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È ufficiale: non sopporto la sorella di Andrea!

<<Ma spiegami una cosa, tu come fai a vivere con questa scassa cazzo?>> gli chiedo <<Tu come fai a restare tranquilla mentre ti ricuciono?>> chiede lui di rimando <<Abitudine.>> rispondo <<Stesso vale per me.>> dice lui <<Però che palle!>> dico <<Già, ma tu non hai fratelli o sorelle?>> chiede <<Se consideri Anna, allora ho una sorella, se no quello più vicino è Mike.>> dico mentendo <<Vuoi dire tuo cugino?>> chiede <<Si, alla fine siamo cresciuti insieme, è come un fratello per me.>> rispondo <<Mike? È l'abbreviazione di qualcosa?>> si intromette Jessica <<No, è Mike e basta.>> dico <<Ma che razza di nome è?!>> ribatte lei <<Americano.>> dico alzando gli occhi al cielo <<Bleah!>> dice lei <<Vuoi prenderle?>> dico seria <<No, ma te la prendi solo se la gente apre bocca?!>> <<Anche per meno, e adesso basta parlare, o ti taglio la lingua.>> la ammonisco <<Già sei pericolosa da sola, evita di armarti pure.>> mi dice Andrea massaggiandomi le spalle per tranquillizzarmi <<Sai come sono.>> gli dico <<Lo so, però adesso rilassati.>> dice accarezzandomi la schiena.

<<Devo andare adesso, mio padre si starà preoccupando che io sia sparita di nuovo.>> dico alzandomi <<Di nuovo?>> mi fa eco Jessica <<Qualche problema?>> dico <<No, cioè, volevo dire, sei già sparita una volta?>> chiede balbettando <<Non solo una volta.>> dico <<Ti accompagno fuori.>> dice Andrea alzandosi e prendendomi per mano.

<<Devi scusarla, non collega la lingua al cervello.>> dice <<Quando crescerà sarà ancora peggio, ti conviene tagliargliela la lingua.>> dico <<Va bene, adesso però stai tranquilla, se no poi fai cazzate.>> mi avverte <<Da quando ti preoccupi se faccio cazzate?>> chiedo incredula alle mie stesse orecchie, non mi risponde, ma invece si avvicina e fa unire le nostre labbra; come la prima volta che mi ha baciata si mette a giocare con la lingua con il mio piercing.
<<Da quando mi piaci.>> risponde infine, gli sorrido dolcemente <<Ci vediamo domani?>> mi chiede <<Si.>> rispondo subito, mi sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio e poi arriva la scassa palle a interrompere questo bel momento:<<Mi fate venire da vomitare.>> dice, sto per girarmi e risponderle male, se non picchiarla, quando Andrea dice tranquillamente:<<Stai ferma, respira, adesso usciamo okay?>> poi apre la porta dietro di me e mi fa camminare all'indietro finché non si richiude la porta alle spalle.

<<Brava, visto che non era tanto difficile?>> dice, poi sembra notare che probabilmente ho un'aria da pazza <<Okay, forse no; comunque è un po' che ci penso e volevo chiederti...>> dice guardandomi come aspettando un consenso.
"Cazzo, non sono pronta" dice una vocina nella mia testa, ma ovviamente la ignoro come faccio sempre.
<<Si.>> dico con la voce che mi trema leggermente per l'ansia <<Tu mi piaci, molto, devo ammetterlo.>> <<Anche tu mi piaci.>> dico in fretta prima che lui possa riprendere, divento rossa quasi quanto i miei capelli e abbasso lo sguardo sul prato <<Vorresti metterti con me?>> mi chiede alla fine tirandomi su il viso, lo vedo sorridere e prima timidamente faccio segno di "si" con la testa, poi lo abbraccio buttandogli le braccia al collo, lui mi prende in braccio, così da aggrapparmi a lui come una scimmietta e sorrido nonostante non mi possa vedere <<Si, si, si!>> dico quasi gridando.

Alla fine me ne torno a casa felice, barcollando quasi fossi ubriaca, ma di felicità.
Non è tardi, sono le sette, ma sembrano le quattro/cinque.
<<I'm back!>> dico entrando e sorridendo <<Hi dear, Anna just phoned, she asked if you'd like to go to the park with her.>> dice mio padre dalla cucina mentre addenta un hamburger <<Sure! Don't wait me for dinner, probably I'll be back late, so don't wait me up. Bye daddy!>> dico uscendo.

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