delle commissioni. Ti amo, ciao piccola. Zayn xxx.". Sotto la firma trovo un cuoricino.

Che dolce.

Controllo il cellulare, nessuna chiamata.

OK, sicuramente sta ancora dormendo. Mi preparo per andare in palestra ad allenarmi con Harry e vado a fare colazione da Starbucks con un frullato alla fragola e una ciambella.

Finisco in fretta, per poi andare a pagare e uscire dirigendomi verso la palestra.

Dopo mezz'ora arrivo davanti alla palestra.

Mi cambio mettendomi un paio di pantaloni di una tuta e una maglietta a maniche corte indossandoci sopra la giacca. Esco dagli spogliatoi e aspetto il mio migliore amico sul ring.

"Ehi Meg!"-sento la sua voce roca e lo saluto

"Ciao Hazza!"-ricambio il suo bacio sulla guancia.

"Tutto bene?"-chiese.

"Si, tu?"

"Tutto bene, iniziamo?"-rispose tutto contento. Sicuramente ieri sera è andato in discoteca e si è fatto qualcuna.

Annuii e mi aiutò a mettere i guantoni, dopo che se li mise anche lui mi fece cenno di iniziare. Avanzai verso di lui facendo qualche finta, poi iniziai a dirigergli ganci sui guantoni, cercando di stancarmi il meno possibile.

Allenarmi mi rilassava.

Finalmente avevo preso il ritmo, ma Harry aprì le mani, che precedentemente erano chiuse a pugno per lo sforzo, e mi bloccò le mani.

"Meg, abbiamo finito."-disse serio.

"Ma stai schezando?! Abbiamo iniziato da soli 10 minuti!"-dissi io scocciata.

"Ti dico che per oggi basta."-disse con tono severo.

"Non è giusto, solo perchè oggi sono stanca non significa che non mi debba allenare!"- dico incazzandomi. Sono una bambina.

"Meg, vai nello spogliatoio o ti ci porto io con la forza. Non ti conviene continuare ad allenarti se sei fissa sbagliando posizioni e postura, rischi di farti male. E io non voglio!"-disse alzando la voce. Perchè deve sempre essere così autoritario?!

"Ho detto di no!"- inizia a guardarmi male, poi mi si avvicina e mi toglie i guantoni per poi prendermi in braccio tipo sacco di patate e mi porta così fino allo spogliatoio.

"Va bene ora lasciami, mi fai il solletico alle gambe! Ahahahaha basta!"- E inizia a farmi il solletico poggiandomi sulla panca dello spogliatoio. Io non la smetto di ridere e implorarlo di smettere. Dopo qualche minuto smette e mi fa riprendere aria.

My dream is coming trueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora