Biglietto.

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[CAPITOLO SEI]

~Biglietto.~

EVIE'S POV.

Ero appoggiata al petto nudo di Louis mentre le sue mani ricadevano sui miei capelli apparentemente ricci.

I miei occhi osservavano il soffitto; non sapevo bene che ore fossero ma era sicuramente tardi, forse mezzanotte o addirittura l'una.

L'abat-jour era accesa, il silenzio regnava e nessuno dei due si decideva a dormire.

-Evie. Chiamò il mio nome molto sottovoce.

-mh? Mi rivolsi verso di lui.

-abbiamo bisogno di staccare.

Rimasi colpita.

-in che senso Louis abbiamo bisogno di staccare? Chiesi preoccupata.

-dobbiamo riposarci. Insomma, siamo stati molto stressati in questi ultimi anni.

-e cosa dobbiamo fare?

-partiamo! Si dai, ci prenderemo un attimo di pausa da tutti e da tutto.

-e dove vorresti andare? E poi Noah a chi lo lasceremo? Chiesi portando una mano sul suo petto accarezzandolo.

-io ce l'ho già un posto, poi Noah starà con mia madre, ormai un bambino in più o uno in meno non farà la differenza.

Sorrisi avvicinandomi pian piano alle sue labbra cadendo in uno di quei meravigliosi baci difficili da scordarsi.

Spense la luce e finalmente ci decidemmo a dormire.

**

Erano le otto svegliai Noah, che, controvoglia, si decise ad alzarsi.

Lo vestii per poi accompagnarlo all'asilo.

-mamma, uffa non mi va! Sbuffò scendendo di macchina.

-dai, dai; guarda che c'è anche Katrine. Esclami indicando la bambina insieme ad Harry.

Noah corse verso di lei abbracciandola, mentre io camminai verso Harry sorridendo togliendomi gli occhiali da sole.

-ciao. Lo salutai sorridente.

-ciao Evie. Ricambiò baciandomi sulla guancia destra.

-Harry diglielo, diglielo! Esclamò Katrine tirando il trench nero di suo fratello.

-giusto. Io e la piccolina pensavamo se Noah potesse venire da noi oggi pomeriggio.

Riflettei un attimo.

Bhè in effetti non era poi così cattiva come idea, un pomeriggio di riposo non avrebbe fatto male a nessuno.

-dai mamma posso? Chiese Noah.

-si, va bene. Ma solo se ti comporterai bene.

-tranquilla tanto in casa ci siamo solo io e Katrine, i mie non ci sono.

Sorrisi.

-si, si, va bene. A che ora lo devo portare? Chiesi ad Harry.

-per me può venire direttamente a mangiare non c'è nessun problema.

-ok, quindi lo vengo a prendere stasera. Verso le sei va bene?

-benissimo. Rispose Hazza.

Sorrisi.

-Noah allora ci vediamo stasera, mi raccomando eh! Esclamai chinandomi alla sua altezza aggiustandogli lo zaino sulle spalle.

-va bene mammina! A stasera ciaooo! Affermò per poi correre insieme a Katrine verso l'entrata della scuola.

-secondo me prima o poi si metteranno insieme! Esclamò Harry.

-hanno solo cinque anni, Harry!

Rise per poi portarsi le mani in tasca.

-vabbè, io vado a casa. Ci vediamo stasera.

Annuì sorridendo.

Avanzai verso la mia macchina per poi tornare alla mia residenza.

Entrai.

-amore? Gridai chiudendo la porta.

Nessuno rispose fino a quando sentii un braccio coprirmi gli occhi.

Cominciai a ridere.

-che scherzo è questo? Chiesi ridendo.

Mi voltai notando che Louis teneva in mano due biglietti.

Mi portai una mano davanti alla bocca incredula. Aveva già organizzato tutto, era incredibile.

-tieni. Affermò porgendomi uno dei biglietti.

Sorrisi afferrandolo e guardando la meta dove saremo andati.

Sgranai gli occhi.

-tu sei pazzo! Esclamai abbracciandolo forte.

-allora ti piace il posto?

-certo che mi piace! Australia! Ma tu sei di fuori! Chi ti ha dato tutti questi soldi? Chiesi incredula.

-fare il calciatore ha i suoi vantaggi. Affermò sicuro di se.

-non ci credo, veramente, non ci credo di volare così lontano.

Sorrise.

-ho scelto l'Australia anche perché là c'è estate, staremo una meraviglia amore mio.

Mi gettai nuovamente tra sue braccia.

-quando partiremo? Chiesi.

-leggi un po' la data sul biglietto.

Lessi.

-no, ci deve essere un errore. È domani la data! Esclamai incredula.

-nessun errore. Disse soddisfatto sorridendo.

Portai la mano davanti alla bocca.

-sono felicissima Louis. Affermai baciandolo.

Ricambiò il bacio facendolo diventare più passionale.

-a proposito ma Noah? Chiese.

-è dalla sua amica Katrine.

Abbassò il capo serio, sapeva ormai che Katrine era la sorella di Harry.

-dai Louis, abbiamo già chiarito questa questione, giusto? Pensiamo piuttosto al nostro viaggio. Dissi contenta buttandomi al suo collo.

-ma si, hai ragione. Ti amo. Affermò prendendomi in braccio.

Ti amo. Sono soltanto due parole, ma due parole piene di significato.

-anch'io, affermai baciandolo per l'ennesima volta in un minuto.

Lo amavo, si, lo amavo tanto.

Eccomi :)

Che ve ne pare?

Fatemi sapere!

Ciao ciao :)

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