[CAPITOLO DUE]
~Nuova amica.~
Ero imbambolata come una cretina ad osservare i minimi dettagli di Harry.
Era cambiato moltissimo: più alto, i capelli alzati indietro in un ciuffo con dei boccoli che gli ricadevano lateralmente, era...come die...più bello.
Ad un tratto i nostri sguardi si incrociarono, rincontrai il verde di quegli occhi che tempo fa avevo visto da molto vicino.
Mi sorrise per poi avanzare leggermente verso di me mentre io mi alzai.
-Evie. Mi chiamò
-ciao Harry.
Ci baciammo sulla guancia come farebbero due amici che non si vedono da tanto.
-allora come va? Chiese.
-tutto bene, tiriamo avanti.
-ma chi è quel bambino con te?
-è mio figlio, Noah.
-non mi dire, tu e Louis avete un figlio?
-già. E la bambina con te?
-è la mia sorellastra.
Sorrisi annuendo.
-mamma, mamma! Chi è questo signore? Chiese Noah correndo verso di me.
-lui è un mio vecchio amico amore. Cercai di spiegargli più normalmente.
Harry gli sorrise e Noah fece lo stesso.
-torno a giocare! Esclamò correndo verso i giochi.
-deve essere dura tirare avanti un bambino. Sospirò portandosi le mani sui fianchi.
-si, non è facile, ma poi scopri che è la cosa più bella che esista al mondo.
Sorrise.
-ma Louis?
-è in trasferta per una partita.
-ah, quindi ha deciso di continuare con il football?
-già.
Ad un tratto la bambina corse verso di noi salterellando.
-Harry, Harry, ho trovato un nuovo amico! Esclamò entusiasta tenendo per mano Noah.
Io ed Harry li guardammo per poi sorriderci.
-adesso però Noah dobbiamo andare. Dissi aggiustandogli il giubbotto.
-no mamma! Io voglio stare ancora un po' con Katrine!
-Tranquillo torneremo domani, adesso andiamo forza.
Sbuffò per poi afferrare la mia mano.
-ci sentiamo Evie. Affermò Harry prendendo in braccio Katrine.
Rimasi un po' scombussolata.
-ovviamente come amici, sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.
Annuii sorridendo leggermente per poi dirigermi verso casa.
Si stava facendo buio.
Entrammo in casa, tolsi il giubbotto a Noah e andammo a mangiare.
-mamma, mamma! Mi scappa la pipì! Mi scappa la pipì!
-corri, corri in bagno. Veloce!
Vidi Noah scappare via verso il bagno.
Sorrisi, era la cosa più dolce che esistesse al mondo.
**
Erano le sette.
Mi svegliai, preparai la colazione e andai a svegliare il mio piccolino.
Entrai nella sua cameretta.
-Noah è l'ora di svegliarsi. Sussurrai avvicinandomi al suo viso.
-no! Non voglio andare a scuola senza papà! Sono stufo di stare lontano da lui. Gridò rigirandosi nel letto.
-Noah non fare arrabbiare la mamma, forza alzati.
-ho detto di no!
-Dai che forse ci sarà anche Katrine all'asilo. La vuoi vedere?
-si! Esclamò alzandosi velocemente.
-allora alzati su.
Non se lo fece ripetere due volte, si alzò e andò a fare colazione.
Una volta fatto tutto accompagnai Noah a scuola.
Una volta arrivati vidi Katrine sola soletta vicino all'entrata; ci avvicinammo a lei.
-Katrine Harry non c'è? Le chiesi.
-si, è andato a parcheggiare la macchina.
Annuii mentre Noah la abbracciò forte.
Erano bellissimi.
Ad un tratto sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla, mi girai di scatto e tirai un sospiro di sollievo quando vidi che era Harry.
-Ehi, ciao. Lo salutai.
-ciao bellezza.
Diciamo che, caratterialmente, era cambiato poco Harry, rimaneva il solito corteggiatore che non si arrendeva mai.
Suonò la campanella dell'asilo e i bambini entrarono dentro correndo.
-ti va di fare due passi? Chiese.
-Harry, non lo so...
-dai che ti costa, solo due passi. Affermò prendendomi i fianchi.
-e va bene.
Sorrise cominciando a camminare.
Eccomi :)
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo!
Ciao ciao :)