Novità.

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[CAPITOLO UNDICI]

~Novità.~

La mattina seguente mi trovai stretta tra le braccia di Louis.

I raggi del sole mattutino si inoltravano oltre le persiane marroni; cercai di liberarmi dalla sua stretta, ma più mi divincolavo e più lui stringeva.

Sorrisi arrendendomi, sapevo che era sveglio e sapevo anche che lo stava facendo apposta, così feci finta di dormire.

Ad un tratto spostò la sua mano sulla mia pancia alzandomi la maglietta del pigiama e cominciando ad accarezzarmi il ventre.

Cercai di rimanere lì ferma a farmi coccolare ma qualcosa nello stomaco me lo impedì: dovetti alzarmi di scatto per poi correre in bagno se non volevo vomitare direttamente nel letto.

Mi pulii la bocca per poi tornare in camera.

-che è successo? Chiese Louis allarmato venendo verso di me con solo i boxer addosso.

-mi sono sentita male. Sussurrai abbracciandolo.

-amore mio. Mi consolò appoggiando la testa sulla mia.

-tesoro, è meglio che vada dal dottore. Voglio vedere cosa ho.

-si certo, vuoi che ti accompagni?

-no, no! Esclami subito.

In realtà non sarei andata realmente in ambulatorio, avrei provato il test, sì il test di gravidanza; i sintomi erano quelli: vomito e stanchezza.

In Australia Louis non aveva usato alcun tipo di protezioni e nanche io a dire il vero, per questo avevo paura che ci fosse stato un nuovo bimbo in arrivo.

La cosa non mi sarebbe dispiaciuta affatto, ma forse è troppo presto; siamo troppo giovani per mantenere due figli, soprattutto per il lavoro che svolge Louis, potevo restare sola anche per tre mesi mentre lui sarebbe stato a giocare le partite.

Mi distorsi dai miei pensieri mentre mi accorsi che ero ancora stretta nell'abbraccio di Lou.

-amore vado a vestirmi. Dissi lasciandogli un bacio casto sulle labbra.

-ok vai. Affermò sculacciandomi.

Lo guardai male per poi scoppiare a ridere.

Andai a lavarmi per poi infilare i primi vestiti che avevo sotto mano e scesi di sotto.

-amore io vado, lo accompagni tu Noah a scuola?

-certo. Una cosa tesoro, dopo aver accompagnato Noah vado allo stadio quindi torno direttamente per pranzo.

-ok perfetto, ci vediamo dopo allora.

-va bene.

-A dopo amore. Disse baciandomi.

Ricambiai il bacio ed uscii.

Mi diressi verso il centro, non mi andava di fare a piedi tutta la strada così chiamai un taxi.

In poco tempo arrivai davanti alla farmacia.

Consegnai i soldi al tassista e scesi.

Tirai un lungo respiro e entrai.

Afferrai il numerino rispettando la fila, fino a quando arrivò il mio turno.

-prego signorina. Disse gentilmente la farmacista.

Riflettei un attimo per poi sputare fuori le parole.

-il test di gravidanza.

-si, glielo procuro subito.

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