Pensavo di aver scritto le mie ultime parole ... invece eccomi qui ... non mi resta molto ... l'oscurità riecheggia nella mia mente annebbiando il mio giudizio. La mia lama freme e non credo che potrò più essere in grado di fare altro oltre che combattere. Scrivo perché ho paura, finora sono stato per tutti il cavaliere più forte tra quelli di Lord Gwyn, ma a guardarmi adesso non si direbbe. Ho creato una piccola zona sicura nelle grotte sotto Oolacile, siamo io e Sif, entrambi gravemente feriti. Pensavo non mi avrebbe seguito, invece è sgattaiolata dietro di me, mi ha voluto accompagnare sapendo che era un viaggio senza ritorno. Oh Sif, mi dispiace, ero preoccupato per te, ma eri tu che mi proteggevi, la tua amicizia teneva lontano l'oscurità dalla mia anima più di quanto non facesse la mia volontà.
Giace svenuta, stremata dallo scontro. Quando siamo arrivati nel punto più profondo delle grotte, dove la terra lasciava il posto ad una densa oscurità, l'abbiamo incontrato: Manus. Un essere orribile e spietato, assetato di distruzione come pochi altri, e ne ho visti molti. L'ho affrontato, mentre Sif lottava strenuamente contro gli spettri dagli occhi bianchi alle mie spalle. Ha combattuto con lo spadone che ha trovato tra le strade di Oolacile, ormai gli riesce bene, una vera spadaccina!
Ero preoccupato per lei, mentre avrei dovuto esserlo per me, Manus si è rivelato incredibilmente potente. La sua forza fisica e le sue stregonerie oscure non hanno pari, proprio per questo non posso permettergli di arrivare ad Anor Londo. Ma non sono stato abbastanza forte. Ad ogni spadata la mia lama diveniva più corrotta e il mio braccio meno fermo finché ... cof ... finché non mi sono distratto a guardare Sif per l'ultima volta. L'abominio mi ha colto alla sprovvista con un ondata di magia oscura, un torrente impetuoso che per poco non mi ha spazzato via completamente. Mi sono riparato dietro lo scudo; non è bastato. Il mio braccio si è frantumato contro l'impeto del colpo. Almeno, dopo questo terribile attacco, Manus si è mostrato vulnerabile per la prima volta, non si aspettava che sopravvivessi, come dargli torto, nemmeno io lo speravo. Ho compiuto il mio colpo più famoso, il salto di Artorias, così lo chiamava Ornstein per scherzare; il fendente lo ha preso in pieno facendolo precipitare nell'abisso che lui stesso a generato. Non è morto ma è sicuramente indebolito. Devo cercare aiuto, prima che sia troppo tardi, qualcuno lo deve colpire adesso, un guerriero coraggioso deve scendere fino a questo inferno e sconfiggere il mostro prima che le sue ferite si rimarginino del tutto. Mi dispiace Sif, mi spiace Gough e anche Ciaran, a te spetterà il compito più duro di tutti, le ho lasciato un biglietto, le ho chiesto di uccidere qualsiasi cosa fosse rimasta di me, perché non rimarrò sano ancora per molto. Lascio le mie note con Sif, come il mio scudo e il mio anello, tanto a me non servono più, magari ne farà un uso migliore qualcun altro.
Ho paura ... per la prima volta ho davvero paura ... non di morire, quello ci sono andato vicino tante volte ... ho paura dell'abisso, che mi inghiotta e mi trattenga dentro di sé per l'eternità ... ma devo proseguire ... prima che l'oscurità prenda il sopravvento. Risalirò verso Oolacile, sì, combatterò e ucciderò tutti i mostri che si pareranno sul mio cammino, cosicché qualcuno possa scendere velocemente da Manus e infliggergli il colpo di grazia, libererò la strada ... li ucciderò tutti ... addio compagni ... spero possiate perdonarmi ... ...
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L'abisso che ululava al lupo
FantasiIl cavaliere del lupo si appresta a raggiungere Oolacile, il regno delle stregonerie dorate dove si sta manifestando una calamità innaturale. L'oscurità rischia di avvolgere l'intero regno e tutta Lordran, fermarla sarà il compito di Artorias e degl...