17. Risveglio.

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Voci, sento tante voci. Chi urla, chi cerca di rimanere calmo, chi invece cerca di far raggionare tutti.
Tante voci che si sovrappongono le una sulle altre. Parole su parole che non comprendo che mi arrivano distolte senza alcun significato.

Dopo che ho visto Tatiana ho perso i sensi e mi sono risvegliata, se così si può dire, in un luogo completamente oscuro, in cui voci su voci si accavallano. C'è la metto tutta a concentrarmi per distinguere le diverse voci che mi circondano, ma mi risulta difficile.

-Parla Aurora altrimenti ritieniti morta.-
La voce di Klaus è un miscuglio di rabbia è una voglia ceca di uccidere qualcuno all'istante, e a quanto pare la mal capitata è Aurora.
-Quello che dovevo dire l'ho detto.-
È una psicopatica, malata mentale, capace di fare cose impensabili eppure la voce le trema.
- Ti conviene dirci tutto.-
Questa volta a parlare con un righio è Lucion, non capisco come faccia a stare nella stessa stanza con Klaus senza ammazzarsi a vicenda.
-Non so dirvi altro. Solo quello che ho già detto. Non so come ma Tristan si era invaghito, anche lui, della vostra bella bionda. Ha cercato di amaliarla, ma lei non ricambiava i suoi sentimenti.-

Un fortissimo dolore mi colpisce la testa come se mi stessero prendendo a martellate. Non so come riesco a muovere le mani portandole alla testa.
Immagino scommesse si fanno presenti davanti hai miei occhi. Tristan che mi fa la corte, Tristan che cerca di baciarmi, io che lo schiaffeggio. Tante immagini che non pensavo di avere nella mia mente si fanno avanti.

Tutte le voci che inizialmente stavano urlando alterate intorno a me si fermano, e nella stanza compare un silenzio tanto fitto da mettermi anzia.

Ci provo, giuro che provo ad aprire gli occhi, mi sforzo il più possibile ma è come se non volessero aprire, come se non fossero pronti ad aprirsi e rivelarmi cosa ho davanti. È come se non fossero pronti a quello che mi aspetta.
Perché ho capito di essere tornata alla realtà. Dalla mia famiglia, dalla mia città ma anche dai problemi che non mi lasciano respirare.

Mi sforzo ancora una volta, fino a riuscire ad aprire gli occhi.
La luce inizialmente mi da fastidio, mi sforzo a tenere le palpebre aperte. Vedo tutto sfogato, ma so per certo che mio marito è davanti a me.

-Caroline amore mio.-
Senti la voce di mio marito, lo sento superare il cerchio in cui mi trovo per poi ritrovarmi tra le sue forti braccia.
Sbatto le palpebre più volte per cercare di abbituarli alla luce.

Pian piano tutte le figure diventano più nitida.
Vedo il volto amorevole di mio marito che mi stringe tra le sue forti braccia. Poi il volto felice di Lucion con al suo fianco Freya, poco più distanti da loro posso vedere mio cognato che tiene ancorata al muro quella poco di buono di Aurora che mi guarda con disgusto è rabbia, come se io non mi sarei mai dovuta risvegliare.

Mi sento stanca in un modo che non saprei spiegare a parole.
-Lasciala andare Elijha.-
mio cognato senza farselo ripetere lascia andare la rossa che mi guarda come se fossi impazzita.
-Va da tuo fratello, dille che lo voglio incontrare, non appena mi sarò ripresa.-

Non parla, non annuisce, scappa il più velocemente possibile come se avesse paura che qualcuno la possa fermare.
-Ti prego Klaus portami in camera, sono stanca.-
Senza farselo ripetere una seconda volta, Klaus mi porta in camera nostra senza badare a nessuno. Tutto quello che voglio in questo momento è dormire, riposarmi e poi dopo riprendere a lottare.

-Prima dovresti fare un bagno caldo. Resta qui preparo tutto io. -
Non gli dico nulla, rimango stesa sul letto a fissare il soffito mentre quel bellissimo uomo che ho sposato prepara la vasca da bagno.
Ripenso a tutti quello che ho visto mentre ero incosciente, ripenso a Tatiana è lo chiedo cosa c'entra lei in tutto questo. I miei pensieri non si fermano è corrono a pensare come sia possibile che io abbia conosciuto anche Tristan. Damon e Stefan non mi hanno mai raccontato di questo avvenimento.

Me lo hanno nascosta, chissà il perché.
Klaus torna da me con un volto sereno. Solo adesso mi concentro sulla sua immagine. Ha la barca incolta, gli ambiti sgualiciti è gli occhi con delle bruttissime occhiaie, il chiaro segno che non dorme da molto tempo.

-Fai il bagno con me Klaus, anche tu ne hai bisogno.-
Mio marito non mi risponde, si concentra solo a togliermi gli abiti da dosso, come fossi un invalida incapace di muovermi. Mi prende un braccio è mi conduce verso il bagno per poi avvicinarsi alla vasca ed immergermi in modo molto delicato.
Successivamente lo vedo avvicinarsi alla porta è chiuderla a chiave mentre uno strato alla volta si spoglia davanti a me. Non ho imbarazzo nel vederlo nudo, come potrei è mio marito, anzi è un bel vedere lo devo ammettere.

-Hai detto che posso fare il bagno con te.-
Lo guardo è sorrido mentre lo faccio segno di mettersi dietro di me.
L'acqua calda da sollievo al mio corpo rimasto per lungo tempo con il freddo pavimento. Le braccia di Klaus mi tengono stretta al suo torace come se avesse paura che io possa scappare da un momento all'altro.

-Non immagini quanto tu mi sia mancata.-
Klaus mi bacia la clavicola per poi scendere più giù.
-Anche tu mi sei mancato.-
Vorrei raccontargli tutto quello che ho saputo, tutto quello che ho visto ma sento che questo non è il momento adatto. Ora non voglio pensare a quello che mi aspetta li fuori, Voglio solo pensare a noi.

NELFRATTEMPO.....
Aurora corre come una pazza diretta alla villa del fratello. Per la prima volta Aurora prova paura, paura di essere uccisa, ma dentro di se sa che il fratello in confronto hai suoi amanti la salverà.
-Caroline è sveglia.-
È la prima cosa che dice non appena entra nel salone dove si trova davanti le spalle del fratello. Il quale sentendo la sua voce si volta.
-Che cosa hai detto?-
Aurora prende fiato è ripete la frase con un tono che tutto esprime urche serenità.
-Caroline si è risvegliata è non appena si riprenderà vuole vederti.-
Tristan sorride per la notizia appena ottenuta. Sorride perché sa che sta per avere tutto quello che ha sempre voluto.

Angolo autrice
Spero che la storia vi piaccia ancora, sto avendo un po di problemi a scrivere i capitoli successivi ma spero di ritornare presto in carreggiata.

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