Capitolo 5
Sono passate due ore dalla chiamata. Io e Harry siamo già in macchina, ci siamo fatti la doccia è cambiato negli spogliatoi della palestra, non volevo aspettare un minuto di più.
"Avanti parti!"-dissi io dandogli una manata sulla spalla.
"Ok, ok!"-disse quasi urlando.
Dopo cinque minuti eravamo davanti casa di Liam. L'ansia si poteva quasi toccare. Le mani erano sudate e tremavano, nonostante facesse fresco.
Scesi dalla macchina e percorsi il vialetto che portava alla porta di ingresso.
TRE, DUE, UNO. Suonai il campanello e aspettai almeno due minuti buoni prima che un Liam spettinato si presentasse alla porta.
"Ciao Meg!"-disse aggiustandosi i capelli con le dita. "Oh, ciao Hazza!"-disse quando Harry apparse alle mie spalle, mi superó e prese Liam per il colletto della maglietta.
"Te lo chiederó una volta sola. Cosa le hai fatto quando siete andati di sopra, in discoteca."-disse, era davvero incazzato. Stava facendo del male a uno dei suoi migliori amici, per me.
"Harry."-lo chiamai, poggiando una mano sulla sua spalla e aspettando che afferrasse il fatto che volevo vedermela io. Tranquillamente.
Prese qualche respiro profondo e mise giù Liam. "Oh Dio, scusa Liam, non volevo.."-disse mortificato.
"Tranquillo"-rispose l'amico come se fosse normale il comportamento di Harry.
"Vado in macchina, quando avete finito io sono li."-disse senza darci tempo di fermarlo.
"Ok..vuoi davvero sapere cosa abbiamo fatto quella sera?"-chiese lui.
"Si, o almeno credo."-risposi io.
Mi invitó a sedermi sul divano e accettai accomodandomi sul comodo divano.
"Prima di tutto, sul divano ci siamo baciati, poi io ti ho portata in braccio di sopra, per farti dormire, dato che non volevo casini. Invece tu hai insistito per fare l'amore, ho cercato di bloccarti, invece mi hai spogliato, quando porti un uomo verso l'esasperazione perché non volevo fare niente, invece tu mi hai provocato, allora ti ho accontentata."-si blocca per vedere la mia reazione. L'ho davvero fatto? "Dopo che l'abbiamo fatto, ti sei pentita e hai ricominciato a piangere, continuavi a ripetere <aiuto>, io non sapevo cosa fare, quindi ti ho fatto sfogare su di me. Non sentirti in colpa. Capisco quello che stai passando."-disse lui.
"Per cosa dovrei sentirmi in colpa? Ti ho fatto del male?"-chiesi. Lui annuì come se fosse normale. Provava compassione.
Mi alzai di scatto e gli tolsi la maglietta. La visione che c'era davanti ai miei occhi era davvero orrenda. C'erano lividi ovunque, non erano semplici lividi, erano lividi enormi insieme a graffi.
Sono un mostro. Ho fatto del male a uno sconosciuto.
NO. Non posso averlo fatto io.
Sono a bocca aperta e sto piangendo, davanti a Liam.
Si accorge di quello che mi sta passando per la testa e mi abbraccia, con una faccia che dimostra il dolore che prova.
"M-m-mi di-dispiace tantissimo."-dissi singhiozzando contro il suo petto ancora nudo.
"Tranquilla, avevi bisogno di sfogarti, e poi non fa così male..."-disse passando la sua mano sulla mia schiena.
"No, non dovevo sfogarmi sopra di te. Non è giusto. Tu sei così dolce con me e io ti ho fatto del male. Non merito la tua compassione."-dissi sciogliendomi dall'abbraccio e asciugandomi gli angoli degli occhi.
"Non sono quello che sembro. Possiamo perdere tutti il controllo, lo ha fatto prima anche Harry. Tu l'hai fatto quella sera. Non è importante."
"Ma stai scherzando?! Non è importante? Ti sei visto bene?! Ti ho ferito, oh Dio. Dimmi che non ti ho ferito in altri posti."-dissi facendomi schifo solo al pensiero.
"Dimmi che ti ho fatto solo questo."
"N-n-no. T-ti sei tagliata davanti a me."-disse balbettando.
"Dove?"-chiesi, senza volerlo sapere davvero.
"Sul polpaccio."-disse.
"Come cazzo ho fatto a tagliarmi?! E soprattutto come ho fatto a farlo nel polpaccio?!"-dissi sempre più scioccata.
"Hai rotto una bottiglia di birra, hai preso un pezzo di vetro e me l'hai messo in mano, dicendomi come dovevo farlo. Me lo spiegavi come se lo stessi facendo per farti stare meglio, come se fosse normale farlo."-disse lui mentre mi guardava le gambe. "Mentre lo facevo ho visto tutte le cicatrici che hai sulle gambe. Perchè lo fai?"-chiese. Per un momento mi ero illusa che capisse.
Perchè lo facevo? Perchè ne Harry ne Sally erano con me quando ne avevo bisogno. Perchè era un momento solo per me. A volte ci prendiamo dei momenti per stare da soli. Io lo facevo così.
"Perchè mi sento sola in mezzo a centinaia di persone. Sai cosa si prova a essere feriti dalle persone da cui meno te lo aspetti? Io si. L'ho provato troppe volte. Perchè ho bisogno di avere del tempo per me."-dissi.
"M-mi dispiace.."-disse riabbracciandomi.
"Che cosa?!"-disse Harry spuntando dalla porta di ingresso.
Si avvicinó a me, mi fece sdraiare sul divano e controlló entrambe le mie gambe. Tra me e Harry non c'erano mai stati segreti, tranne uno. Questo.
"Come?! Perchè?! Come puoi mentirmi su una cosa simile! Non pensavo che continuassi a farlo. Avevi promesso che non l'avresti fatto ancora!"-disse lui scioccato.
"Tu non ti sei mai accorto di niente! E Sally è quasi sempre dai genitori in Italia! Non avete mai un secondo per sapere come sto! L'unica cosa che vi importa sono le vostre scopate e i vostri problemi e la boxe! Nel mentre ci sono io che me sto in camera a piangere senza nemmeno saperne il motivo!"-dico senza più pensare, alzandomi in piedi.
Cazzo. Non dovevo dire niente. Devo starmi zitta.
Ora Harry è in piedi davanti a me. Ha i pugni chiusi e la mascella che fra poco viene fuori. Sta cercando in tutti i modi possibili di controllarsi.
Le mie guance vengono bagnate dalle lacrime che ormai non riesco più a controllare.
"Dimmi solo per cosa, o per chi ti tagliavi."-disse continuando a guardarmi negli occhi.
"Z-Z-Zayn e papà."-dissi cercando di evitare il suo sguardo.
Liam sembrava non essere presente, eppure eravamo a casa sua.
"Perchè, tuo padre? Andava tutto bene."-disse perplesso.
"Mi aveva chiamata e aveva scoperto che praticavo la boxe. Non era d'accordo. Dopo aver litigato su una cosa così futile, mi ha detto che non mi considera sua figlia."
"Zayn invece?"
"Già lo sapete questo."-dissi io risiedendomi.
"Oh cielo. Odio farti questi discorsi. Devi richiamare tuo padre. Devi spiegargli tutto. Non puoi mollare ora la palestra. Non puoi partire per Los Angeles, non farai niente. Chiaro? Niente. A Zayn ci penso io. Giurami che non ti taglierai di nuovo. Sul serio. Non devi farlo mai più. Vieni qua."-disse iniziando a parlare freneticamente. Mi abbracció e fece avvicinare anche Liam, stringendoci in un abbraccio a tre.
"Mi dispiace per quello che ho detto. Non volevo dirlo davvero. Ho parlato senza pensare."-dissi mentre l'ennesima lacrima scendeva sulle mie guance.
"Non è successo niente, tranquilla."-disse Harry, accarezzandomi la schiena.
Eccoci qua,
Prima di tutto...: Harry ha scoperto il segreto di Megan!
Dai, era leggermente scontato, no?
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Ora, evaporo! Ciaoo!
Baci,
Ari&Ali <3