Parte 3

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Finalmente possiamo riposare ... sembra un incubo. Oolacile è invasa dall'oscurità, le ombre infestano ogni vicolo, ogni casa, ogni dannato anfratto di questo posto. L'intera popolazione è stata corrotta e trasformata in mostri sanguinari; proprio come pensavamo, l'oscurità li ha trasformati in quelle creature mefitiche, è difficile credere che un tempo fossero umani, che sia questa la loro vera natura? Ma ora non importa, devo rimanere concentrato.

Uno dei pericoli maggiori che abbiamo incontrato sono stati gli incantatori; un tempo studiosi delle stregonerie dorate, ora ci scagliano addosso concentrati di oscurità che feriscono la carne e lo spirito. Gough è rimasto nelle retrovie. Per un gigante come lui sarebbe stato impossibile evitare questo genere di attacchi a distanza. Ci fornirà supporto dalla torre appena fuori città, ne abbiamo sbarrato l'ingresso in modo che non possano attaccarlo di sorpresa. Inoltre da lì potrà avvisarci di un altro pericolo, qualcosa che non ci aspettavamo di trovare proprio qui: il drago nero Kalameet, l'ultimo della sua specie. Dev'essere stato attirato dal potere oscuro, così forte ormai, o forse c'entra qualcosa con la calamità che si è abbattuta su Oolacile? Non lo so, ma forse Lord Gwyn l'aveva previsto, per questo voleva che anche Ornstein venisse con noi.

Per ora non sembra aggressivo nei nostri confronti, potrebbe solo essere alla ricerca di prede facili, per lui piombare su questi corrotti dall'alto dev'essere una passeggiata.

Dovremo stare comunque attenti, se ci attaccasse nel momento sbagliato potrebbe spazzarci via. Soprattutto Ciaran, per quanto abile non è abituata agli scontri in campo aperto, la vedo affaticata e tesa, lei dice che non è niente ma non sono sicuro. Vorrei poterle dire che qui ci penso io, di stare più indietro, non sembrerei nemmeno lontanamente sincero.

Invece Sif mi ha sorpreso, non mi ero accorto di quanto fosse cresciuta, è agile e scattante e quel suo goffo tentativo di usare la spada con i denti si è rivelato più saggio di quanto pensassi. Se avesse morso le carni di questi esseri ora ne sarebbe stata infettata, corrotta e infine trasformata. Anche se a fatica, è riuscita ad ucciderne qualcuno. Meglio così, almeno può difendersi da sola, se dovessimo separarci per qualsiasi motivo confido che riesca a cavarsela, le ho detto di tornare da Gough e non provare a cercarmi in una situazione simile.

Le voglio un mondo di bene e la vorrei il più lontano possibile da qui, spero con tutto il cuore che non le accada nulla.

Scrivere diventa difficile, la mia mano trema e gli occhi si fanno pesanti. Tra poco Ciaran si sveglierà e mi darà il cambio, così potrò riposare. Non toglierò l'armatura e terrò lo spadone vicino a me, non posso permettermi sviste; siamo su un campo di battaglia uscito dai nostri peggiori incubi, non c'è tregua, devo stare sempre all'erta e tenere duro.

L'abisso che ululava al lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora