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<<Vado.>> dico soltanto uscendo di casa appena scendo dalle scale.
<<Valery!>> sento mia madre chiamarmi ma ormai sono già fuori.

Appena vedo Luca fuori da scuola lo raggiungo e lo abbraccio in preda alle lacrime, lui resta un po' di sasso all'inizio, ma poi mi stringe a se:<<È successo qualcosa?>> mi chiede quando ci sciogliamo <<No, ma... ma io non posso accettare il fatto che sia di nuovo qui.>> dico singhiozzando <<Non ci pensare. Sistemeremo tutto.>> dice passandomi un fazzoletto prima di entrare in classe.

<<Tutto bene?>> mi chiede Anna avvicinandosi prima che la prof entri <<No.>> dico semplicemente tenendo la testa nascosta tra le braccia e i capelli <<Cos'è successo?>> mi chiede, la prof entra in classe e le dice di andare a posto, mi alzo e vado alla cattedra:<<Potrei andare in bagno?>> chiedo tenendo un braccio sugli occhi <<Certo Ricks, non ti senti bene?>> chiede <<No.>> dico uscendo quasi di corsa diretta verso il bagno delle ragazze.

Entro e mi chiudo in una della tre stanze, mi guardo allo specchio e vedo tutto nero introno ai miei occhi, quasi fossi un procione; mi pulisco imbevendo dei fazzoletti per asciugare le mani nell'acqua del rubinetto e tolgo tutta la parte che è colata, poi mi siedo a terra e respiro profondamente cercando di smettere di piangere e di far tornare il cuore al suo normale battito ormai accelerato per via del pianto.
<<Vale?>> mi sento chiamare da fuori, è Anna <<Sono qui.>> le dico e apro la porta <<Cosa ci fai seduta a terra? Vieni che ti porto a prendere una boccata d'aria.>> dice allungando le mani verso di me in modo da aiutarmi ad alzarmi.

Prendiamo le scale antincendio e scendiamo fino al cortile di dietro della scuola, dove ci sediamo all'ombra di un grande albero che non ho idea di quale sia:<<Va meglio?>> mi chiede vedendo che sono già più calma, le faccio segno di "si" con la testa <<Prima ti ho visto abbracciare Luca, ed è stato strano vederlo abbracciare qualcuno, non lo fa mai, è sempre serio. Penso che voi abbiate qualcosa in comune che rende la vostra amicizia più solida che con gli altri.>> dice <<Si, era il miglior amico di Martin.>> le dico <<Tuo fratello... capisco.>> segue una pausa di silenzio <<Centra lui?>> chiede poi, faccio di nuovo segno di "si", apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude stando zitta.

Quando sentiamo la campanella suonare, Anna mi chiede se me la sento di rientrare, le dico di sì e così saliamo le scale antincendio e torniamo in classe:<<Va meglio Valery?>> mi chiede la prof di italiano che è sul punto di uscire <<Si, grazie.>> dico tornando a sedermi preparandomi per la seconda ora del giorno.

Saliamo sul pullman e andiamo al parco, come quasi tutti i pomeriggi, se non tutti, dopo aver preso qualche panino da mangiare, io e Anna ci sediamo sulla nostra solita panchina e gli altri prendono posto un po' tra l'erba e un po' sulle altre panchine, stiamo pranzando tranquillamente, quando vedo una persona arrivare e quasi mi strozzo, si girano tutti a guardarmi straniti, ma io sto guardando male il nuovo arrivato:<<Ciao sorellina, non pensavo di trovarti qui.>> dice Martin <<Sei tu l'estraneo qui, non io.>> ribatto <<Veramente, questo posto era nostro un tempo, o sbaglio Luca?>> chiede sorridendo in modo inquietante girandosi verso Luca <<Adesso abbiamo deciso di condividerlo con questi altri ragazzi.>> dice indicando gli emo <<Tu sei quello che se la fa con mia sorella! -esclama Martin riconoscendo Andrea, divento rossa bordeaux- E comunque ciao Anna, sei cresciuta molto.>> dice sorridendo in modo quasi "cordiale" alla mia migliore amica <<Ciao Martin, è un po' che non ci si vede.>> dice lei, è sempre andata d'accordo con lui <<Già, sono stato un po' occupato con degli affari in galera per colpa di un malinteso.>> dice guardandomi cercando di infilzarmi con i suoi occhi verde smeraldo uguali ai miei <<Ma tralasciamo, stavo parlando con quello lì. -dice indicando Andrea- Noi due ci siamo già conosciuti, o sbaglio?>> chiede, si alza Lorenzo dal suo posto a sedere e chiede a Martin:<<Sbaglio o hai detto che "se la fa con tua sorella"?>> dice ripetendo le sue parole <<Non sbagli, hai capito proprio bene. La mia sorellina è scesa a questi livelli. Sei il disonore di tuo fratello.>> esclama spostando poi lo sguardo nuovamente su di me <<Non ho mai cercato di fare qualcosa per onorarti, and you mean nothing to me.>> esclamò rabbiosa <<Certo, spera di convincere qualcuno con la tua "sceneggiata". E con te parlerò dopo.>> conclude poi puntando un dito contro Andrea <<Scusate, ma chi è lui?>> chiede Elisa la bionda alludendo a Martin <<Non mi sono presentato, che scortese; sono Martin Ricks, il fratello di Valery.>> afferma.

<<Quel Martin Ricks? -chiede Giuseppe- Quello che ha fatto le peggiori cose inimmaginabili della scuola?>> chiede ancora <<Si, quel Martin Ricks.>> conferma Luca, quasi abbattuto <<Oh, ecco perché mi suonavi familiare!>> esclama Giuseppe guardandomi <<Bene, Ricks, come mai qui?>> si intromette Marco <<Io sono sempre qui.>> rispondo <<Non tu, lasciami un po' di spazio nella scena, sorellina. -dice Martin quasi mi stesse rimproverando per avergli rubato la marmellata- Beh, Marco, prima di tutto noto che non sei cambiato di una virgola da quando questo regno era mio e di Luca, e secondo ho scontato i miei anni in prigione e sono tornato dalla mia gente.>> dice come se fosse la cosa più ovvia che ci sia sulla terra <<Sai che ti dico? Che se questo posto è "tuo" allora io non voglio più stare qui. E tienitelo pure il tuo "regno"!>> esclamo rabbiosa alzandomi e allontanandomi dando una spallata a Martin quando gli passò affianco <<Vale!>> mi chiama Anna, ma non mi giro.

Una mano mi si appoggia sulla spalla <<Lasciami andare.>> dico scrollandomela di dosso, ma a quel punto prende la mia mano <<Andrea, ho detto...>> vengo interrotta da lui <<Lasciami venire con te.>> dice, mi giro e lo guardo negli occhi, è serio, più serio che mai; gli stringo la mano con la mia e gli sorrido, vengo ricambiata e così ci incamminiamo fuori dal parco.

<<Non pensi a cosa potrebbero pensare o farti i tuoi amici?>> gli chiedo dopo un po', lui continua a guardare in avanti <<Veramente non mi importa, se te ne vai tu me ne vado anch'io. Adesso che sei tutto per me non ti lascerò andare per dei ragazzi a cui piace la mia stessa musica.>> risponde <<E se non fosse la scelta giusta? E se questo ti causasse danni?>> gli chiedo con il panico che cresce, finalmente si gira a guardarmi <<Non succederà, fidati. Mi basti tu.>> dice sorridendo e mi rendo conto di quanto effettivamente sia carino: ha un bellissimo sorriso bianco che si sposa benissimo con i suoi occhi azzurri, o almeno, con l'occhio scoperto; ha il ciuffo di capelli neri con delle piccole ciocche azzurre un tempo blu metallizzato che gli copre l'altro occhio.
Devo ammettere di essere davvero fortunata ad aver trovato Andrea, e mentre sono immersa nei miei pensieri su quanti sia carino si abbassa per baciarmi mettendomi la mano libera sulla guancia <<Ti amo.>> mi sussurra.

<<Nervosa?>> mi chiede Andrea <<Per niente, guarda.>> dico ironicamente mentre sento l'ansia aumentare <<Andrà bene vedrai.>> mi rassicura accarezzandomi i capelli ormai non solo rossi ma con qualche ciocca lilla; semplicemente avevo perso una scommessa contro di lui e così mi aveva obbligata a tingermi delle ciocche lilla, che devo ammettere mi piacciono.
Sono ancora seduta a gambe incrociate sul banco di Andrea quando la prof di scienze entra e così mi becco il "solito" sguardo da: "Cosa devo fare con te, Ricks?!" tipico di ogni professore.
<<Beh Ricks, visto che devi esporre staresti più comoda qui in piedi piuttosto che sul banco di Ferrari.>> fa notare la prof <<E se invece fossi più comoda qui?>> chiedo e riesco quasi a vedere il vapore uscirle dalle orecchie per la rabbia <<Prima facciamo prima non ti risento più fino a settembre, che te ne pare?>> cerca di contrattare <<Accetto.>> dico scendendo e raggiungendo la cattedra insieme ad Andrea <<Aiuto.>> sussurro ad Anna che si è imparata la mia parte e come sempre è pronta a suggerirmi <<No problem sis.>> sussurra alzando i pollici e facendomi l'occhiolino.

<<Ce l'abbiamo fatta Vale!>> mi dice Andrea quando abbiamo finito e la prof ci ha annunciato il voto, mi abbraccia sollevandomi da terra e io lo stringo forte piena di felicità <<Ce l'abbiamo fatta!!!>> quasi grido guardando Andrea e sorridendo, appena mi mette giù mi alzo in punta di piedi per baciarlo e restiamo così davanti alla classe che ci guarda con un espressione tra l'adorazione e lo schifo, ma non ci importa; adesso l'unico problema è il ballo di domani sera, ma ancora c'è tempo e non posso assolutamente rovinare questo bellissimo momento con il mio ragazzo emo.

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