7. Parla

705 31 6
                                    

- Che cosa hai detto Caroline?-

Klaus mi guarda come se fossi pazza, e a dire la verità e esattamente come mi sento.

- Ho avuto la visione di una cerimonia. Ma non era legale. Cioè non era come la nostra cerimonia, era più una cosa improvvisata.-

Lucien mi guarda e quando i nostro sguardo si incrocia lui lo abbassa. Non ci sto capendo più nulla.

Lo vedo il desiderio di Klaus di attaccare Lucien . La percepisco la voglia di ucciderlo. Poco importa se è il primo vampiro che ha creato, solo il pensiero che prima di lui io possa essermi sposata con Lucien fa sentire strana anche me.

Ma perché non ricordo nulla. Perché non riesco a ricordare nulla del mio passato con lui. Perché quando sono diventata un vampiro la maggior parte dei miei ricordi su New Orleans e su Lucien non sono tornati, non si sono fatti spazio nella mia mentre. Perché tutto questo doveva restare segreto.

Ho lo sguardo di tutti addosso. Mi alzo in piedi, ho ancora qualche capogirno ma Klaus mi tiene per non farmi cadere.

- Caroline forse è bene che tu vada a dormire, sei molto debole.

So che Klaus è preoccupato per me ma non voglio lasciarlo solo con loro. Aurora e Tristan mi guardano. Ma non dicono nulla. 

La stanza si trova ancora nel più totale silenzio. Nessuno dice niente, si sentono solo i respiri e le parole non dette. Vedo la furia negli occhi di Klaus, il desiderio di attaccare, ma ancora di più percepisco gli occhi di Lucion su di me, sembra quasi smarrito.
-Come hai fatto a ricordare? Non dovresti se non sono io a farti venire le visioni.-

-Non lo so, sei tu quello che mi deve dire molte cose.-

Mi guarda come se fosse pronto a parlare a svelarmi i suoi segreti, ma si guarda intorno e sta zitto.

-Sono cose private-
-Nulla è provato se si tratta di mia moglie.-
Interviene Klaus, lo sento che sta per perdere la pazienza e non lo biasimo.
-Klaus...-
Lo richiama Elijah per fortuna che c'è lui.
-Klaus nulla, Elijah, qui si sta parlando della mia donna, che secondo questa persona dovrebbe essere sua moglie.-
-Era più una cerimonia figurativa, non era reale.-

Cerco dì far calmare Klaus avvicinandomi a lui, ma i suoi occhi diventano gialli, ha perso quasi il controllo.
-Non mi importa, voglio sapere che cosa vuole.-

Gli sguardi di tutti sono posati su Lucion che non parla, mi guarda solo come se si aspettasse che io lo salvi da tutto questo.
Ma non faccio nulla, ho bisogno di sapere.
Ma Lucion non mi sembra molto intenzionato a parlare.

-Voglio parlare da solo con Caroline.-

Sento un ringhio provenire da Klaus e lo conosco così bene da sapere che perderà la pazzienza molto, veramente molto, presto.

Scuoto la testa in segno negativo al momento parlare con lui è il mio ultimo pensiero. Devo prima pensare a mio marito.
-Klaus andiamo in camera-
Lui non mi degna di uno sguardo. Guarda Lucien senza mai staccarmi i suoi occhi, sembra quasi che gli voglia leggere la mente, ma non può farlo.

Senza aggiungere nulla si allontana uscendo da casa lasciandomi da sola con il mio amato cognato che mi guarda un solo secondo prima di seguire il fratello.
Sono a casa mia eppure mi sento un pesce fuor d'acqua.

Senza dir nulla anche Tristan e Aurora vanno via non prima che quest'ultima abbia guardato in modo molto strano Lucion che resta immobile difronte a me.
-Devi andartene anche tu.-
Lui si avvicina e io mi allontano. Tutto questo non mi piace proprio per niente.
-Smettila.-
Si ferma continua a guardarmi come se volesse dirmi qualcosa, ma poi si volta è va via.

Sono intenzionata a voltarmi e andare in camera mia e di Klaus ma sulle scale incontro Camille.
- Lo perderai, è io starò lì pronta a riprendermelo.-
La fulmono con gli occhi, ma prima di permettergli di allontanarsi da me le dico:
- È io ti tagliero la testa.-

Non fiata, sembra spaventata dalla mia minaccia. È io mi allontano da lei. Ho altro a cui pensare.

Angolo autrice
Scusate per gli errori.

Chi sono! ||CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora