Destiny Lea.

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[CAPITOLO DICIOTTO]

~Destiny Lea.~

Aprii gli occhi.
Non so quanto tempo sia passato dal mio svenimento, non so cosa fosse successo, probabilmente mi stavo trovando in un ospedale per chissà quale ragione e chissà da quante ore.
Alzai le braccia per stirarmi ma mi fu impedito di farlo dalla flebo infilata nel mio polso.
Riportai il braccio sul lettino piegando una gamba dolorante.
Portai poi le mani istintivamente sulla mia pancia, speravo solo che la bimba stesse bene.
Sentii delle voci fuori da quella stanza completamente bianca, per poi vedere entrare un'infermiera.

-è sveglia finalmente signorina. Esclamò facendo entrare qualcosa nella flebo.

Non dissi niente, mi mancava la parola, era cose se fossi stordita in qualche modo.

-fuori c'è un ragazzo che chiede di lei, è il suo ragazzo?

Si riferiva sicuramente a Louis così annuii.

-allora lo faccio entrare e discutiamo di quello che le è successo, riguarda molto anche lui.

Annuii nuovamente per poi vedere l'infermiera sparire dietro la porta e poco dopo vedere Louis correre nella mia direzione ad assicurarsi che stia bene.

-amore mio, mi hai fatto prendere un colpo. Esclamò abbracciandomi stando bene attento alla flebo.

Lo strinsi a mia volta chiudendo gli occhi.

-allora ragazzi. Intervenne l'infermiera.

Ci staccammo per ascoltarla attentamente.

-è successo qualcosa di brutto alla bambina? Chiese Louis allarmato.

-adesso sta bene, ma potrebbe rischiare ancora.

-in che senso? Chiesi stavolta io.

-vede, lei ha avuto un distaccamento della placenta, è molto sottile e potrebbe rompersi da un momento all'altro, la bambina potrebbe nascere prematuramente.

Mi portai una mano sulla bocca.

-cosa succederebbe se nascesse? Chiese Louis già preoccupato.

-è difficile portare avanti un bambino nato al sesto mese, c'è chi ce la fa e chi invece no. Ma è anche difficile che ce la possa fare all'interno, forse ci sono ancora meno probabilità di sopravvivenza.

-cosa dobbiamo fare allora? Intervenni.

-perora deve stare in assoluto riposo, questo è il minimo da fare. Poi vedremo se farla partorire o meno.

Ero completamente scioccata.

-come posso partorire al sesto mese? Urlai quasi.

-per favore Evie stai calma. Si raccomandò Louis.

-signorina si renda conto che è più difficile portarla dentro, rischia veramente di morie la bambina.

Alcune lacrime rigarono il mio viso, non volevo perderla era la causa della nostra felicità e non volevo perderla per nessuna ragione.

-ce la farà, vedrai che ce la farà. Sussurrò Louis sedendosi vicino a me asciugandomi le lacrime cadute giù.

-più tardi le farò un'ecografia e vedremo come è la situazione. Ci rassicurò l'infermiera per poi uscire dalla stanza.

Ci fu un momento di silenzio.

-Louis ho paura. Sussurrai pesantemente.

-Amore andrà tutto bene, ci sono io con te. Ce la faremo, ce l'abbiamo sempre fatta e non è il caso di mollare proprio adesso, quando una vita nuova sta per venire alla luce.
Lo abbracciai istintivamente aggrappandomi al suo collo e nascondendo la mia testa e tutta la mia paura nell'incavo del suo collo; mi dava protezione e sicurezza.

Una vita nuovaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora