-"Cosa sono queste?"- domandò la piccola Laura.
-"Ogni sfera contiene un ricordo."- spiegò. –"Ecco, guarda questo!"- afferrò una bolla, rompendola.
<<-"Allora, Laura? Spegni le candeline, su!"- incitò la madre.
Era il nono compleanno di Laura. La casa era piena di amici, tutti intorno alla tavola aspettando il famosissimo spegnimento delle candeline sulla torta.
-"Tanti auguri a te, tanti auguri a te. Tanti auguri a Laura, tanti auguri a te!"- cantarono in coro. E la piccola Laura, regalando uno dei suoi migliori sorrisi, spense le candeline.
-"Espresso il desiderio?"- disse divertita un'amica, Annalisa.
-"Si, certo"-
-"Cosa hai espresso?"-
-"Non si dice, se no non si avvera!"-
-"Dai, dimmelo!"-
-"Non ci penso proprio!"- rise Laura.
Iniziarono a rincorrersi per casa, cercando di acchiapparsi. Entrambe correvano così veloci, che era difficile riuscire ad afferrarsi. La serata continuò con risate e chiacchiere. Ci fu il taglio della torta. –"La prima fetta alla festeggiata!"- disse la zia. Sorridendo, Laura afferrò il piatto, e iniziò ad assaggiare quella buonissima torta al cioccolato.>>
-"Due anni dopo, mi sarei offesa da sola per aver mangiato quella fetta di torta."- rise.
-"Ti fa ridere questo, Laura?"- rispose serio. –"Ricordi che fine ha fatto Annalisa?"-
-"Era solo una vecchia amica d'infanzia. Ma sappiamo che le amicizie durano poco. Io non ho amici."-
-"Allora ricordi male."- disse. –"Guarda."- afferrò un'altra sfera.
<< -"Ehi, Laura, vieni con noi stasera?"- la chiamarono le amiche per invitarla ad una festa.
-"No, grazie."-
-"Ma perché? Sarà divertente."-
-"Ho ben altro da fare, Annalisa!"-
-"Come rovinarti la vita?"- risposi. Nonostante Laura mi respingesse sempre, avevo notato il suo calo di peso, che diveniva ogni giorno più evidente. Di quella ragazza con le guancia rose, con le labbra rosse, dai capelli neri, e con quella carnagione chiara, ormai non ne era rimasto che un corpo tutt'ossa, privo di voglia di vivere. Me n'ero accorta, e volevo aiutarla. Io devo aiutarla.
-"Sono fatti tuoi questi? A me non sembra! Vattene, esci dalla mia vita! Tu non sei nessuno per dirmi cosa devo e non devo fare, chiaro?"- disse sprezzantemente Laura.
Mi arresi alle sue volontà. E la lasciai sola, come lei volle. Aspettavo solo che lei mi richiamasse, per aiutarla o per qualche consiglio. Ma questo non arrivò mai. Laura senza nessun motivo, respinse me, e tutte le persone che potevano aiutarla.>>
-"Alcune cose Annalisa non me le ha mai dette."- disse Laura confusa dalle parole che le sue orecchie avevano appena udito.
-"Logico, Laura."- rispose. –"Questo è un ricordo di Annalisa, in cui non è espresso solo l'accaduto, ma anche i suoi desideri e i suoi pensieri più profondi."- continuò. –"Lei voleva esserci nella tua vita, Laura. Ma tu l'hai rifiutata così tante volte, che lei si è arresa alle tue volontà. Oh Laura, che brutto fardello sei stata per la povera Annalisa!"- esclamò. –"Rimaneva notti intere sveglia per capire come aiutarti, ma tu non hai mai capito ciò che lei volesse davvero dirti."- concluse.
Laura non rispose. Non aveva nulla d'aggiungere. Il suo silenzio testimoniava che aveva finalmente capito. Aveva capito di aver completamente sbagliato ad allontanare quella che forse sarebbe stata la sua salvezza.
-"Puoi togliermi una curiosità, mio caro amico?"-
-"Tutto per te, Laura."-
-"E' possibile vedere un ricordo di Annalisa più recente?"-
-"Qui nulla è impossibile."-
-"Vorrei capire come ha reagito alla mia scomparsa."- disse con tono malinconico.
-"Sei sicura? Ciò potrebbe essere rischioso."-
-"Ti prego."-
Fatto ciò, eseguì il suo desiderio. Afferrò una sfera, e dopo vari indugi l'aprì. Il ricordo si liberò nell'aria estendendosi davanti agli occhi di Laura, e del suo compagno.
<< Per fortuna sono arrivata in tempo in classe, la prof ancora non è entrata. Mi sedetti veloce al mio posto. La prof subito entrò. Il suo sguardo prometteva ben altro che felicità. Qualche problema familiare, pensai.
-"Ragazzi dobbiamo parlare."- disse seriamente la Prof alla classe. –"Laura è.."-
La Prof continuò anche la frase, ma il mio udito non volle sentire più altro. Avevo già capito tutto. E' come se lo sapessi già. E' come se me lo aspettassi. La classe era scoppiata in un pianto isterico, ma non riuscivo a condividere il mio dolore con loro attraverso il pianto. Il mio dolore era ben differente dal loro, io non avevo bisogno di piangere. Mi ero preparata per questo momento, mi ripetevo. Ma ancora non riuscivo a crederci. Era impossibile non vedere più Laura durante un compito o una spiegazione camminare per i banchi con quel suo corpo rinsecchito. Non mi era possibile immaginare una vita senza la mia migliore amica. Ho un bel coraggio a definirla ancora tale dopo quello che mi ha fatto, ma lei nonostante mi avesse cacciato dalla sua vita, io non l'avevo fatto, lei faceva ancora parte della mia vita, e ne avrebbe sempre fatto. Oh Laura..chissà come starà tua madre! Mi domando il perché della tua scelta, e nonostante pensi alla tua malattia, io ancora non riesco a comprendere cosa ti abbia spinto a questo imminente passo! Cosa ti ha spinto da quella finestra? Cosa? Il dolore mi affliggeva, ma preferivo non pensare a niente. Laura continuerà a vivere nel mio cuore. Sempre. Lei è...>>
-"Cosa? Perché hai chiuso la sfera?"- disse sconvolta Laura.
-"Non sono cose che devi sapere queste, e ora torna dagli altri! Tu non meriti il suo bene, non meriti tutte le attenzioni dei tuoi e del resto! Tu, finché non capirai il senso che aveva la tua vita, è inutile continuare quest'impresa. Ora vai via!"- urlò.
-"No. Io voglio continuare."-
-"Voglio stare solo, via!"- urlò. La voce dura e severa dell'anonimo amico spinse Laura fuori da quella dimensione. Tornò alla luce immensa. Tornò alle chiacchiere delle anime. Ma la sua coscienza non trovava quiete. Quelle immagini avevano lasciato un segno in lei. Non era ancora del tutto pentita del passo che aveva compiuto quella mattina, ma continuava a domandarsi tra sé: "Era la scelta giusta?". E per il narratore questa è già una grande conquista. Il grande viaggio di Laura può avere inizio.
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Non piangere.
General FictionIspirato da un dimenticato articolo di giornale. Corriere della Sera, 1997. #16 in NARRATIVA GENERALE 16/04/17 #18 in NARRATIVA GENERALE 13/04/17 #24 in NARRATIVA GENERALE 10/06/17 #38 in NARRATIVA GENERALE 08/06/17 #61 in NARRATIVA GENERALE 07...